Dopo due anni in coma Cristina riabbraccia sua figlia

Ha partorito dopo un arresto cardiaco prolungato ed è finita in coma. Dopo due anni Cristina è tornata a casa e ha riabbracciato sua figlia

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

È una storia a lieto fine quella che vi raccontiamo oggi e che non ha a che vedere con le favole della buonanotte che siamo abituate a leggere ai bambini perché è reale, anche se imperfetta, ed è bellissima proprio per questo.

È la storia di una mamma che, dopo aver partorito in coma, è tornata a casa e ha riabbracciato la sua bambina dopo due anni di lontananza. Una distanza che è stata subito colmata in un abbraccio autentico che conteneva tutto l’amore che appartiene di diritto a un legame che niente e nessuno potrà mai spezzare, quello tra una madre e una figlia.

Cristina Rosi, questo il suo nome, è ora a casa, circondata dall’affetto della sua famiglia. A raccontare la sua storia, e il suo ritorno, è stato proprio il marito Gabriele durante un’intervista concessa a Teletruria. “Siamo contenti di poterla vedere”, ha dichiarato l’uomo con il cuore colmo di speranza e di gratitudine.

23 luglio 2020: il coma

Quello che era successo a Cristina quel caldo giorno di luglio di due anni fa aveva spezzato il cuore di tutti, dell’Italia intera. La donna, che all’epoca aveva 37 anni, ebbe un arresto cardiaco prolungato durante il settimo mese di gravidanza. Ricoverata d’urgenza, il 23 luglio del 2020 Cristina finì in coma e per salvare la bambina i medici intervennero tempestivamente con un parto cesareo.

Caterina è nata così, come un dono durante l’incubo più nero. A causa di questa situazione d’emergenza, però, la piccola è nata con diverse lesioni e questo l’ha portata ad avere costante bisogno di cure. Cristina, invece, è rimasta in coma profondo per altri 11 mesi.

In tutto questo tempo, però, Gabriele Succi, marito di Cristina e padre di Caterina, è rimasto al fianco della sua bambina e di sua moglie come un angelo custode. Grazie alla sua gentile battaglia, fatta di speranza, è riuscito a ottenere l’aiuto di persone che hanno seguito la vicenda e che hanno contribuito alle spese mediche per aiutare la famiglia a riunirsi.

Un’impresa che oggi è riuscita grazie anche alla generosità delle persone. Dopo il risveglio dal coma, infatti, Cristina è stata trasferita in un centro specialistico a Innsbruck, una struttura di riabilitazione neurologica, dove la famiglia ha ritrovato la speranza. Da quel momento la giovane mamma ha fatto grandissimi progressi.

Il ritorno a casa

“Dopo quasi due anni e per la prima volta, Cristina e Caterina si sono potute finalmente incontrare per alcune ore” – si legge sulla pagina Facebook Un aiuto per Cristina & Caterina“Mamma Cristina è poi tornata nella clinica dove sta proseguendo le terapie. La famiglia ha bisogno di un sostegno per aiutarla a tornare stabilmente nella sua casa, vicina alla sua Caterina ed al marito Gabriele e proseguire le cure di cui ha bisogno quotidianamente”.

Cristina Rosi, dopo i progressi fatti in Austria, è tornata in Italia ed è stata trasferita all’istituto di riabilitazione Agazzi di Arezzo. Dato il quadro clinico ottimista, i medici hanno concesso alla donna di tornare ad Alberoro, dove si trova la sua casa, per qualche ora. È qui che per la prima volta, dopo due anni, ha potuto riabbracciare la sua bambina e i suoi affetti più cari.

La famiglia, così come le amiche e le colleghe di Cristina hanno festeggiato il suo ritorno anche se per poche ore. Un evento, questo, che ha segnato un nuovo inizio carico di speranza e di gratitudine.

Cristina, che oggi ha 39 anni, resterà ancora nell’Istituto di Arezzo per continuare le sue cure tornando ogni settimana a casa per qualche ora. Secondo i medici, infatti, è proprio al fianco della famiglia che la donna potrà trovare nuovi stimoli.