Metodo Feldenkrais: cos’è, benefici ed esercizi

Come funziona il Feldenkrais e su quali principi ed esercizi si basa, quali benefici arreca e come praticarlo al meglio

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 31 Gennaio 2022 15:19

Nel cuore del Feldenkrais

Partiamo da una frase del suo fondatore che ci spiega molto bene il modello di lavoro del Feldenkrais: “L’apprendimento avviene quando il sistema nervoso ripete la propria attività esplorativa su un oggetto dell’ambiente fino a che non viene coronata da successo, ossia l’attività soddisfa l’intenzione.” (The elusive obvious). Una frase stupenda che ci riporta prima di tutto a un concetto vero che diventa la base per il lavoro totale: siamo abituati/e a svolgere movimenti in modo meccanico, quando invece un bel lavoro integrato e consapevole, che passa per una ripetizione che ci fa guadagnare prospettive e gesti motori nuovi, diventa fondamentale. In altre parole, posso fare la stessa cosa male infinite volte o farla una volta con coscienza e ripeterla tutte le volte con lo stesso grado di consapevolezza attiva. La tecnica Feldenkrais si basa su una destrutturazione che accompagna un riapprendimento dei modelli motori di base. Posso fare un movimento in modo totalmente muscolare o iniziare a pensarlo in termini di sistema nervoso.

Il metodo di educazione al movimento prende il nome dal suo ideatore, lo scienziato, fisico e ingegnere israeliano Moshé Feldenkrais, avvicinatosi a questa ricerca dopo un personale infortunio al ginocchio. Dopo anni di sperimentazione su sé stesso, Feldenkrais si dedica all’insegnamento del proprio metodo. In Italia, il metodo Feldenkrais si diffonde negli anni Ottanta, grazie all’opera di alcuni insegnanti formatisi all’estero. Nel 1987, nasce l’AIIMF, ancora oggi referente principale per il metodo Feldenkrais. Il metodo Feldenkrais può essere insegnato esclusivamente da insegnanti diplomati. La formazione è quadriennale e prevede un esame finale. In Italia vi sono cinque scuole per l’insegnamento del metodo, tutte riconducibili all’AIIMF. I diplomi qui conseguiti hanno validità internazionale e la formazione è riconosciuta dall’EuroTAB (European Training Accreditation Board – Commissione europea di accreditamento dei corsi di formazione. La NaTab e l’AusTab invece autorizzano certificati in America e in Australia. Il metodo mira a riconoscere tutti quegli schemi motori che ci generano tensioni e quindi impediscono il movimento naturale del corpo.

Ci sono due modalità di insegnamento del metodo Feldenkrais: le lezioni di gruppo che si chiamano CAM acronimo di “consapevolezza attraverso il movimento” (allievi e allieve in posizione sdraiate e insegnante che guida il movimento); oppure le lezioni individuali che si chiamano IF, acronimo di “integrazioni funzionali”, dove invece chi apprende è sul lettino e l’insegnante guida attraverso le mani.

Benefici ed esercizi

Durante una lezione di Feldenkrais, l’insegnante guida attraverso la voce tutti i movimenti e fornisce stimoli tattili solo quando necessario. Solitamente il Feldenkrais si pratica distesi sul pavimento mentre il terapeuta fa una serie di domande per comprendere le diverse debolezze e tensioni. Chi comincia di solito riceve maggiore attenzione su come procedere. I movimenti sono molto semplici e vengono eseguiti sul pavimento, seduti o in piedi; in stazione eretta si sta spesso a fine sessione, per valutare e bilanciare i pesi e le sensazioni simmetriche o meno. Alcuni esercizi si basano sullo srotolamento della colonna attraverso torsioni, altri sul sollevamento del cranio a partire dalla zona sacrale, considerando tutta la lunghezza della colonna, ad esempio.

Tutti gli esercizi devono esser fatti con un ritmo di respirazione lento e profondo. Ogni contrattura muscolare sentita in ogni sua tensione e contrazione. Tutto deve avere il tempo di essere ascoltato in diversi modi ed ogni esercizio va ripetuto fino ad acquisire un certo controllo. Di solito si passa per movimenti che avvengono in modo sequenziato e ricostruiscono sequenze intere (scendere a terra, sollevare il capo, flettere la colonna, flettersi lateralmente, sollevare le gambe, connettere il movimento del bacino e del cranio, eseguire movimenti unendoli alla vista, etc). Ogni esercizio funziona sia come metodo di apprendimento sia come via di riabilitazione.

Tra i benefici: maggiore consapevolezza motoria, respiro rilassato e profondo, liberazione dalle tensioni, apprendimento di nuovi schemi graduali e lenti. Diminuisce lo stress, aumenta l’ascolto delle proprie percezioni, dei propri limiti. Si riduce in modo considerevole qualsiasi forma di stress e si ritrova il piacere del movimento nel senso proprio del termine. Migliorano anche le relazioni e il modo di porsi con l’altro sia a livello di postura che di altre forme espressive. Si riscontrano moltissimi miglioramenti in persone che soffrono di mal di schiena tra cui lombalgie, dolori dorsali, problemi legati alla postura, appoggio podalico errato, dolori alla zona cervicale, problemi alle spalle e alle gambe, emicrania, cefalee e tensioni psicosomatiche che si scaricano su vari distretti del corpo.

Perché i benefici di questi esercizi si manifestino, il metodo Feldenkrais dev’essere praticato con costanza. Data la sua semplicità e il poco sforzo che bisogna applicare a tali esercizi, è possibile svolgere gli allenamenti anche 2 o 3 volte a settimana in orari lontani dai pasti. Molto importante il rapporto con la o il trainer, che diventa un vero e proprio elemento guida in cui riporre fiducia per tutto il percorso.