La storia dei falchi pellegrini e dell’amore nato tra i grattacieli di Milano

Si chiamano Giò & Giulia e sono i due falchi pellegrini che da anni vivono, e nidificano, nel sottotetto del grattacielo Pirelli di Milano. Questa è la loro storia

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

C’è sempre qualcosa di straordinario nelle storie d’amore, del resto sono loro a suggestionarci e a incantarci da sempre. E più delle favole della buonanotte, quelle che parlano di principi, regnanti e lieto fine, sono quelle vere a emozionarci.

La storia che vi raccontiamo oggi parla di un amore nato tra i tetti della città di Milano. Non quello tra due persone, però, ma tra due falchi pellegrini che sono arrivati in città molti anni fa. Scoperti per caso da un tecnico manutentore nel sottotetto del grattacielo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, i due hanno iniziato a nidificare proprio qui, a un’altezza di 125 metri, dove hanno costruito il loro nido d’amore.

Dal 2017 è possibile osservare la loro quotidianità grazie a delle telecamere puntate sul nido che mostrano le fasi di corteggiamento, la deposizione delle uova e la schiusa dei piccoli, fino al loro volo. Ma chi sono Giò e Giulia? E perché hanno scelto proprio di vivere sul Pirellone? Lo abbiamo chiesto a Guido Pinoli, ornitologo e tecnico faunistico naturalista presso la Regione Lombardia, che si occupa dei falchi dal loro primo avvistamento.

Chi sono Giò e Giulia

Correva l’anno 2014 quando, per caso, durante le operazioni di manutenzione del sottotetto del grattacielo Pirelli, situato all’angolo sud-ovest di piazza Duca d’Aosta e nei pressi della stazione di Milano Centrale, un tecnico trovava due pulli, due giovanissimi falchi tra fili e cavi elettrici.

I falchi pellegrini, in realtà, frequentavano Milano già da diversi anni, ma è solo nel maggio del 2014 che vengono trovati al piano dei lavori di manutenzione del grattacielo, dietro al motore di un condizionatore ormai in disuso. È a quel punto che il tecnico, dopo aver scattato una foto a quei due “strani pulcini bianchi”, la mostra a un amico falconiere che a sua volta la invia a Guido Pinoli che, da quel momento, si occuperà dei due esemplari.

Cosa ci facessero lì i due volatili ce l’ha spiegato proprio Guido: “I falchi gravitano nel cielo di Milano già dai primi anni 2000. La prima riproduzione accertata sul grattacielo Pirelli è del 2014, quando Giò e Giulia sono stati trovati per caso da un tecnico nel piano carrello, il sottotetto del grattacielo. Non sappiamo chi sia arrivato per primo tra i due, quello che è certo è che chi l’ha fatto, ha trovato in quello spazio un luogo per riposare e per cacciare”.

Il grattacielo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, è diventato così l’habitat perfetto di un falco che ha scelto questo luogo non solo perché l’edificio ricorda le pareti rocciose dove di solito le specie si rifugiano, ma anche perché nei pressi della stazione di Milano Centrale in estate si fermano migliaia di storni, che sono proprio le prede preferite dei falchi pellegrini. Inoltre, da questa altezza, è più facile predare. I falchi pellegrini, ci ha spiegato Guido Pinoli, cacciano solo uccelli in volo.

Alla fine, quel falco giovane e solitario ha incontrato il suo partner. Così è iniziata la storia d’amore tra Giò, nome scelto in onore dell’architetto italiano del Pirellone Gio Ponti, e Giulia.

“Dopo aver scoperto che i falchi nidificavano tra i fili elettrici nel 2015 abbiamo fatto una piccola cassetta per loro, un nido accogliente. Abbiamo installato delle telecamere e siamo rimasti in attesa. Non eravamo sicuri potesse piacergli, ma ci speravamo. Alla fine, nel 2016 Giò e Giulia sono tornati, ed è allora che abbiamo scelto di mettere una webcam a disposizione di tutti quanti, così che le persone possano seguire tutte le fasi di corteggiamento e nidificazione”.

Giò in cova
Fonte: Guido Pinoli
Giò in cova

La storia d’amore tra i falchi sul Pirellone di Milano

Dopo quasi un anno di attesa, tra novembre e dicembre del 2016, compaiono le prime tracce di Giò e Giulia. Accanto al nido creato per i due falchi, infatti, vengono trovati i resti di alcuni uccelli predati. È a quel punto che, grazie a all’installazione di una webcam, Guido Pinoli inizia a monitorare la zona del sottotetto del grattacielo.

Nel mese di febbraio dell’anno successivo viene avvistato Giò, arriva per ispezionare il nido e in quello tornare insieme alla sua compagna. Nel giorno di San Valentino del 2017 inizia la fase di corteggiamento tra i due, e il 10 marzo c’è la deposizione del primo uovo. La schiusa, invece, avviene tra il 16 e il 18 aprile.

Da quel giorno di tanti anni fa, Giò e Giulia sono tornati lì in quel nido, a vivere la loro storia d’amore, ma anche a dare vita a tanti piccoli pulli. “Le uova sono state già deposte, come si può vedere anche dalla diretta in streaming – ci ha detto Guido Pinoli – E dovrebbero schiudersi la prossima settimana”.

I piccoli, però, non restano con papà Giò e mamma Giulia a lungo: “Mentre i due adulti restano sempre a Milano, in quella che è ormai la loro casa, i pulli vengono allontanati a fine estate perché devono trovare la loro strada. Non è facile per loro però perché il cielo e impervio e pieno di imprevisti”.

Anche Gio deve stare in guardia però. Quelli sul Pirellone non sono gli unici falchi che vivono a Milano, dato che proprio in città trovano una quantità di cibo più che soddisfacente, e in più occasioni Gio si è dovuto battere per difendere la sua famiglia e la sua compagna.

Come conoscere Giò e Giulia

La quotidianità di Giò e Giulia, come abbiamo anticipato, è osservabile grazie alla presenza di una webcam che trasmette in streaming la loro vita. Sono molte le persone che si sono appassionate alla storia d’amore tra i due falchi pellegrini nata sui tetti di Milano.

La webcam, e l’accesso diretto a questa a ogni ora del giorno, permette di osservare da vicino cosa fanno gli animali senza disturbarli, dato che le fasi di corteggiamento, e tutte quelle successive, sono molto delicate. Una volta l’anno, la terza settimana di maggio, sono tutti invitati a unirsi ai piedi del grattacielo, muniti di telescopio, per ammirare i falchi che spiccano il volo.

Il resto dello spettacolo, invece, si può seguire online. Lo fanno gli studenti delle scuole italiane che, grazie alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), si collegano ogni giorno al portale della Regione Lombardia per seguire la diretta in streaming, e lo fanno tutti coloro che si sono appassionati a questa storia.

Giò e Giulia, infatti, sono seguiti da migliaia di persone. La loro pagina Facebook conta più di 17.000 seguaci, mentre sono oltre 300.00 gli accessi mensili alla webcam. Tra il 5 e 6 aprile 2023, le uova hanno iniziato a schiudersi. Quello che vedete nella foto è il primo pullo nato.