Antibiotici naturali: cosa si intende e quali sono

Gli antibiotici naturali sono sostanze dotate di attività antibatteriche, sfruttate per trattare infezioni di lieve entità

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 15 Novembre 2021 10:32

Antibiotici: cosa sono e a cosa servono

Gli antibiotici sono sostanze capaci di fermare la crescita di batteri, uccidendoli e bloccandone la replicazione. Si tratta di sostanze scoperte circa cento anni fa studiando le muffe, che hanno la funzione, come indica il termine stesso, di fermare la vita: antibiotico significa proprio “contro la vita”.

I farmaci antibiotici vengono prescritti e assunti per trattare o per prevenire infezioni batteriche, ad esempio prima o dopo un intervento chirurgico o in caso di infezioni a carico dell’apparato respiratorio, degli organi urogenitali o di altri organi, quando il sistema immunitario non riesce a risolverle. Alcuni antibiotici sono selettivi per determinati batteri, cioè a spettro ristretto, mentre altri sono definiti ad ampio spettro e agiscono su varie specie di batteri gram positivi e gram negativi; perché siano efficaci vanno assunti alle dosi e per il periodo prescritti dal medico, rispettando i tempi di somministrazione indicati.

Non bisogna abusare degli antibiotici, assumendoli quando non è necessario o senza seguire le raccomandazioni del medico per evitare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, che rende i batteri insensibili all’azione degli antibiotici. Quando i batteri sviluppano resistenza agli antibiotici le infezioni diventano più difficili da trattare e questo mette a rischio la salute di tutti. A questo proposito, va sottolineato che nessun antibiotico è utile a curare le infezioni virali, cioè quelle provocate da virus, che in genere portano a sviluppare sintomi influenzali come il raffreddore, la tosse e il mal di gola. Inoltre, durante e dopo una terapia antibiotica, sarebbe bene assumere per alcuni giorni fermenti lattici probiotici, per ripristinare la flora batterica intestinale, che potrebbe risultare compromessa dall’azione antibatterica delle terapie.

Cosa sono gli antibiotici naturali

I farmaci antibiotici derivano da sostanze naturali prodotte da diversi tipi di funghi e batteri, ma quando si parla di antibiotici naturali in genere si fa riferimento a sostanze antibatteriche presenti nelle piante. Molte persone preferiscono fare ricorso a sostanze vegetali per trattare disturbi di salute ma, nel caso delle infezioni batteriche, bisogna considerare che le sostanze antibiotiche presenti nelle piante hanno un’efficacia inferiore rispetto a quella degli antibiotici ottenuti da miceti o batteri.

In caso di infezioni di lieve entità è comunque possibile utilizzare antibiotici naturali: ad esempio gli antibiotici naturali sono impiegati per prevenire o trattare le cistiti ricorrenti, per prevenire che piccole ferite si infettino, per contrastare infezioni del cavo orale, otiti, bronchiti e faringiti batteriche e per alleviare i sintomi gastrici causati dalla presenza di Helicobacter pylori.

In ogni caso sarebbe meglio consultare il proprio medico se si ha il sospetto di avere un’infezione batterica, soprattutto se i sintomi non si risolvono entro pochi giorni o se addirittura tendono a peggiorare.

Quali sono

Vediamo quali sono i principali antibiotici naturali, cioè quelle piante e quei rimedi naturali utilizzati per la loro attività antibatterica.

Aglio

I bulbi di aglio (Allium sativum) sono ricchi di composti solforati, saponosidi, flavonoidi e composti ad attività antibiotica, noti come galicina e alisina. L’aglio si assume in compresse gastroresistenti per trattare infezioni a carico dell’apparato respiratorio e gastrointestinale.

Bucco

Le foglie di bucco (Agathosma betulina o Barosma betulina) contengono derivati fenolici dall’azione antisettica. Il bucco è impiegato sotto forma di infuso, tintura madre o estratto fluido per trattare infezioni lievi alle vie urinarie e a livello bronchiale.

Liquirizia

Le radici di liquirizia (Glycyrrhiza glabra) hanno azione antisettica grazie alla presenza di polisaccaridi e flavonoidi che impediscono l’adesione batterica, la sintesi proteica e la replicazione dei batteri. Si impiega in infusione, estratto secco o fluido o tintura madre soprattutto per inibire l’infezione da Helicobacter pylori a livello gastrico.

Miele di Manuka

Il miele di Manuka è particolarmente efficace nel contrastare la crescita di batteri patogeni grazie alla presenza di metilgliossale. Viene utilizzato soprattutto esternamente per prevenire o trattare l’infezione di ferite e piaghe della pelle, ma può essere assunto anche per via orale, ad esempio per combattere l’infezione da Helicobacter pylori.

Mirtillo rosso

Il mirtillo rosso americano (Vaccinum macrocarpon) è noto per la sua attività antibatterica. I frutti vengono impiegati per prevenire e trattare le infezioni a carico delle vie urinarie, poiché alcuni principi attivi in essi presenti (i proantocianidoli) sono in grado di inibite l’adesione dei batteri sulla parete della vescica. L’azione batteriostatica del succo di cranberry è efficace anche contro l’Helicobacter pylori e i batteri responsabili della formazione della placca dentale.

Oli essenziali

Molti oli essenziali hanno azione antibatterica. Tra questi troviamo gli oli essenziali di eucalipto, timo, origano, rosmarino. Si utilizzano a piccole dosi diluiti o dispersi in olio vegetale o gel di aloe vera per prevenire infezioni di piccole ferite e tagli, per alleviare i sintomi dell’otite o, per inalazione, come coadiuvanti nel trattamento di infezioni a carico del sistema respiratorio. Aggiunti a un detergente intimo neutro, gli oli essenziali sono utili anche in caso di infezioni batteriche vaginali.

Uva ursina

Le foglie di uva ursina (Artcostaphylos uva ursi) contengono arbutina, una sostanza che a livello intestinale viene idrolizzata liberando un idrochinone dall’azione batteriostatica sfruttata per combattere le infezioni alle vie urinarie.