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Come funziona
Approfondiamo un pochino la storia della disciplina: Leonard Orr, ideatore del Rebirthing, ha sempre dichiarato di essere arrivato a questa tecnica per comprensioni e conquiste cognitive e intuizioni successive e consecutive. Orr, intorno agli anni ‘70, fece le prime esperienze di respirazione spontanea immerso nell’acqua calda e cercò di indagare nel profondo le reazioni emotive conseguenti. In particolare, aveva avuto modo di soffermarsi sui ricordi che emergevano, spesso legati ai primi anni di vita. Facendo un certo tipo di respirazione il rapporto tra ricordi e immersione variava gradualmente e Orr aveva capito di star sperimentando qualcosa di simile a una “rinascita” (da qui la parola Rebirthing). Stava nascendo in quel momento la famosa respirazione circolare del Rebirthing. Orr stesso la descriveva in questo modo: “Le persone, in acqua, venivano a trovarsi in un grembo e istantaneamente regredivano alla loro nascita o a condizioni prenatali di consapevolezza”. Si accorse che alcune persone avvertivano l’immersione come un ostacolo e decise di optare per la variante “a secco”, ovvero una pratica sul materassino. In questo modo, anche coloro che avevano avuto esperienze non proprio positive con l’acqua.
Piano piano le persone andavano a lavorare su blocchi importanti a livello emotivo ed energetico, andando a scioglierli del tutto. Nel 1977 Leonard Orr fece il suo primo viaggio in India dove incontrò uno yogi chiamato Babaji. Decise di approfondire la filosofia indiana, il concetto di morte, sofferenza, dolore, vita. Dalle sue ricerche nacque un’analisi profonda delle afflizioni che l’uomo vive e che potrebbero essere riunite in queste 5 macrocategorie:
- Trauma della nascita
- La disapprovazione dei genitori
- La pulsione di morte
- Le negatività specifiche
- Le vite precedenti
Tutti questi aspetti sono collegati per Orr allo sviluppo della coscienza del singolo, al suo grado di esperienza e a quanta conoscenza di se stessi/e si vuole nutrire e approfondire. Sondra Ray riprese le teorie proposte da Leonard, e ampliò il lavoro con schemi di nascita e schemi delle relazioni connessi al comportamento umano. Sondra Ray ha approfondito la risoluzione e nel risanamento dei rapporti personali, ha legato il suo nome ad un seminario molto noto nell’ambiente delle discipline olistiche, chiamato LRT, Loving Relationships Training. Phil Laut e Jim Leonard, invece, hanno integrato la tecnica di respirazione con una fase detta Integrazione, creando così il Rebirthing Integrativo. Il Rebirthing permette di lavorare su schemi primordiali, rimuovere blocchi e permette di crescere molto a livello personale.
Esercizi e benefici
Il Rebirthing si svolge praticamente in sedute individuali di due ore circa e avviene anche mediante incontri di gruppo di durata variabile. Si parte con un primo momento verbale di condivisione, che libera i processi creativi e “rompe” gli schemi gradualmente per poi proseguire con la respirazione, cui si dedica sempre una buona parte della sessione.
Un esercizio di respirazione fondamentale sta nella presa di coscienza del respiro stesso. Si inizia con un’inspirazione consapevole, lenta e profonda. Si avverte bene quando i polmoni si riempiono e si sente con tutto il corpo quando vengono svuotati. Non ci sono pause tra le due fasi respiratorie. Non tanto quindi una serie di esercizi in questo senso, ma un avvicinamento a un’esecuzione sempre migliorabile e sempre esperibile in modo diverso. Il lavoro respiratorio diventa via via circolare, fluido. Praticando in modo continuo questo modo di respirare si arriva nel profondo dell’essere e si va a lavorare, sotto la guida di una persona esperta, dentro al potenziale d’amore e di energia vitale. Si respira solo con il naso o solo con la bocca. Questo tipo di esecuzioni precedono sempre un dialogo con un terapeuta, con cui creare un’indagine funzionale rispetto alle emozioni e ai pensieri che sorgono.
Se volete avvicinarvi al Rebirthing in acqua, potete immergervi lentamente in una vasca da bagno focalizzando l’attenzione sul corpo e sulle sensazioni percepite a contatto con l’acqua, mantenendo un respiro profondo. Ovvio, nella tecnica la sessione da immersi si coniuga sempre al dialogo con un/una terapeuta.
Tra i vari benefici di questo metodo troviamo: incremento dell’autostima e ritrovata gioia verso se stessi/e, diminuzioni di sintomi associati alla depressione come noia, tristezza e paura. Migliora anche il ritmo sonno-veglia e si agisce in modo efficace sull’insonnia e sui problemi legati al sonno. Si gestisce meglio la vita e molti aspetti legati alla dimensione sociale, alla frequentazione con altre persone. Si diventa responsabili della propria gioia e si decide consapevolmente di superare i blocchi e le difese o le insicurezze.
Al Rebirthing si ricorre anche durante la gravidanza; soprattutto nelle fasi che precedono il parto. Il Rebirthing poi può essere praticato da entrambi i genitori per tutto il periodo della gravidanza, aiutandoli a gestire al meglio il lavoro emotivo interno e le spinte individuali che, unite, rafforzano la coppia.