Tutti i benefici e le posizioni del Kundalini Yoga

Il Kundalini Yoga è una particolare tipologia di yoga che può condurre alla consapevolezza di se stessi: ecco alcuni consigli per praticarlo e le posizioni

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Il Kundalini yoga è una delle tante scuole nate dall’antica pratica che si può sperimentare in completa autonomia da casa accanto a un libro illustrato o tramite l’aiuto di un esperto.

È uno stile olistico di Yoga che utilizza molti elementi tradizionali e attribuisce anche molta importanza alle pratiche meditative, mentali e spirituali. La pratica fisica è molto più dinamica rispetto allo yoga classico ma non è intensivo come l’Ashtanga o lo Jivamukti yoga. Questa versione di Yoga è quindi indicata a chi vuole concentrarsi più sulla spiritualità che sul fitness e a chi è alla ricerca dell’equilibrio perduto come spesso succede a chi è succube di una quotidianità frenetica e spesso estenuante. Gli esercizi fisici proposti sono accessibili e quindi si adatta perfettamente anche a persone di età avanzata e con disturbi fisici.

Scopriamo ora insieme l’origine, le posizioni e il suo focus principale.

Yoga: significato e origine della pratica

La parola yoga deriverebbe, secondo alcuni, dal sanscrito “yug”, che significa unire e concentrare la propria volontà con quella di Dio. Si tratta di una pratica oggi diffusissima che affonda le sue radici nel lontano Oriente di decine di migliaia di anni avanti Cristo. Consiste in una serie di esercizi ginnici di estensione, potenziamento e bilanciamento da eseguire su un tappetino morbido che permetta di avere una forte presa con mani e piedi a causa delle posizioni sempre più impegnative che si possono compiere.

Gli esercizi da svolgere in completa armonia con inspirazioni ed espirazioni più o meno profonde, sono adattabili ad ogni livello o età. Lo yoga non richiede neanche un credo religioso, ma un impegno volto ad arricchire la spiritualità insita in ognuno di noi. Sono presenti tantissimi asana, ovvero posizioni e sequenze (da eseguire in piedi, seduti o semi sdraiati) la cui varietà permette di acquisire un’elasticità motoria e un senso di rilassatezza psico-fisica visibile immediatamente dopo la pratica e che si estende durante l’intero arco della giornata.

Origini e filosofia del Kundalini Yoga

Il fondatore e uno dei più importanti insegnanti di Kundalini Yoga è lo Yogi Guru Bhajan (1929-2004, nato Harbhajan Singh Puri), che è stato educato nella tradizione dei Sikh e ha praticato Yoga fin dall’infanzia.

Ha portato la forma olistica dello yoga dall’India in Occidente alla fine del 1960 e ha fondato la “Healthy Happy Holy Organization” a Los Angeles nel 1969. Yogi Bhajan ha definito i termini “sano, felice, santo” come diritti fondamentali della vita. Questi concetti si basano sull’unità di corpo, mente e anima della filosofia yogica e, secondo lui, devono essere promossi attraverso la pratica della Kundalini. Questi concetti hanno preso sempre più piede, tanto che ad oggi si possono contare più di 300 centri di Kundalini Yoga in 35 paesi.

Kundalini yoga: cos’è

Dopo aver dato qualche informazione sullo yoga in generale, vediamo ora in particolare in cosa consiste il Kundalini yoga. Noto anche come Laya yoga, è una scuola che si fonda sul risveglio del kundalini, l’energia latente che giace alla base della colonna vertebrale. Deriva da kundala, che significa “avvolta”, parola che descrive come appare l’energia Kundalini in stato latente: questa è infatti avvolta su sé stessa in tre spire, come un serpente, e giace alla base della nostra colonna vertebrale aspettando di essere appunto risvegliata.

Il Kundalini yoga talvolta viene chiamato anche yoga della consapevolezza e può essere accompagnato dai mantra, ossia da formule verbali ricche di significato spirituale ripetute più volte per amplificare la riuscita della pratica. Lo stile del ventesimo secolo affonda le radici nello Hata yoga, con particolare riferimento a Patanjali. Dall’Occidente è arrivato grazie a Swami Sivananda ed è poi giunto con Yogi Bhajan negli Stati Uniti nel 1968. Da lì, si è diffuso fino nelle case dell’Asia e dell’Europa.

Lo scopo dello Kundalini yoga

Il Kundalini yoga è ideato proprio per preparare il risveglio del serpente purificando e rafforzando i chakra. Si fonda infatti sul concetto che, se solo i chakra sono aperti, il potere del serpente, Kundalini, può ascendere attraverso i canali energetici dal chakra più basso a quello superiore. Solo attraverso l’apertura dell’ultimo chakra, quello della corona, l’illuminazione spirituale può finalmente essere raggiunta. L’energia, arrivata nella parte superiore, permetterà quindi di attivare la secrezione della ghiandola pineale e anche di tutte le sostanze chimiche del cervello che permettono di sperimentare un graduale cambiamento di coscienza.

Ecco, quindi, che l’energia Kundalini può essere tradotta come energia creativa, quell’impulso vitale che è proprio di ciascun essere umano e che si può usare per elevare la coscienza.

Kundalini yoga: cosa è in pratica

Il Kundalini yoga ha posizioni volte al risveglio psicofisico dell’individuo. Tra gli asana principali troviamo la rana, che prevede un movimento a due. La prima fase consiste nel poggiare le mani davanti a sé con le dita ben aperte e le ginocchia piegate e divaricate, i piedi hanno il tallone sollevato rivolto verso l’interno e si toccano l’uno con l’altro. Da questa posizione, con petto aperto e sguardo in avanti, si stirano le gambe mentre ci si solleva, pur mantenendo le mani a terra come punto di riferimento.

Ma sono numerosi gli asana e coinvolgono l’intera colonna vertebrale senza tralasciare alcuna parte del corpo. Il respiro acquista un’importanza fondamentale in quanto deve essere eseguito in completa sintonia con gli esercizi e, essendo soggettivo, deve rispondere alle caratteristiche individuali di abilità, preparazione e capacità di immagazzinamento. Bisogna sapere inoltre che questa disciplina non richiede precise posizioni che non possono essere svolte in altre scuole. Viene insegnato in precise sequenze di esercizi (kriya) ma -come sempre- è praticato in una forma completa dove l’insegnante non inventa di volta in volta un asana o una sequenza, ma si limita a condividere con la classe la propria esperienza salvaguardando gli insegnamenti ricevuti.

Ci sono, quindi, esercizi fisici prevalentemente dinamici, Asana classici, esercizi di respirazione (Pranayama), Mantra, una sorta di meditazione con parole e sillabe, una meditazione con Mudra che consiste in particolari posture delle mani.

Durante gli esercizi, vengono utilizzati anche punti di concentrazione interni, i cosiddetti Bandha, e punti di messa a fuoco visivi, come ad esempio guardare l’area tra le sopracciglia, anche se il loro scopo ha un altro obiettivo, come la pulizia del fegato o l’attivazione del sistema immunitario.

Musica, mantra e benefici nel Kundalini yoga

Il Kundalini yoga ha dei mantra anch’esso come tutte le scuole di pratica. Quando si recita un mantra, la lingua si muove contro il palato superiore creando una stimolazione diretta su 84 punti meridiani: 32 paia di punti sono situati sul palato duro, dietro l’interno dell’arcata dei denti; gli altri 20 si trovano lungo una curva a forma di “U” nella parte centrale del palato. Avviene così una stimolazione diretta all’ipotalamo, della ghiandola pineale e di quella pituitaria.

I mantra possono essere eseguiti anche praticando il Kundalini yoga con musica di sottofondo. Il Kundalini Yoga ha benefici psico-fisici visibili soprattutto ai più costanti: migliora la capacità respiratoria con conseguente senso di rilassatezza, aumenta l’elasticità e la muscolatura, previene il mal di schiena e soprattutto crea un diffuso senso di benessere anche attraverso una maggior acquisizione di consapevolezza del sé.

I benefici per la salute

Vediamo ora nel dettaglio i benefici principali del Kundalini Yoga che convinceranno anche i più scettici a iniziare a praticarlo anche in alternativa alla classica pratica di Yoga.

Aumenta la forza

Mantenere ogni postura per un lungo periodo di tempo (anche fino a cinque minuti) permette di rafforzare e tonificare i muscoli. Anche alcune tecniche di respirazione più intense, come il Breath of Fire, possono allenare i muscoli addominali.

Migliora l’umore

Praticare lo Yoga aumenta la produzione di serotonina, l’ormone della felicità, nel cervello e questo permette non solo di sentirsi meglio e in pace con se stessi, ma anche di combattere quel senso di malinconia e di lieve depressione.

Abbassa la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca

Questa pratica di Yoga essendo associata a una tecnica di respirazione profonda, permette di ridurre il rischio di ipertensione. Respiri lunghi e lenti, infatti, calmano il sistema nervoso autonomo e riducono lo stress, abbassando di conseguenza la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

Migliora la memoria e la concentrazione

Il Kundalini Yoga aumenta sia la concentrazione che la memoria, avendo un impatto positivo sul funzionamento cognitivo. Anche la Alzheimer’s Research and Prevention Foundation lo ha raccomandato proprio per migliorare la conservazione della memoria.

Aumenta il metabolismo e il sistema digestivo

Grazie all’associazione di respiro e postura, il Kundalini Yoga permette il rafforzamento del core e del diaframma, il quale permette un miglioramento della digestione e accelera il metabolismo in quanto il corpo elabora la propria energia in maniera più efficiente.

Una lezione tipo

Una lezione di Kundalini inizia con un breve canto, seguito poi da un riscaldamento teso ad allungare la colonna vertebrale e migliorare la flessibilità. Si passa ai Kriya (esercizi) per poi terminare con una meditazione che può essere accompagnata dall’insegnante che suona un grande gong e una canzone di chiusura.

Qualora si avesse la possibilità di avere una sessione personalizzata, si potrebbe iniziare con una analisi numerologica e la diagnosi di quali chakra sono bloccati. Vengono quindi prescritti Kriya specifici per aiutare a portare in equilibrio e muovere il Prana attraverso tutti i chakra.

Bisogna anche sottolineare come, a differenza di altre tipologie di Yoga, in questo caso l’insegnante non va in giro a correggere eventuali posture scorrette in quanto il flusso di energia del praticante non dovrebbe essere disturbato. Ovviamente poi dipende dall’insegnante e da eventuali errori di postura che, se errati, potrebbero essere comunque corretti in modo da evitare fastidiosi disturbi postumi. È comunque indubbio come in questa pratica venga data maggiore importanza alle sensazioni provate dal praticante rispetto alle posture anche se, il farle correttamente, aiuta sicuramente a raggiungere l’illuminazione in maniera più veloce.

Controindicazioni

Il kundalini è adatto a tutte le età e non presenta particolari controindicazioni, ad eccezione di alcuni asana che non possono essere eseguiti da chi soffre di problemi posturali importanti, da chi ha subito lesioni, dalle donne in gravidanza o da persone molto anziane. Agendo sui tre livelli: fisico, mentale e spirituale, se non si è sufficientemente preparati sia fisicamente che mentalmente, un risveglio della kundalini troppo rapido può portare a spiacevoli effetti collaterali come dolore cronico e intermittente nel corpo, intorpidimento, vampate di calore, brividi o reazioni emotive in quanto potrebbe “risvegliare” emozioni come depressione e ansia. Proprio per evitare questo, ci si dovrebbe prima purificarsi e rafforzarsi attraverso una pulizia del corpo, dei canali energetici, i principi etici, una purificazione del cuore attraverso il servizio altruistico e la carità e attraverso l’apertura dei chakra.

È comunque importante praticare il Kundalini, soprattutto se è la prima volta che si pratica lo Yoga, sotto la guida di un esperto.

 

Fonti Bibliografiche

Kundalini Yoga – Perché è pericoloso?, sadhguru.org

Yogaformazione – Yogaformazione