Ce li immaginiamo così, i ricchi ereditieri, a trascorrere le loro giornate tra case di lusso, yacht megagalattici, viaggi e feste che noi possiamo guardare solo da lontano, o al massimo immaginare. Del resto è così che parlano di loro da sempre i media, ma anche tutte quelle pellicole che raccontano di vite al di fuori dell’ordinario e che provocano sempre un pizzico d’invidia.
In effetti deve essere davvero così, la vita di un ereditiere. Di tutti ma non di Aileen Getty che, invece, ha scelto di utilizzare il suo denaro per finanziare gli attivisti, per fare qualcosa di concreto per se stessa e per tutti noi: salvare il pianeta. Si perché non basta soltanto documentarsi sul cambiamento climatico, e di questo esserne preoccupati, ma bisogna agire. E questo Aileen Getty lo sa.
Nipote di uno degli uomini più ricchi del pianeta e della storia dell’umanità, che ha trovato la sua fortuna proprio nell’industria del petrolio, Aileen Getty ha scelto di non crogiolarsi nel suo patrimonio, rinunciando in parte a quel destino già scritto e scegliendo di focalizzare le sue forze in un’unica missione: quella di proteggere l’ambiente e il mondo intero.
Chi è Aileen Getty
Il nome di Aileen Getty, forse, non vi suonerà nuovo perché il cognome che la donna porta precede la sua fama. Aileen, infatti, è nipote di Jean Paul Getty, petroliere e fondatore della Getty Oil Company, nonché primo uomo della storia a raggiungere un patrimonio di oltre un miliardo di dollari. Accumulò, durante la sua vita, anche una delle più importanti e straordinarie raccolte di reperti archeologici e opere d’arte, le stesse che ora sono esposte al Jean Paul Getty Museum di Los Angeles.
Aileen Getty, che nell’azienda petrolifera di famiglia non ha mai lavorato, ha scelto di condurre una battaglia gentile contro quella stessa industria dalla quale proviene la sua fortuna, utilizzando il suo patrimonio per fare qualcosa di concreto per il pianeta e l’intera umanità. La donna, infatti, è la più grande sostenitrice dell’organizzazione Climate Emergency Fund, che lei stessa ha contribuito a fondare nel 2019. Ma non è tutto, perché sono molte altre le associazioni che Aileen Getty finanzia con la medesima missione.
Tra queste figura anche Just Stop Oil, il gruppo di attivisti ambientali britannici che qualche anno fa è passato agli onori di cronaca per aver deturpato un quadro di Van Gogh conservato all’interno della National Gallery di Londra. Tantissime le polemiche che hanno coinvolto Aileen Getty negli anni, non solo per la scelta di finanziare e sostenere l’associazione in questione con un milione di dollari, ma anche per il paradosso generato dalla scelta di combattere quell’industria petrolifera alla quale deve il suo patrimonio.
Nonostante le critiche e le diverse polemiche di cui è stata più volte al centro, l’ereditiera non si è mai tirata indietro. “Sono figlia di una famiglia che ha costruito un ricco patrimonio sui combustibili fossili, è vero” – ha dichiarato la Getty in un’intervista al The Guardian – “Ma ora so che questa attività uccide la vita sul nostro Pianeta e non posso più stare a guardare”.
L’ereditiera ambientalista
Consapevole del fatto che la salvaguardia del pianeta dipende da noi e che non possiamo più restare a guardare, Aileen ha trascorso gli ultimi anni della sua vita finanziando l’attivismo ambientale, ma non solo. Grazie al patrimonio ereditato, infatti, la Getty si è dedicata alla filantropia, rinunciando invece definitivamente all’industria petrolifera.
Tra le cause che gli stanno più al cuore, oltre a quella dell’ambiente, c’è la cura all’HIV. Dopo aver scoperto di aver contratto il virus negli anni ’80, Aileen Getty ha stravolto la sua vita per dedicarla agli altri. È stata proprio la diagnosi, infatti, a farle comprendere il grande privilegio che apparteneva al suo cognome, lo stesso che voleva mettere a disposizione degli altri. E così ha fatto e continua a fare, per rendere la vita delle persone migliore, e per garantire a se stessa e a tutti un pianeta vivibile.