Come imparare a fare il macramè

Vuoi imparare a creare il macramè? Scopri come iniziare, quale filo usare e come dare vita a delle bellissime creazioni con le tue mani!

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Redazione

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Un’antica tecnica manuale tornata di moda che richiede tanta pazienza e creatività. Stiamo parlando del macramè, l’arte di annodare i fili il cui intreccio conferisce un effetto merlettato, grazioso ed elegante a ogni creazione. Con questa tecnica si possono realizzare diversi oggetti: dall’abbigliamento ai gioielli, dai porta vasi agli arazzi ai paralumi, ma anche amache, sedie a sospensione, pouf e così via. Bellissimi elementi decorativi e di design perfetti da indossare e per impreziosire i propri spazi. In relazione al tipo di filo utilizzato l’oggetto potrà essere più fine o più spesso.

Nell’ultimo periodo sono sempre di più le persone che si sono appassionate a questa arte che rappresenta anche un ottimo passatempo fai da te. Un modo per staccare la mente da tutte le tecnologie che ci circondano, offrendoci dei momenti di tranquillità e spensieratezza. Ma, prima di addentrarci per scoprire alcune tra le tecniche più semplici e alcune creazioni che si possono fare, vediamo cos’è il macramè e quali sono gli strumenti da utilizzare per poter iniziare a realizzare con questa pratica.

Macramè: cos’è, qual è la sua storia e come iniziare

Il macramè è un’arte molto antica caratterizzata da un gioco di fili che, una volta intrecciati e annodati, danno vita a trame e pattern decorativi e ornamentali che abbelliscono arredi, vestiti e oggetti. Per realizzarli basta armarsi di creatività e fantasia. Di origine araba, si presuppone che il suo nome derivi dall’unione di due termini, ossia mahrana che significa frangia e rame che significa nodo, sottolineando proprio la caratterizzazione di questa particolare tecnica. In seguito, questa parola è entrata a far parte del dialetto ligure e, più precisamente, del linguaggio parlato dai marinai genovesi. Si presuppone, infatti, che in seguito a nuove scoperte e svariati viaggi verso il Medio Oriente, questa tecnica sia approdata anche in Italia verso il XIV secolo, proprio grazie ai marinai genovesi che si dilettavano a intrecciare i fili durante le lunghe ore di traversata. Da qui la nascita del nome Macramè.

In passato, veniva utilizzato soprattutto per realizzare i corredi di matrimonio dalle donne liguri e non solo, mentre durante l’Età Vittoriana divenne un passatempo per tutte le dame. Dopo un periodo di alti e bassi, è tornato in voga negli anni ’70 con i figli dei fiori fino ad arrivare ai giorni nostri. Grazie a internet e ai social, infatti, sono sempre di più le persone che ogni giorno si cimentano con questa tecnica e postano le loro creazioni. Ma come iniziare con il macramè? Si tratta di una pratica che richiede molta pazienza, attenzione e un’ottima manualità e non presuppone l’uso di particolari macchinari. Infatti, sono tre gli elementi essenziali che vi serviranno per realizzare i vostri oggetti in macramè: un piano d’appoggio, degli spilli e del filo (su questo ci concentreremo nel prossimo paragrafo). Senza dimenticare un buon paio di forbici per poter tagliare. Ma vediamoli più nel dettaglio.

Perché il lavoro avvenga nel migliore dei modi, è necessario armarsi di un piano d’appoggio stabile. Potremmo, quindi, sfruttare il tavolo della nostra cucina o del nostro salotto oppure armarci di un cuscino imbottito, simile a un tombolo. Se, invece, siete alle prime armi potreste optare per una tavola per macramè, un pannello di varie dimensioni con una serie di linee, orizzontali e verticali, da poter seguire durante la lavorazione, così da rendere il tutto molto più semplice. Ovviamente, per fissare il filo al piano d’appoggio dovremo utilizzare degli spilli o spilloni che saranno utili, non soltanto per fermare il lavoro, ma anche per definire la direzione che la decorazione dovrà seguire. Ma passiamo ora ad analizzare quali tipi di fili si possono utilizzare e qualche tecnica base per annodarli.

Macramè: che filo usare e la tecnica dei nodi

Elemento essenziale per realizzare le opere in macramè è, ovviamente, il filo. È lui a determinare l’”andamento” della vostra creazione. Ma vediamo che cosa si intende con queste parole. Prima di tutto, bisogna sapere che si possono scegliere diversi tipi di fili: in cotone, in lana, in fibra sintetica, in seta, in juta, in canapa, in lino e molti altri. Infatti, non c’è un materiale migliore rispetto a un altro, basta che sia ben ritorto, molto resistente e annodabile. Anche se, per chi è alle prime armi, è consigliabile partire con il filo in cotone: è di grosso spessore e non è molto indicato per i lavori di fino, ma sicuramente è utile per fare pratica.

Solitamente si predilige l’uso delle corde in fibra naturale, come il cotone, per i progetti da interno, in quanto conferiscono un aspetto maggiormente delicato ai propri lavori, e l’uso delle corde in fibra sintetica, come il nylon, per i progetti da esterno perché più resistenti. In base a ciò che vorrete realizzare potrete fare la vostra scelta sul tipo di filo da utilizzare perché sarà proprio il suo spessore a determinare la tramatura del vostro lavoro. Maggiore è il diametro più grande sarà il progetto (per realizzare, ad esempio, un’opera murale), viceversa minore è il diametro più piccolo sarà il progetto (per realizzare, ad esempio, un braccialetto).

Perché il lavoro avvenga senza intoppi, è necessario che il filo sia tanto lungo quanto ne basta per portare a termine l’opera per non correre il rischio di rimanere senza. Bisognerà, quindi, ipotizzare di comprare un filo che sia lungo almeno cinque volte tanto la trama che si vuole realizzare. Una volta scelto il filo adatto bisognerà iniziare a intrecciarlo. Esistono degli schemi precisi e dettagliati che vanno seguiti per realizzare le opere in macramè, ma il punto di partenza sono i nodi. Questi ultimi, infatti, sono la base delle creazioni in macramè, nonché le prime cose da imparare per chi vuole iniziare a fare macramè fai da te.

Ce ne sono di diversi tipi, ma sicuramente il più facile tra tutti da imparare è il cosiddetto nodo semplice o singolo che rappresenta anche il punto di partenza per la realizzazione degli altri nodi. Prima di tutto bisogna fissare un filo in orizzontale al proprio piano d’appoggio e, in seguito, piegare a metà il filo annodatore, ovvero quello che realizza il nodo, facendolo passare sotto il filo orizzontale per creare un’asola sotto la quale far passare il filo annodatore. Così si avrà il nodo semplice. Un derivato di quest’ultimo è il nodo cordoncino che prevede l’uso di due fili annodatori che vanno incrociati per realizzare, appunto due nodi semplici.

Infine, parliamo del nodo piatto che è più complesso rispetto ai precedenti, ma anche uno dei più utilizzati. Prevede l’uso di quattro fili posti parallelamente: i due centrali restano fissi, quello di sinistra deve passare sotto e quello di destra sopra e, una volta intersecati, formeranno il nodo. Per chi fosse alle prime armi e volesse imparare a fare macramè fai da te, si possono trovare molti tutorial e svariati libri che spiegano le varie tecniche per realizzare i nodi e qualche progetto più articolato. Dalla creazione dei vari nodi si creano le trame del macramè. Trame che possiamo ritrovare sui tessuti, sugli oggetti, ma anche su alcuni elementi di design. Vediamo insieme alcune creazioni che si possono realizzare con il macramè.

Qualche idea per creare con il macramè

È entrato a far parte della nostra quotidianità modernizzandosi e rendendosi contemporaneo. Il macramè abbellisce i tessuti di alcuni capi d’abbigliamento e degli accessori, come borse, orecchini, bracciali e cappelli, tanto amati dalle donne. Ma soprattutto è arrivato anche a decorare le nostre case, aumentandone lo stile e dando un tocco di design in più. Un complemento d’arredo alternativo, ma sempre elegante. Sicuramente, fra i più diffusi il macramè da parete è il più ricorrente: arazzi, acchiappasogni, piccole decorazioni da accostare o utilizzare al posto dei quadri. Otterrete, così, un tocco etnico e unico per risaltare e abbellire le pareti della vostra abitazione dandogli carattere e classe.

Per gli amanti delle piante, la tecnica del macramè può essere utilizzata anche per realizzare dei bellissimi portavasi a sospensione. Pensate al bellissimo effetto di colore che potrete ottenere accostando fili, vasi e fiori di tinte diverse. Questi ultimi magari ricadenti. Un tocco di colore e movimento per dare vivacità alla casa. Per rendere unica la vostra tavola potrete optare anche per dei sottobicchieri e dei sottopiatti realizzati con il macramè. Sicuramente la vostra tavola risulterà elegante e di classe. Farete invidia ai vostri amici. Ma sono tanti altri gli oggetti che si possono realizzare con la tecnica del macramè: collane, portachiavi, tende, copri vasi, paralumi, tappeti, porta carta igienica… non c’è limite alla fantasia! Basta armarsi di pazienza e imparare le tecniche base per cimentarsi in questo bellissimo passatempo. Le creazioni che otterrete daranno un tocco personalizzato ai vostri ambienti e alla vostra immagine.