Iniziare a correre a 40 anni: come e a cosa fare attenzione

Iniziare a correre dopo i 40 anni si rivela una bellissima scoperta che rigenera mente e corpo. A patto di osservare alcuni accorgimenti importanti

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 12 Maggio 2018 17:00Aggiornato: 21 Maggio 2021 14:00

La rinascita di chi inizia a correre a 40 anni

Accade a volte che si scopra uno sport “tardi”, ma anche il tardi non esiste. Certo, il fisico negli anni cambia; variano i ritmi, la resistenza, la forza, ma lo spirito potrebbe anche “svegliarsi” quando meno ce lo si aspetta. Esiste infatti un grandissimo slancio che nasce in chi sente la voglia di dedicarsi alla corsa o a uno sport cui si appassiona improvvisamente. Questo slancio va a estendersi poi anche verso una ripresa emozionale generica, un entusiasmo diverso per le cose quotidiane. Il lavoro pesa di meno e anche sotto le lenzuola ci si sente attivi/e in modo diverso. Il fisico cambia e si guadagna in estetica sviluppando un aspetto dinamico, giovanile, atletico, asciutto. Se volete essere sicuri/e che la corsa sia davvero una buona idea (magari ne sentite il richiamo ma avete avuto problemi all’apparato respiratorio o cardiovascolare) potete previamente ricorrere a una misurazione della pressione, un elettrocardiogramma e una spirometria in modo da stare sereni/e ed iniziare a praticare con costanza la vostra passione.

Di solito si inizia gradualmente e a volte per caso e ci si unisce a un gruppo che corre per poi prenderci gusto e continuare. A volte la passione cresce anche andando a correre da soli in quanto si tratta di un momento per vivere la propria solitudine, smaltire i propri pensieri, visualizzare i propri sogni e progetti. A tutti gli effetti a volte la corsa diventa una sorta di meditazione, un modo per svuotare e rimanere a contatto con se stessi/e, specie se ci sono tanti impegni lavorativi e familiari. La sensazione dopo la corsa può essere davvero entusiasmante e bellissima: in circolo vanno tantissime endorfine e l’umore generale migliora, mentre il metabolismo accelera.

Di solito chi inizia a correre e si appassiona arriva anche a pensare di correre le mezze maratone (21.097km) e poi le maratone intere (42, 195 km). Utilissimo tenere un diario per appuntare i progressi e i cambiamenti, tenendo conto che le stagioni e il clima influiscono notevolmente, come anche gli orari in cui ci si allena. Il massimo sarebbe unire il diario all’osservazione e alla registrazione dei dati relativi al dispendio calorico e al regime alimentare globale. Per iniziare a correre nel modo giusto non dovete stravolgere troppo le abitudini e inserire la pratica gradualmente. Cercate di organizzare previamente la vostra giornata ricordando che il sonno aiuta l’allenamento, il dimagrimento e la riduzione dello stress. Trovare un buon equilibrio tra ore di riposo e di allenamento si rivela essenziale per chi vuole ottenere risultati che durino nel tempo.

Iniziare a correre a 40 anni: 5 accorgimenti vitali

Prima di iniziare a correre non sarebbe male fare qualche passeggiata a passo svelto e senza pesi, tanto per prendere il ritmo. Ricordiamo poi che molte abitudini sbagliate a livello del passo o della schiena o nell’assetto posturale generico si vanno a scaricare direttamente sul piede, questa opera perfetta di ingegneria che conta ben 26 ossa.

Prima regola: evitare sforzi eccessivi. Non si dovrebbe mai andare oltre quel che il corpo sa portare avanti in termini di sforzo. Questo non significa non spingere mai il pedale, ma sapere bene quando fermarsi o rallentare. In secondo luogo, scegliere una buona scarpa (cercate di capire se siete principalmente supinatori o pronatori) e un buon equipaggiamento tecnico per quel che riguarda l’abbigliamento. Ottima idea anche acquistare un buon orologio che registri pulsazioni e dispendio calorico per tenere sotto controllo tutti i parametri.

Terza regola: integrare con allenamento funzionali. Isometria, lavori funzionali anche con carico, equilibrio dell’assetto posturale, allenamenti di coordinazione e simili, sono tutte integrazioni che dovrebbero essere fatte per mantenere il corpo in salute. Ad esempio, il Pilates (con macchine o a corpo libero) e lo Yoga rendono le articolazioni flessibili e permettono di allungare e perfezionare le due fasi respiratorie. Rinforzate le gambe (importantissimo per proteggere le ginocchia), i muscoli dell’addome e del tronco in modo da essere solidi e stabili.

Poi, quarta regola: conviene seguire una dieta leggera. Andare a correre e mangiare poi alimenti pesanti, insaccati, cibi fritti, affettati oppure bere bevande gassate o tanti alcolici non aiuta in nessun modo rispetto ai progressi potenziali che potete conquistare. Se continuate ad appesantirvi, le giunture ne fanno le spese e non vedrete mai i benefici che la corsa arreca anche nel breve periodo.

In ultimo, il quinto punto: dovete assolutamente evitare di dedicarvi alla vostra passione con fare incostante e saltuario. La costanza e la progressione sono fondamentali per ottenere risultati. Iniziate con l’andare a correre 2 o 3 volte alla settimana anche facendo allenamenti in cui correte per 20 minuti e per i restanti 40 camminate, inizialmente, per poi, progressivamente, abbandonare la camminata veloce e correre solamente. Non correte subito velocemente, non mettete a dura prova il fiato, raggiungete il massimo piano piano in modo da essere sicuri/e di raggiungere obiettivi idonei al vostro grado di allenamento. Completate sempre con allungamenti: lo stretching rimane fondamentale per mantenere i muscoli e le giunture in salute.