Lui era sposato e aveva trent’anni, lei ne aveva molti di meno, ma questo non gli impedì di innamorarsi perdutamente. E come La Bella e la Bestia, cantata da Gino Paoli e la figlia Amanda, in un duetto anni dopo, un amore che va oltre le apparenze li ha legati per tutta la vita. Ma in questa storia fatta di canzoni, lacrime e speranze, bugie e tradimenti, sorrisi e cuori infranti, Gino Paoli e Stefania Sandrelli non sono mai stati soli. Con loro anche mogli, amanti e quattro figli avuti da donne diverse. E in questa situazione, che avrebbe fatto vacillare anche il più intrepido dei cuori, loro sono rimasti. Per sempre.
Sono stati amanti, compagni di vita, amici. Sono stati tutto ciò che i benpensanti dell’epoca non potevano accettare. Ma le critiche e i giudici non potevano fermare quella passione travolgente, né tantomeno la loro voglia di viversi a vicenda, prima ufficiosamente, poi ufficialmente.
Ma le loro vite si sono sovrapposte e sommate a quelle di altre donne, le amanti e le mogli di Gino Paoli e tutte le premesse di un lieto fine da favola, si sono sgretolate nel tempo. Quel che resta, oggi, della storia d’amore tra Gino Paoli e Stefania Sandrelli è il ricordo di una relazione scandalosa e travagliata nella memoria collettiva. Nei loro cuori, invece, c’è un ricordo ancora vivido e bellissimo, nonostante tutto, fatto di stima e affetto.
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Il primo incontro non si scorda mai
Non ha mai negato di aver subito il fascino di lui sin dalla prima volta che lo ha visto in televisione. È bastato sentirlo intonare La Gatta, come ha dichiarato la Sandrelli in tantissime interviste postume, per innamorarsi. Erano gli anni ’60 e lui era nel pieno del suo successo. Lei, invece, era solo una ragazzina che poteva vantare il titolo di Miss Viareggio.
All’alba dei suoi 15 anni, per festeggiare il compleanno, scelse di andare a un suo concerto alla Bussola di Viareggio. Un movimento di anche, e un battito di ciglia, bastarono a farsi notare: i due si conobbero e iniziarono subito a ballare. La complicità era alle stelle e ormai non si poteva tornare indietro. Lui non conosceva l’età di lei, e lei non immaginava che lui fosse sposato. Ma questo non impedì a loro di guardarsi negli occhi e di innamorarsi.
Un amore clandestino e appassionato
Così inizia la storia tra Stefania Sandrelli e Gino Paoli. Una amore passionale e travolgente, che però si consuma nella clandestinità tra baci segreti e gite fuori città. Stefania, che intanto coltiva il sogno di diventare un’attrice, scappa di casa per stare con il suo Gino.
Ma l’amore non basta, ha dei sogni straordinari da realizzare. Così la giovane Sandrelli sceglie di trasferirsi a Roma e non a Milano come il suo amante vuole. Di andare a Genova non se ne parla, è lì che Gino Paoli vive ancora con sua moglie Anna Fabbri. I due non vanno d’accordo eppure non si separano, non durante il primo periodo della relazione extraconiugale.
Il 1961 è l‘anno di esordio al cinema per la giovane Stefania che inizia a costruire il suo successo. Passano gli anni e il fuoco ardente dei primi tempi comincia ad affievolirsi. Gino se ne accorge. Gli dedica Sapore di sale, perché quello è il gusto della loro relazione.
Ma questo non basta, non a ritrovare l’idillio iniziale. Quella stessa estate, Gino Paoli si punta la pistola al cuore e si spara. Il proiettile, però, miracolosamente si ferma a pochi millimetri dal cuore. Si salva. Alcuni sostengono che la scelta sia legata a questioni amorose, altri pensano che la sua vita sregolata lo abbia mandato fuori di testa. “Avevo tutto e non avevo niente”, dichiarò lui in seguito.
La notizia si diffonde e Stefania corre dal suo Gino. “Non è vero che mi ami, altrimenti non l’avresti fatto, rischiando di non vedermi più”, il racconto dell’attrice italiana, anni dopo dall’accaduto, conferma che il gesto disperato del cantante era dovuto alla paura di perdere il suo grande amore.
Stefania resta al suo fianco nel periodo di convalescenza, ma non è sola. C’è Anna, che ancora sua moglie, e c’è anche Ornella Vanoni. Perché sì, in quegli anni di scandali e tradimenti, anche la cantante ha trovato spazio nel cuore di Gino. E, dopo aver dato vita a un sodalizio artistico con lui, è sbocciato anche l’amore. Ma è durato poco.
La nascita di Amanda e lo scandalo italiano
Eppure i pensieri di Gino Paoli sono tutti rivolti a quell’amore dal sapore di sale. Forse è dopo la pace fatta in ospedale che Stefania spera che, finalmente, la loro relazione possa essere ufficializzata. Nel 1964, infatti, in Svizzera e in gran segreto nasce Amanda che prenderà il cognome da sua madre.
Ma il lieto fine che forse la donna immagina non ci sarà. In quello stesso anno, infatti, Anna mette al mondo Giovanni, figlio di Gino Paoli. Stefania, poi, è ancora minorenne. L’Italia grida allo scandalo. Ma ancora una volta i due scelgono di andare avanti, di restare insieme, di andare contro tutto e tutti.
Gli anni successivi alla nascita di Amanda Sandrelli, però, saranno caratterizzati da continui alti e bassi finché nel 1968, Stefania sceglierà di dire addio per sempre al loro amore. Il successo nel mondo del cinema di quegli anni, renderà più semplice la decisione.
Gino però, per lei e Amanda ci sarà sempre. A 8 anni, infatti, la piccola Sandrelli va a vivere insieme al padre e sua moglie. Nelle successive interviste dichiarerà più volte di essersi sentita perfettamente a suo agio in quella famiglia allargata, negli anni in cui in Italia ancora non si parlava di questo.
Cosa resta di quell’amore
Il 1968 è stato l’anno che ha visto apporre, ufficialmente, la parola fine alla storia tra Gino Paoli e Stefania Sandrelli. E ne sono passati di anni da quel giorno, eppure i due, in ogni intervista, si ricordano sempre reciprocamente con amore e affetto. Perché quello è sempre rimasto.
Nonostante i due abbiano voltato pagina, e proseguito con le loro rispettive vite e nuovi amori, nei loro cuori hanno sempre conservato il ricordo di quell’amore travolgente che li ha uniti, lo stesso che forse li ha divisi. “Io e Gino ora andiamo molto d’accordo” – ha dichiarato Stefania Sandrelli in alcune interviste recenti – “La grande passione che mi ha legato a lui mezzo secolo fa si è trasformata nell’ammirazione sconfinata per il suo talento”.
Così nonostante le bugie, i tradimenti e il dolore, quell’amore così imperfetto che ha sconvolto i benpensanti dell’epoca, ha mutato la sua forma, ritagliandosi uno spazio nel cuore di Gino e Stefania.