Cardamomo: proprietà e benefici

Il cardamomo è una spezia dal sapore dolce e deciso, usata in cucina ma anche in erboristeria per i suoi benefici per la digestione e le vie aeree

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 13 Ottobre 2021 10:02

Cos’è

Il cardamomo è una spezia dal sapore deciso e penetrante, molto utilizzata in India, Paese d’origine della pianta da cui si ottiene. Si tratta infatti dei frutti e dei semi di Elettaria cardamomum, pianta che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae che cresce spontanea in India meridionale e coltivata in altre zone del mondo. La pianta del cardamomo è un’erbacea perenne che può raggiungere i cinque metri di altezza sviluppando steli eretti su cui crescono foglie alterne e lanceolate. I fiori del cardamomo sono spighe biancastre e danno origine a piccoli frutti ovali e verdi che contengono dai dieci ai venti semi. I frutti e i semi si raccolgono in autunno e trovano impiego in cucina come aromatizzanti, da soli o con altre spezie, e in erboristeria e fitoterapia per le loro proprietà terapeutiche. In commercio si possono trovare frutti e semi di cardamomo verde, più pregiato, e di cardamomo bianco – sbiancato con anidride solforosa – facilmente reperibili in erboristeria e nei negozi di spezie. In erboristeria è possibile acquistare anche olio essenziale di cardamomo e tintura madre di cardamomo.

Proprietà e benefici

Il cardamomo, oltre a essere una spezia dal sapore intenso e gradevole, vanta numerose proprietà benefiche per la salute. In particolare, al cardamomo sono attribuite proprietà:

  • antinfiammatorie
  • antiossidanti
  • antisettiche
  • digestive
  • carminative
  • espettoranti
  • toniche

L’uso regolare di cardamomo può dunque aiutare a contrastare i danni causati dai radicali liberi e a combattere gli stati infiammatori cronici, responsabili dell’insorgenza di numerose malattie. L’elevato contenuto di sostanze antiossidanti nei semi di cardamomo sembra anche collegato a una riduzione dell’ansia e di altri disturbi dell’umore. Il ricorso al cardamomo è utile anche per migliorare i sintomi delle affezioni respiratorie e l’asma; l’olio essenziale diffuso nell’ambiente sembra essere in grado di migliorare la capacità polmonare durante l’esercizio fisico garantendo così un maggior apporto di ossigeno a organi e tessuti.

Inoltre, il cardamomo rappresenta un rimedio naturale contro la digestione lenta e difficile, la nausea e il vomito, l’ulcera gastrica, le infezioni gastriche da Helicobacter pylori e l’eccesso di gas a livello intestinale. Il consumo di cardamomo può anche aiutare a stimolare la diuresi, abbassare la pressione alta, controllare i livelli di glicemia, ridurre trigliceridi e colesterolo, sostenere la funzionalità del fegato e favorire la perdita di peso nelle diete ipocaloriche.

L’azione antibatterica e antimicotica di questa spezia è utile anche per trattare infezioni della pelle e delle mucose, tra cui quelle causate da Candida albicans e da batteri del genere Staphylococcus. Sempre grazie all’azione antibatterica, risciacqui della bocca con infusi a base di cardamomo aiutano anche a combattere l’alito cattivo e a prevenire la carie dentale.

Utilizzi

I semi di cardamomo possono essere impiegati in cucina per insaporire numerose pietanze. Per usare i semi di cardamomo occorre incidere i frutti, estrarre i semi e pestarli in un mortaio; dopodiché possono essere aggiunti a soffritti e brodi, insalate, piatti di verdure e di legumi o usati per preparare dolci e formaggi.

Per sfruttare le proprietà terapeutiche del cardamomo, i semi contusi vengono utilizzati per preparare infusi da consumare prima o dopo i pasti per problemi digestivi o nel corso della giornata in caso di tosse, bronchiti, raffreddore e asma. L’infuso può essere utilizzato anche esternamente, ad esempio per risciacqui della bocca e gargarismi, oppure usato per suffumigi utili a liberare le vie aeree. Per inalazione si può ovviamente utilizzare anche l’olio essenziale, da diffondere nell’ambiente o aggiungendone cinque gocce a un pentolino di acqua bollente per effettuare fumigazioni. I semi di cardamomo poi, possono essere masticati nel corso della giornata per rinfrescare la bocca e l’alito e prevenire carie e infiammazioni.

La tintura di cardamomo, acquistabile in erboristeria, si assume diluendone 20-30 gocce in acqua da somministrare dopo i pasti per favorire la digestione, combattere coliche e fermentazioni intestinali oppure due o tre volte al giorno nel corso della giornata in caso di tosse, raffreddore e altri sintomi influenzali o da raffreddamento.

Infine, aggiungendo due o tre gocce di olio essenziale a un cucchiaio di olio vegetale si ottiene un olio da massaggio che dà sollievo in caso di affezioni respiratorie, contusioni, reumatismi, punture di insetto e infezioni della pelle di natura batterica o fungina.

Tisana

La tisana al cardamomo è forse il modo più semplice per sfruttare i benefici del cardamomo. La si può preparare utilizzando un cucchiaino di semi di cardamomo in una tazza di acqua bollente, da lasciare in infusione per circa dieci minuti per poi filtrare e consumare. Il cardamomo può però essere usato anche con altre spezie che lavorano in sinergia e ne potenziano l’effetto. Ad esempio, contro la nausea e il vomito, all’infuso di può aggiungere un pezzetto di radice di zenzero, mentre per aumentare l’azione digestiva e carminativa si possono aggiungere semi di finocchio, coriandolo, anice verde e anice stellato. In questo modo, si prepara una bevanda che può essere sorseggiata prima, dopo e durante i pasti, al bisogno o nel corso della giornata per combattere la digestione lenta e l’accumulo di gas a livello intestinale. Unendo invece ai semi di cardamomo qualche chiodo di garofano, grani di pepe nero e un piccolo pezzo di scorza di cannella, si ottiene una tisana riscaldante utile nelle giornate fredde invernali.

Controindicazioni

L’uso del cardamomo come aromatizzante in cucina non presenta effetti collaterali o controindicazioni e deve essere evitato solo in caso di allergie. La tisana di cardamomo, la tintura e l’olio essenziale sono invece sconsigliati in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini.