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La forza della musica
Esiste un nesso indissolubile tra musica e performance. Specie in fase di allenamento, possiamo scoprire quanto alcuni ritmi siano in grado di caricarci nel vero e proprio senso della parola, migliorando la nostra prestazione. Certo, dover correre in modo esplosivo e veloce richiede un impegno totalmente differente dal dover correre a lungo mettendo a dura prova la resistenza. In alcuni casi al corpo chiediamo di fare entrambe le cose. La musica consente di non annoiarsi in allenamenti lunghi, ma anche di distogliere la mente dai dati della performance, evitando di sviluppare un’ossessione tipica di chi controlla sempre obiettivi e parametri, anche mentre corre.
In sintesi, ascoltare musica ci ricollega al piacere primitivo del movimento e migliora l’umore, ci rende leggeri, pronti/e ad affrontare sfide che inizialmente ci sembrano impossibili. Un ritmo ripetitivo ci permette di sincronizzare le onde cerebrali e portare avanti un andamento fluido. Ovviamente se si corre con le cuffiette sarebbe meglio evitare strade molto trafficate, onde evitare di trascurare i suoni intorno a noi (freni, clacson, macchine, sirene, indicazioni, motorini, altri macchinari agricoli o simili che occupano molto spazio sulla strada o anche solo per accorgersi del passaggio di un ciclista); a questo proposito va comunque detto che esistono auricolari strutturati appositamente per non coprire del tutto il campo sonoro e permettono di interagire con l’ambiente esterno o alternare la musica al dialogo se si corre con altre persone.
Che ci crediate o no, in fase di allenamento il cervello “si espande” quindi diventa anche un momento ottimo per espandere la propria cognizione anche a livello musicale, introducendo nuova musica che magari a un primo ascolto ci ha incuriosito. Quando il cervello diventa più ricettivo oltre ai brani musicali si possono ascoltare podcast e audiolibri. Ascoltare musica significa anche sapere quando non farlo. La corsa sa regalare momenti di silenzio e di intimo contatto con se stessi/e e alternare la corsa con musica ad allenamenti dove trionfa il silenzio e il suono dei passi e del respiro non ha prezzo. A oggi esistono degli auricolari molto piccoli ma comunque resistenti che quasi scompaiono nelle orecchie e che consentono di personalizzare la resa sonora, hanno un’autonomia che arriva sino alle 7 ore.
Le due playlist che vi suggeriamo di seguito sono ottime per correre su lunghe distanze e anche per velocizzare il ritmo di corsa. Se le unite insieme facendo una bella combinazione a vostro piacimento per quel che riguarda l’ordine delle tracce, avrete un risultato garantito.
La Top 3 delle canzoni per correre più a lungo
Tra le canzoni che permettono di correre a lungo segnaliamo:
- Linking Park, Numb
Una canzone del 2003, traccia finale dell’album Meteora. Un trionfo di sintetizzatore, tastiera in dialogo con la drum machine. Eccezionali riff di chitarra e basso, sotto alla voce decisa di Chester Bennington. - John Butler, Ocean
Un singolo dove la chitarra diventa spirito, anima e corpo. Una lunga corsa verso la gioia e la vita. Lo consigliamo a chiunque ami correre e perdersi nell’odore della natura intorno, in armonia con il proprio respiro. - The Cure, Boys don’t cry
Singolo che porta il nome dell’album dei Cure uscito nel 1990, questa canzone appartiene al genere new wave e post punk. Fornisce un’energia forgiata di frizzante ritmo, profondo e denso. Tutta da ascoltare, mentre i piedi mangiano i chilometri.
La Top 5 delle canzoni per correre più veloce
Consigliamo ora alcune canzoni che consentono di accelerare il ritmo di corsa in modo importante e che hanno un ritmo tale che il corpo non riesce a non seguirlo:
- Lady Gaga, Poker Face
Un bel singolo che risale al 26 settembre del 2008, parte in carica e cresce durante l’ascolto. Un’elettropop decisamente dark che spinge il corpo a dare il meglio, non a caso la rivista internazionale Rolling Stones ha assegnato a questa canzone il 96º posto nella classifica delle “100 canzoni più belle del decennio 2000-2010”. - Queen, Don’t stop me now
E chi si ferma con questo classico rock pieno di grinta? La canzone si trova nell’album Jazz del 1978 ed è stata scritta proprio dal cantante Freddie Mercury. Brian May aggiunse la chitarra ritmica per dare al brano una sonorità chiaramente rock. - Diaframma, Leggerezza
Una dichiarazione d’amore alla vita che regola i battiti e toglie la fatica. Ritmo costante e la voce inconfondibile e malinconica di Federico Fiumani, con una aria malinconica. Una canzone che potrebbe sembrare nostalgica ma che ammette anche un lato oscuro che sa dare la carica. - Paul Kalkbrenner, Sky and Sand
Sembrerebbe una canzone che aumenta la resistenza e fa passare velocemente il tempo, mentre si corre, ma noi l’abbiamo scelta come canzone che vi rende inevitabilmente veloci. La ragione? Questo pezzo rappresenta un vero e proprio tessuto soft, come una narrazione morbida e viva dentro la quale si suda, si vive, si respira. Ottimo per macinare chilometri senza nemmeno accorgersene e aumentare il ritmo quando lo si sente. - Infine, un intero album che conferisce ritmo veloce e grinta inesauribile è Back to Black degli AC/DC, con tracce capaci di conferire una carica pazzesca, fa spingere sulla propulsione, scalda corpo, anima e spirito e rende possibili anche traguardi impensabili.