Arance, “scudo” contro il tumore

Il merito è delle antocianine, che hanno dimostrato di poter aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Gustose, colorate, di stagione, ricche di proprietà benefiche: non a caso le arance sono considerate il simbolo della sana alimentazione. Per il loro contenuto in vitamina C innanzitutto, considerata un potente antiossidante capace di contrastare il danno provocato dai radicali liberi e prevenire l’invecchiamento cellulare. Quelle rosse, in particolare, pare che, rispetto agli altri agrumi, contengano circa il 40% in più della preziosa vitamina, che – tra le altre azioni – vanta anche la capacità di disintossicare l’organismo, prevenire le malattie cardiovascolari, proteggere lo stomaco da ulcera e gastrite e aumentare l’assimilazione del ferro.

Alleate delle donne contro il declino fisico

Secondo uno studio del Brigham and Women’s Hospital, pubblicato su Journal of Nutrition, un loro consumo è collegato a un minor rischio di fragilità e a una maggiore capacità di movimento, quindi a un tasso ridotto di indebolimento e invalidità fisica legata all’età. Dai risultati della ricerca è emerso che coloro che mantenevano nel corso del tempo una dieta sana risultavano avere meno problemi a livello fisico con l’età. In particolare, molta frutta e verdura, poche bevande zuccherate gassate e poco sale, oltre a un moderato consumo di alcol avevano un’influenza positiva. Tra i singoli alimenti, quelli che mostravano di essere correlati a un minor declino dal punto di vista fisico erano proprio le arance, insieme a lattuga, noci, mele e pere.

L’attività antitumorale delle arance rosse

Ma le proprietà di questi agrumi non finiscono qui. Oggi la scienza ha dimostrato che quelle rosse sono delle ottime alleate anche nella prevenzione dei tumori. Non a caso, da trent’anni sono tra le protagoniste dei progetti di informazione su comportamenti e abitudini salutari della Fondazione AIRC che sabato 25 gennaio sarà presente in oltre 3.000 piazze in tutta Italia per la distribuzione delle “Arance della salute”. 

Nel caso delle arance rosse, il merito va riconosciuto a dei pigmenti chiamati antocianine che, in laboratorio, hanno dimostrato di poter rallentare la proliferazione cellulare e aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore, come quelli del colon-retto o della prostata. “Le arance – spiega Luigi Ricciardiello, ricercatore Fondazione AIRC e Professore di gastroenterologia all’Università di Bologna – sono inoltre uno dei frutti presenti nella dieta mediterranea i cui effetti positivi sono dimostrati da numerosi studi epidemiologici. Oggi sappiamo, per esempio, che l’adesione alla dieta mediterranea riduce significativamente la possibilità di sviluppare il tumore del colon-retto e, grazie a uno studio sostenuto da AIRC, abbiamo dimostrato in esperimenti di laboratorio che questa riduzione del rischio avviene attraverso cambiamenti del microbiota intestinale”.

Efficaci anche contro l’obesità

Diversi studi hanno dimostrato che un consumo di succo di arance rosse riduce lo stress ossidativo nei pazienti diabetici, protegge il DNA dal danno ossidativo e può ridurre i fattori di rischio cardiovascolari nella stessa misura in cui avviene con altri cibi ricchi di antocianine. È chiaro quindi, dicono i ricercatori, che le arance rosse rappresentano una risorsa importante per la salute e la prevenzione delle malattie. Alcuni ricercatori hanno scoperto, inoltre, come le arance rosse contribuiscano a ridurre i grassi e quindi siano un’efficace contrasto all’obesità.  

Un motivo in più per sfruttare la biointensità dell’agrume e, in questo periodo dell’anno, portarle in tavola più spesso.