Pietra sinterizzata: che cos’è e come utilizzarla per arredare casa

Un materiale innovativo, creato per durare a lungo e offrire un'estetica speciale: ecco cos'è la pietra sinterizzata e come viene usata nell'arredamento

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

L’inarrestabile corsa alla ricerca di nuovi materiali per l’architettura, che siano esteticamente gradevoli e soprattutto durevoli, ha portato alla nascita della pietra sinterizzata. È una grande innovazione, vista la sua incredibile versatilità che non costringe a rinunciare ad un design accattivante, perfetto per ogni situazione. Scopriamo che cos’è la pietra sinterizzata, quali sono i suoi punti di forza e come usarla nell’arredamento.

Che cos’è la pietra sinterizzata

Quando si parla di rivestimenti, in architettura c’è una vasta gamma tra cui scegliere: dalle pietre naturali come il marmo, il quarzo e il granito alla lucentezza dell’acciaio, passando per i materiali più moderni come il laminato o il Corian. Una delle più recenti novità del settore è la pietra sinterizzata, che presenta caratteristiche eccellenti praticamente in ogni ambito. Ma di che cosa si tratta? Partiamo dall’inizio per scoprire un materiale sorprendente, dalle prestazioni elevate e in grado di soddisfare quasi tutte le esigenze in fatto di arredamento.

La pietra sinterizzata è un materiale artificiale, composto da una selezionata miscela di sabbie minerali come argilla, silicio e feldspato. La caratteristica principale di questa pietra è che i granelli minerali di cui è formato vengono aggregati tra loro senza l’uso di resine leganti, ma solamente attraverso un processo di compattazione chiamato sinterizzazione. Che cosa significa? Non è altro che una lavorazione che avviene ad elevate temperature (inferiori comunque a quelle necessarie per la fusione), la quale prevede il saldamento delle sabbie in tempi rapidissimi

Nascono così grandi lastre di pietra sinterizzata, mediante l’impiego di una tecnologia unica che permette di ottenere il mix perfetto di versatilità, durevolezza ed eleganza. Questo materiale, che ha già trovato ampio uso in numerosi ambiti architettonici, presenta una notevole serie di vantaggi che lo distingue dai tantissimi altri rivestimenti finora utilizzati nell’arredamento. Il tutto senza rinunciare all’estetica, che è da sempre un aspetto fondamentale nella scelta delle finiture per la nostra casa. Scopriamo quali sono i pro e i contri di questa pietra.

I pro (e i contro) della pietra sinterizzata

Analizziamo da vicino i vantaggi, ed eventualmente gli svantaggi, di questo materiale innovativo. La pietra sinterizzata, per via del suo particolare processo di produzione, permette di avere a che fare con una superficie resistenti a (quasi) qualsiasi tipo di danno: è durissima e immune al calore, non subisce shock termico e può essere tranquillamente esposta ai raggi UV senza averne alcuna degradazione. Non teme il gelo, è inattaccabile da acidi, basi e solventi di ogni tipo, è praticamente impossibile graffiarla e non assorbe i liquidi.

Proprio quest’ultima caratteristica rende la pietra sinterizzata così speciale, soprattutto in cucina: essendo priva di porosità, non è assorbente e non si macchia. Questo significa che non permette a germi, batteri e muffe di penetrare al suo interno, quindi è il massimo dell’igiene ed è tra i materiali migliori da impiegare per quelle superfici che dovranno entrare in contatto con i cibi. Non da ultimo, si pulisce in un attimo senza bisogno di fare uso di prodotti chimici: basta un po’ di acqua calda e un panno morbido per eliminare ogni traccia di sporcizia.

Un altro motivo per scegliere la pietra sinterizzata è la sua ecosostenibilità: si tratta di un materiale composto al 100% da elementi naturali, è completamente biodegradabile e non contiene derivati chimici come il petrolio, solitamente usati per legare assieme i granelli di sabbie minerali. Questo la rende una delle migliori scelte per una casa davvero green, l’ideale per chi vuole proteggere l’ambiente senza rinunciare alla bellezza. E, ovviamente, l’impiego di sostanze interamente naturali è il massimo per garantire un’igiene e una sicurezza di livello eccellente.

I vantaggi della pietra sinterizzata sono innumerevoli, ma ci sono anche dei lati negativi da tenere in considerazione? Forse l’unico difetto di queste superfici riguarda la fragilità lungo i bordi scoperti: è possibile che, a seguito di un urto particolarmente forte, il materiale si scheggi e venga così compromessa l’estetica della pietra. Infine, bisogna considerare che stiamo parlando di un materiale che rientra a pieno titolo in una fascia di prezzo elevata: vista la sua qualità e durevolezza, si tratta comunque di una spesa che vale la pena mettere in conto, se si ha casa nuova o se la si vuole ristrutturare.

Come usarla per arredare casa

Non ci resta che vedere in che modo la pietra sinterizzata viene usata nell’edilizia e nell’arredamento. Come già spiegato, si tratta di un materiale estremamente versatile che, per tale motivo, trova impiego in una vasta gamma di ambienti. Ad esempio, viene sempre più spesso scelta per rivestire le piscine: essendo super resistente, la pietra offre non solo un’ottima estetica, ma anche una durevolezza eccellente. Per gli interni, invece, ci sono infinite possibilità per sfruttare questo materiale innovativo e di elevatissima qualità.

Uno dei suoi impieghi più comuni è nella realizzazione di piani di lavoro in cucina, dal momento che è igienico, resistente alle alte temperature e non si graffia. In questo caso, vengono usate lastre di grandi dimensioni che permettono di non avere giunzioni visibili, esteticamente poco gradevoli. Inoltre, la pietra sinterizzata è ottima come rivestimento, sia per i pavimenti che per le superfici verticali di cucina e bagno. La sua facilità di pulizia è uno dei vantaggi più grandi per il suo utilizzo in tutta casa, nonostante il prezzo decisamente superiore alla media.

E per quanto riguarda l’estetica? La pietra sinterizzata viene oggi realizzata in un’infinita gamma di finiture, in grado di soddisfare ogni richiesta. Le superfici sono disponibili in spessori diversi, dai 3 ai 12 millimetri (questi ultimi solitamente usati per i piani di lavoro in cucina). Alcune sono lisce al tatto, altre imitano invece la pietra naturale, con una – finta – porosità che si sente passando la mano. Anche nell’aspetto, il materiale può somigliare a marmo, quarzo o granito, oppure è possibile scegliere l’effetto legno. Infine, la pietra sinterizzata può venire prodotta monocolore, sia con finitura lucida che opaca. Insomma, questo materiale si adatta ad ogni abbinamento e ad ogni design, rappresentando una vera eccellenza nel settore – anche dal punto di vista estetico.