Le carote viola sono più sane di quelle arancioni? Prima di rispondere a questa domanda, è importante tornare innanzitutto alle loro origini per scoprire che le carote viola sono in realtà le più antiche in assoluto rispetto alle altre varietà più diffuse. Queste carote, originariamente coltivate in Asia centrale, hanno una storia affascinante che risale a migliaia di anni fa. Forse non si vedono in giro così spesso quanto le arancioni, ma c’è più di un motivo per inserirle nella propria dieta e non soltanto perché portano un colore inaspettato nel piatto.
Il profilo nutrizionale delle carote viola si differenzia in alcuni aspetti da quello di altre carote, configurandole come un ortaggio ricco di proprietà benefiche per la salute, esattamente come la maggior parte degli ingredienti che sfoggiano questa particolare colorazione. Oltre a molte vitamine fondamentali e minerali, le carote viola contengono antociani, potenti antiossidanti che contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a combattere i radicali liberi, proteggendo così le cellule da possibili danni. Scopriamo di più.
Indice
Cosa sono
La carota (conosciuta in botanica col nome di Daucus carota) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Presenta un fusto di colore verde e una radice dalla forma cilindrica, di colore variabile e con una lunghezza che può arrivare fino a circa 20 cm. È proprio la radice, conosciuta anche come fittone, ad essere la parte commestibile della carota. Le carote si distinguono non solo per il luogo di provenienza, ma anche per colore, forma e dimensione.
Le carote viola sono soltanto una fra le diverse varietà di carote diffuse nel mondo: è infatti possibile trovarne di arancioni, viola, gialle, rosse, nere o bianche. A parte queste ultime, dal sapore più neutro, tutte le altre tipologie condividono quel gusto dolce che tutti conosciamo bene. Che sia viola o arancione, si tratta di un ortaggio che non può mancare in una dieta sana, perché è ricco di fibre, vitamine e antiossidanti, ma povero di zuccheri e calorie. Le carote viola, in particolare, spiccano per una maggiore quantità di antocianine, sostanze antiossidanti utili per la salute del cuore e non solo.
Origini e storia
Le carote come le conosciamo oggi non sono state sempre le più diffuse. Se torniamo indietro nel tempo fino al decimo secolo d.C, momento in cui è stata individuata l’origine della loro prima coltivazione, scopriamo che di carote arancioni non si vedeva ancora nemmeno l’ombra. L’ortaggio veniva coltivato principalmente nella zona della Persia, ma si trattava di carote dal colore viola, bianco o giallo.
Le carote arancioni apparvero soltanto fra il XV e il XVI secolo, probabilmente in seguito a sperimentazioni e incroci tra le diverse varietà. Secondo una leggenda fu tutta opera dei contadini olandesi, che le coltivarono per rendere omaggio a Guglielmo d’Orange, al comando durante la guerra d’indipendenza dei Paesi Bassi nei confronti degli spagnoli. Non sappiamo se questa teoria sia esattamente vera, ma è proprio in quell’epoca che le carote arancioni iniziarono a farsi strada in tutta Europa, lasciando le viola in secondo piano. Si distinguono quindi due grandi tipi di carote: da un lato abbiamo quelle occidentali, dalla radice arancione o gialla, che probabilmente hanno trovato una più larga diffusione per il gusto un po’ più dolce; dall’altro ci sono le carote orientali, dalla radice viola o rossa, ormai tornate con entusiasmo sulla scena gastronomica.
Varietà
All’interno dello stesso gruppo delle carote viola è possibile notare alcune differenze: molte di queste presentano ad esempio una colorazione viola soltanto esternamente, celando un cuore tendente all’arancione. Fra le varietà di carote viola più conosciute, ci sono le Purple Haze e le Cosmic Purple, dal colore che può andare dal rosso porpora al viola intenso, con un cuore interno più chiaro; ci sono le Black Nebula, fra le varietà più scure in assoluto; infine abbiamo le Purple Dragon, con la buccia viola e il cuore che può variare fra il giallo e l’arancio.
Rinomate in Italia anche le carote viola di Polignano, un presidio Slow Food pugliese: la loro coltivazione è stata recuperata per valorizzare la tradizione centenaria delle famiglie che vivono nella frazione di San Vito di Polignano a Mare. Le carote di Polignano si possono trovare nei mercati locali in diverse sfumature di arancione, giallo o viola. Cotte o crude che siano, il sapore delle carote viola è abbastanza simile a quello delle carote arancioni, quindi dolce e con quella punta terrosa tipica degli ortaggi. Alcune varietà di carote viola possono avere un sapore leggermente più piccante o intenso, mentre le varietà gialle o bianche possono essere più delicate e meno dolci.
Proprietà
Osservando la frutta e la verdura durante un giro al supermercato, le carote viola saltano all’occhio per il loro colore intenso, ma portarle a tavola va ben oltre la questione estetica. Tutte le carote, a prescindere dal loro colore, hanno poche calorie, ma sono ricche di sostanze nutritive, come le fibre, fondamentali per la regolarità intestinale, il potassio, che aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, e il manganese, importante per il buon funzionamento del cervello e del sistema nervoso. Non mancano vitamina C, vitamina A e alcune vitamine del gruppo B.
L’azione antiossidante della vitamina A e dei carotenoidi (contenuti nelle carote viola proprio come nelle carote arancioni) esercita un ruolo fondamentale nel rallentare l’invecchiamento e le patologie ad esso legate, oltre a proteggere la vista e la pelle. La vitamina C promuove un funzionamento corretto del sistema immunitario, mentre le vitamine del gruppo B contribuiscono a ricavare dagli alimenti l’energia di cui abbiamo bisogno nel corso della giornata. A rendere uniche le carote viola è invece l’alto contenuto di antociani antiossidanti, che esercitano una funzione protettiva sulla salute delle cellule. I benefici sono numerosi, dalla riduzione dei segni dell’invecchiamento fino alla prevenzione di malattie come il cancro.
Benefici
Antiossidanti
Le carote viola contengono in media nove volte più antiossidanti polifenolici rispetto alle carote di altri colori. Fra questi spiccano innanzitutto gli antociani (o antocianine), appartenenti alla famiglia dei polifenoli e contenuti nella frutta e nella verdura di colore viola, come l’uva rossa, i frutti di bosco, il cavolo viola, le melanzane e così via. Si tratta di potenti antiossidanti il cui maggior vantaggio è di favorire la stabilizzazione dei radicali liberi, cellule instabili il cui stress ossidativo può generare patologie infiammatorie, cancro e malattie cardiache. Oltre agli antociani, nelle carote viola sono presenti anche l’acido clorogenico, che combatte la pressione alta e regola il rilascio di glucosio nel sangue dopo i pasti, e l’acido caffeico, ricco di proprietà antinfiammatorie. Grazie a tutti questi elementi, gli effetti benefici delle carote viola riescono a coprire anche altri aspetti, promuovendo il rallentamento dell’invecchiamento, la protezione dei vasi sanguigni, la riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e della glicemia.
Per la pelle
Mangiare carote fa abbronzare? Si sente spesso dire che mangiare più carote prima dell’estate riesca a favorire l’abbronzatura grazie all’azione dei carotenoidi, più precisamente del beta carotene. In realtà si tratta di una bufala. Non esistono infatti alimenti capaci di far abbronzare: l’azione del beta carotene è piuttosto legata alla salute della pelle per via delle sue proprietà antiossidanti, che riescono ad aumentare le difese della pelle contro le radiazioni UV. Nello specifico il beta carotene, insieme ad altri carotenoidi contenuti nelle carote, funge da precursore della vitamina A, un nutriente che protegge dai danni prematuri alla pelle dovuti all’esposizione al sole, come il melanoma o le rughe. Da sottolineare che si tratta in ogni caso di una protezione da associare all’utilizzo corretto di creme solari. Sebbene sia diffusa la convinzione che le carote viola non posseggano beta carotene a causa del loro colore, alcuni studi hanno dimostrato che la quantità non varia rispetto alle carote arancioni. Pertanto, i benefici sulla pelle sono garantiti da entrambe le varietà.
Contro il cancro
Le proprietà antitumorali derivanti dai poteri antiossidanti degli antociani contenuti nella frutta e verdura di colore viola sono state oggetto di numerosi studi. I risultati sono promettenti e hanno dimostrato che gli antociani possono inibire la crescita e la diffusione delle cellule tumorali del seno, del fegato, della pelle, del sangue e del colon. In particolare, uno studio pubblicato su World J Gastroenterol, condotto su 923 persone con cancro del colon-retto e su 1.846 persone senza cancro, ha rilevato che le donne con un elevato consumo di frutta e verdura viola avevano un rischio inferiore di cancro del colon-retto rispetto alle donne che mangiavano meno alimenti viola. Inoltre, come abbiamo già visto, i carotenoidi rappresentano un’arma contro i tumori della pelle, poiché riescono a proteggerla dai raggi nocivi del sole.
Per il metabolismo
Gli antociani presenti nelle carote viola possono contribuire a ridurre il colesterolo e i livelli elevati di zucchero nel sangue, due sintomi tipici della sindrome metabolica. L’eccesso di grasso addominale, il colesterolo alto, la pressione sanguigna elevata e alti livelli di zucchero nel sangue sono tutti sintomi della sindrome metabolica, che può quindi aumentare il rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2. Alcuni studi effettuati sugli animali suggeriscono che le carote viola possano migliorare i sintomi associati a questa condizione, ma sono necessari ulteriori studi per confermare gli effetti sull’uomo. Sicuramente le carote viola restano un alimento ideale da inserire all’interno di una dieta per perdere peso – anche come spuntino spezzafame – poiché hanno poche calorie ma sono altamente nutrienti. L’ottima quantità di fibre solubili aiuta inoltre a ridurre l’appetito, stimolando la produzione di ormoni della sazietà, come la Peptite YY, e a regolare il transito intestinale, prevenendo disturbi come la stitichezza.
Per il cuore
Le carote viola sono amiche del cuore: la notevole quantità di antociani presenti contribuisce anche a prevenire il rischio di malattie cardiovascolari. Una revisione di 24 studi ha dimostrato che le persone che seguono una dieta ricca di antociani può avere un effetto positivo sulla funzionalità vascolare rispetto a coloro che non le consumano, migliorando il flusso sanguigno e riducendo la rigidità delle arterie.
Contro le infiammazioni intestinali
Le numerose ricerche condotte su animali o in provetta, hanno esaminato il potere delle carote viola nei confronti di alcuni disturbi intestinali, come la colite ulcerosa, concludendo che l’alto contenuto di antociani antiossidanti può favorire la riduzione di tali infiammazioni.
Carote viola o carote arancioni?
È il momento di tirare le conclusioni. Dunque, meglio le carote viola o le carote arancioni? Iniziamo col dire che tutti i tipi di carote posseggono nutrienti fondamentali per la nostra salute e dovrebbero quindi essere incluse nell’alimentazione quotidiana. Non c’è da annoiarsi, le carote viola sono abbastanza versatili da poter essere consumate ogni volta in modo diverso: si possono aggiungere a crudo nelle insalate, si possono cucinare alla griglia, al vapore, trasformare in purè oppure in creme, zuppe e vellutate.
Possono anche essere utilizzate per preparare succhi freschi e salutari, oppure come colorante naturale nelle ricette, aggiungendo sapore e regalando un aspetto visivamente accattivante. In definitiva, le carote viola posseggono le stesse proprietà delle carote arancioni, compreso il beta-carotene con tutti i suoi poteri benefici sulla salute della pelle. Nessuna differenza in negativo, anzi, se c’è qualcosa che le carote viola possono vantare è una quantità decisamente più alta di antiossidanti antociani, capaci di favorire la salute del cuore, la perdita di peso e di contribuire a ridurre infiammazioni, migliorare la funzione cognitiva e prevenire alcuni tumori. Più carote per tutti, che siano arancioni o viola!
Controindicazioni
Non ci sono particolari effetti collaterali dovuti al consumo di carote viola rispetto agli altri tipi di carote. In generale, le carote possono provocare reazioni allergiche a chi è sensibile ad alcuni tipi di pollini, come l’artemisia. In questo caso si parla di allergia crociata: chi non tollera l’artemisia potrebbe sviluppare reazioni allergiche anche verso alcuni alimenti, come le carote, il sedano, i finocchi, il mango e le spezie. L’abuso prolungato di qualsiasi tipo di carota potrebbe provocare una colorazione giallastra della pelle a causa del contenuto di beta-carotene, che può essere presente in quantità considerevoli nelle carote viola così come nelle carote arancioni. Per lo stesso motivo è sconsigliato l’abuso di succo di carote, soprattutto nei bambini.
Fonti bibliografiche
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Bioavailability of beta-carotene (betaC) from purple carrots is the same as typical orange carrots while high-betaC carrots increase betaC stores in Mongolian gerbils (Meriones unguiculatus), PubMed
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The Content of Phenolic Compounds and Radical Scavenging Activity Varies with Carrot Origin and Root Color, PubMed
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Colors of vegetables and fruits and the risks of colorectal cancer, PubMed
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Are Purple Carrots Healthier? Nutrition, Benefits, and Uses, Healthline