Come mangiare a Natale senza stress (e senza far impennare la bilancia)

Come vivere il cibo delle feste senza ansia, tra giudizi, abbuffate e miti sul detox

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Giulia Biondi

Docente di Nutrizione e Formatore olimpico

Dottoressa in Biologia della nutrizione. Affianca alle attività di formazione e didattica, ricerca e consulenza, sviluppo di prodotti alimentari e ricette, quella di divulgatrice ed è diventata un’istituzione nel campo dell’educazione alimentare con il metodo didattico Bilanciamo®️.

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Partiamo con una domanda da 1 milione di dollari: “Riuscirò a mangiare nel periodo delle vacanze senza fare impennare la bilancia?”
Allora, io non so se vincerò 1 milione di dollari, ma cercherò di rispondervi in modo chiaro, esaustivo e soprattutto senza stress a questa domanda.

Il Natale, così come la Pasqua, sono per tradizione due momenti di grandi mangiate e molte persone arrivano a questi momenti cariche di agitazione. Il Natale, in particolare, è un periodo abbastanza lungo da affrontare, con più di una situazione di convivialità.

Ma lo sai qual è l’errore più grande che ti porta a perdere il controllo e a far aumentare quel numero maledetto?

Nel nono appuntamento di Mangia Senza Stress, il format pensato per imparare a rapportarci con il cibo nel modo migliore per il nostro benessere fisico e psicologico, approfondiremo insieme le cose da non fare durante i giorni di Natale per rimanere in forma e vi svelerò alcune curiosità che non tutti conoscono.

La convivialità (malsana) a tavola durante il Natale

Andiamo con ordine, partiamo dalla prima delle componenti ansiogene che determina il picco di cortisolo e l’aumento dell’acidità gastrica, ovvero: i commenti dello zio, i giudizi delle altre zie, le esperienze e le diete delle cugine che parlano di diete, cibo e immagine corporea.

Magari a tavola, proprio appena dopo il primo brindisi, sorridendo ti guardano e ti chiedono:
“Ma sbaglio o hai preso qualche chilo?”. Oppure “Ora che sei dimagrita non puoi rovinare tutto mangiando nei giorni di Natale”. O ancora “Oggi è Natale e alla dieta non ci si pensa”.

Ecco, tutte queste domande e affermazioni non hanno alcun senso di esistere, sia nel bene che nel male, e urtano inconsciamente il sistema nervoso, perché l’ultima cosa alla quale uno dovrebbe fare attenzione in quei momenti è concentrarsi sulle scelte alimentari degli altri o osannare le proprie e vantarsi dei propri risultati.

Io, fossi in voi, risponderei in questo modo:
“Mio caro zio, mia cara zia, miei cari cugine e cugini, io farei un secondo brindisi a questo punto, per brindare a un Natale in cui ognuno si fa i benedetti piatti propri.”

Piani alimentari e challenge detox a Natale

Non farti trascinare in piani alimentari o challenge detox pre, durante e post Natale.

Anno dopo anno, i periodi di festività sono accompagnati da articoli dai toni allarmistici, con previsioni catastrofiche sui chili che prenderai e sui rimedi dimagranti dell’ultimo minuto. Tutto ciò è accompagnato dai social, dove pullulano post su sgarri, sensi di colpa e rimedi alle abbuffate.

Paradossalmente, la stessa influencer che prima nelle sue Stories sorrideva dicendoti “goditi tranquillamente le feste”, poi ti parla di rimedi, di challenge e di recuperi post vacanze.

Ma come? Il cibo non era un piacere e nutrimento? Il momento dopo lo facciamo passare per un problema?

Quello che ti portano a fare proprio queste frecciatine e escamotage legate al marketing del dimagrimento è un pensiero malsano e una perdita di controllo: “Mangio ora quello che non posso mangiare domani, quindi adesso o mai più mangio di tutto e poi mi metto a fare il programma Detox.”

Senza che tu te ne renda conto, in questo modo otterrai invece l’esatto contrario, ovvero arriverai a determinare un surplus calorico talmente sproporzionato che nessun detox punitivo riuscirà ad azzerare. Anzi, dopo il terzo giorno tornerà così tanta fame che tornerai ad esagerare senza apprezzare il cibo e la convivialità, rovinandoti e dando la colpa a quei momenti.

Lo sport come strumento di compensazione

Non usare lo sport come strumento di compensazione.

“Oggi mangio una pizza, tanto domani vado a correre”, oppure: “Oggi sono andata a correre, quindi posso mangiare una bella pizza”.
Quanto spesso ti è capitato sentire dire queste parole?

Non c’è niente di più sbagliato che vivere il cibo e lo sport come forme di compensazione, perché se entrambe le cose dovrebbero far parte di un equilibrio, il modo in cui le vivi cambia radicalmente il risultato.

E se il giorno dopo aver mangiato una pizza non ti va di allenarti? Ti devi allenare per forza perché hai mangiato una pizza?

Allenati perché ti va di allenarti e perché ti piace fare quel tipo di allenamento come un momento dedicato a te, a scaricare l’ansia, le tensioni e fare del bene alla tua salute.

Mangia la tua pizza, o il tuo torrone, o la tua lasagna, il tuo pandoro o qualsiasi piacere gastronomico perché hai voglia di assaporare, apprezzare e goderti qualcosa di buono che si bilancerà in modo automatico, considerando l’insieme delle tue scelte alimentari nel lungo termine.

A Natale (e non solo) ascolta il tuo corpo

Quindi, il messaggio importante che dobbiamo raccogliere, dopo tutto questo papiro che ti ho descritto sperando di vincere questo milione di dollari in palio, è uno solo:
Non tutte le feste si riducono al cibo, e non tutto il cibo si riduce al peso.

Ascolta il tuo corpo e cerca di vivere un’esperienza equilibrata, godendoti i giorni di festa e tornando alla normalità nei giorni non festivi.

Anche lo stesso giorno di Natale, se ti senti sazia non sei obbligata da nessuno a continuare a mangiare, e nei giorni dopo puoi benissimo nutrirti meno del solito, non perché tu stia compensando ma semplicemente perché stai ascoltando il tuo corpo.

Più “mangia senza stress” per tutti e BUON NATALE!