Era l’ultimo giorno d’estate del 1934 quando a Roma nasceva lei, una stella destinata a brillare per l’eternità. L’icona e la leggenda, una delle più grandi interpreti dell’intera storia del cinema: Sophia Loren.
La Sophia Nazionale, come qualcuno ama definirla, anche se sarebbe più appropriato aggiungere accanto al suo nome anche l’aggettivo mondiale, perché tanta è la sua fama da raggiungere e superare i confini del BelPaese.
Entrata nel mondo del cinema da giovanissima, ha collaborato con registi di fama internazionale, gli stessi che gli hanno permesso di mostrare tutto il suo talento e di guadagnarsi un posto speciale nello star system, lo stesso confermato anche da quell’Oscar onorario ricevuto nel 1991. Scopriamo la sua storia.
Gli esordi di una stella
Era il 20 settembre del 1934 quando, in casa Scicolone, nasceva Sofia Costanza Brigida, figlia di Romilda Villani e di Riccardo Mario Claudio. Era di una bellezza disarmante, Sofia, ereditata da sua madre che come lei sembrava avere già un destino già scritto.
Romilda Villani, infatti, da giovanissima fu invitata a trasferirsi ad Hollywood per lavorare come controfigura di Greta Garbo. Un sogno, quello, che non si sarebbe avverato a causa dell’avversione dei genitori nei confronti del mondo dello spettacolo.
Per Sofia, invece, la storia scritta sembrava diversa, anche se almeno nei primi anni di vita non era così facilmente leggibile. Dopo la nascita, infatti, la famiglia Scicolone fu costretta a lasciare la capitale e a trasferirsi a Pozzuoli a causa delle gravi ristrettezze economiche. Durante tutta la seconda guerra mondiale, Sophia e i suoi genitori, si ritrovano a vivere sulla soglia della povertà.
Sul finire della guerra, la famiglia lascia Pozzuoli per trasferirsi a Napoli. Una città che inevitabilmente segnerà per sempre sia la vita di Sophia Loren che la sua intera carriera, come dimostrano le numerose pellicole in cui l’attrice recita in dialetto.
“Non sono italiana, sono napoletana! È un’altra cosa!”
A quindici anni, diventata ormai una splendida adolescente, Sophia Loren vince il suo primo concorso di bellezza, e con i soldi ricavati dal premio sceglie di tornare a Roma insieme a sua madre con la speranza di ricominciare nella sua città di origine. Con quella scelta, però, iniziano i problemi.
Riccardo Mario Claudio non vuole che lei frequenti il mondo dello spettacolo, così sceglie di denunciare madre e figlia con l’accusa di praticare attività di prostituzione all’interno della casa romana. Tutto però si risolve in poco tempo, e Sophia inizia a dedicarsi più seriamente alla sua carriera.
Partecipa a diversi concorsi di bellezza e guadagna il titolo di Miss Eleganza nel 1950. Viene scelta come protagonista dei fotoromanzi più celebri dell’epoca e inizia a farsi spazio nel mondo del cinema. Le prime apparizioni sul grande schermo la vedono come una semplice comparsa, o comunque con un ruolo marginale affidatogli soprattutto per la sua bellezza. Fatto sta che in un solo anno, si ritrova a comparire in più di dieci pellicole nazionali.
In quello stesso anno si ritrova a lavorare fianco a fianco con Corrado, nella conduzione dello show radiofonico Rosso e nero. Ma il vero cambiamento, professionale e personale, arriva nel 1951, anno in cui Sophia Loren incontra per la prima volta il produttore Carlo Ponti.
“Io sono una persona positiva, guardo sempre avanti. Non c’è stato mai tempo per la nostalgia. Le sfide e la passione ti mantengono sempre giovane.”
Sophia e Carlo, il grande amore
L’incontro con Carlo Ponti, dicevamo, cambia tutto. Non solo a livello professionale, ma anche sentimentale. Sophia ha solo 16 anni quando conosce il produttore in occasione di un concorso di bellezza dove lei è ospite, eppure lui riesce a intravedere il talento e il carisma di una giovane stella al punto tale da offrirgli un contratto di sette anni.
Inizia così una nuova era per Sofia Costanza Brigida che sceglie di cambiare il suo nome, prima in Sofia Lazzaro e poi in Sophia Loren, così da avere un’identità più internazionale. Perché chi credeva in lei lo sapeva che l’attrice presto avrebbe conquistato il mondo intero.
Non sono solo le tante nuove opportunità che si aprono sulla sua strada a far brillare gli occhi di Sophia, ma è anche Carlo, l’uomo che diventerà il suo unico e grande amore. Le difficoltà, affinché i due possano diventare una coppia a tutti gli effetti, sono tante. Non c’è solo l’età a dividerli – lei ha solo 16 anni e lui 38 – ma anche la promessa d’amore eterno che il produttore aveva fatto a un’altra donna.
Questo non impedisce ai due di amarsi che scelgono di farlo. Carlo Ponti lascia sua moglie e si reca in Messico per ottenere il divorzio, dato che nel nostro Paese questo non era consentito. Nel 1957, poi, sposa la sua Sophia per procura.
Scelgono di non tornare a vivere in Italia però, almeno in un primo momento, perché sanno bene che la loro relazione non sarebbe vista di buon occhio da tutti i perbenisti della società. E non si sbagliavano.
Quando tornano nel BelPaese, infatti, vengono accusati di bigamia, motivo per il quale scelgono di negare di essersi sposato. Quando Carlo riuscirà a ottenere finalmente l’annullamento del suo matrimonio, sposerà la sua Sophia.
La carriera e i grandi successi
Sophia riesce finalmente a coronare il suo sogno d’amore nel 1966 convolando a nozze col suo Carlo. Insieme scelgono di allargare la famiglia, prima con la nascita di Carlo Ponti Jr e poi con Edoardo. La coppia, nonostante le tante difficoltà del primo periodo e le malelingue, è più solida che mai. Sophia e Carlo, infatti, resteranno insieme tutta la vita, fino alla morte di Ponti avvenuta nel 2007.
Prima di essere moglie di Carlo Ponti, e mamma, Sophia Loren ha tutto il tempo per lanciare la sua carriera e per non lasciarla più. Dopo aver firmato il contratto con suo marito, infatti, si ritrova a recitare al fianco di Alberto Sordi vestendo i panni di Cleopatra nella pellicola Due notti con Cleopatra.
Si ritrova a recitare anche con Walter Chiari e Totò e le vengono affidati numerosi ruoli da protagonista. Le pellicole in cui appare sono quelle che hanno la storia del cinema italiano, come L’oro di Napoli, Peccato che sia una canaglia e Miseria e nobiltà. Insieme a Mastroianni, invece, forma la coppia più bella e amata del cinema italiano.
Sul finire degli anni ’50, invece, Sophia Loren arriva a Hollywood, recitando al fianco di Frank Sinatra e Cary Grant in Orgoglio e passione. Inizia così un periodo di grande successo per la sua carriera, che vede la Loren dividersi tra l’Italia e Hollywood.
Tutti la considerano già un’icona del mondo cinematografico italiano. Ma il vero grande riconoscimento, a livello mondiale, arriverà nel 1960, anno in cui con La ciociaria, di Vittorio De Sica, vince il Premio Oscar, il primo ricevuto da un’attrice italiana. Il resto è storia. Negli anni successivi Sophia Loren continua a recitare in pellicole dal successo internazionale, frequentando soprattutto il piccolo schermo negli anni ’80, per poi tornare al cinema il decennio successivo.
In tutta la sua carriera ha ricevuto tantissimi riconoscimenti, tra i quali due Premi Oscar, cinque Golden Globe, un Leone d’oro e un Grammy Award. Nel 1994, Sophia Loren, è entrata ufficialmente nel firmamento hollywoodiano ottenendo una stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame.
Sophia, simbolo di emancipazione femminile
Negli anni ’70, durante il periodo di massimo successo, si verifica uno degli episodi più significativi e irriverenti che riguardano la sua carriera e che, in qualche modo, ci dice molto della personalità della diva. Il futuro marito e produttore Carlo Ponti suggerisce all’attrice di ricorrere alla chirurgia estetica per rifarsi il naso, e più precisamente per rimpicciolirlo. Il motivo? Avere una resa migliore sul grande schermo. La risposta di Sophia, in questo senso, è iconica: “Gli dissi che non avrei affatto ritoccato il mio naso e che mi piaceva il mio viso” – ha confessato diversi anni dopo l’attrice in un’intervista all’Hollywood Reporter – “Piuttosto doveva preoccuparsi di cambiare cameramen”.
Non è l’unica pressione che ha ricevuto in questo senso Sophia Loren. È stata proprio lei a raccontare successivamente che da Oltreoceano sono arrivati più volte consigli non richiesti rispetto alla possibilità di abbracciare la chirurgia estetica per conformarsi ai canoni di bellezza del tempo. Ma la Loren, proprio come aveva già fatto con suo marito, ha detto no. Lo ha fatto perché, in tempi non sospetti, aveva già scelto di essere libera. Una libertà, la sua, che l’ha portata a diventare una diva eterna, nonché simbolo di emancipazione femminile in un’epoca in cui questa era ancora un sogno lontano.
“Ogni donna può figurare al meglio se sta bene dentro la propria pelle. Non c’entrano i vestiti ed il trucco, ma come si brilla.”