Colangio RM: a cosa serve e quando farla

La Colangio RM è un esame diagnostico non invasivo che utilizza la risonanza magnetica per visualizzare le vie biliari e identificare eventuali ostruzioni o malattie

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Carlotta Dell'Anna Misurale

Laureanda in Medicina e Chirurgia

Studentessa di Medicina appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

La colangio-RM rappresenta una tecnica di imaging avanzata basata sulla risonanza magnetica, specificatamente progettata per analizzare con estrema precisione le vie biliari e pancreatiche. Questo metodo diagnostico sfrutta la potenza di un campo magnetico per generare immagini tridimensionali di alta definizione, con l’obiettivo di facilitare la formulazione di una diagnosi accurata. La procedura è nota anche sotto diverse nomenclature, quali risonanza magnetica colangiopancreatografica, colangio RMN, oppure MRCP, acronimo di Magnetic Resonance Cholangiopancreatography.

Questa metodologia di risonanza magnetica, essendo una tecnica di imaging non invasiva, viene spesso preferita alla CPRE diagnostica, o colangiopancreatografia retrograda endoscopica, un’alternativa decisamente più invasiva che comporta l’inserimento di un endoscopio attraverso il tratto orale. La CPRE, oggi, è frequentemente impiegata per finalità terapeutiche, mentre la MRCP si rivela particolarmente utile nelle diagnosi che riguardano il dotto pancreatico, i dotti biliari e la colecisti.

A cosa serve la colangio RM

Solitamente, la colangio RM si inserisce come ulteriore esame diagnostico quando gli altri non hanno portato risultati o spingono a indagare più a fondo. Altri test che potrebbero essere stati fatti prima di richiedere una colangio RM sono per esempio la tac addominale o la risonanza magnetica addome superiore o inferiore.

In sostanza, grazie alla colangiografia RM si possono analizzare nel dettaglio i dotti che dal fegato e dal pancreas portano all’intestino tenue, ma anche il pancreas stesso, la cistifellea (o colecisti, un piccolo organo che raccoglie la bile).

La MRCP può essere utilizzata per valutare diverse condizioni del sistema duttale pancreaticobiliare, alcune delle quali includono:

  • l’identificazione di anomalie congenite dei dotti cistico ed epatico,
  • l’anatomia biliare post-chirurgica e relative complicazioni,
  • il pancreas divisum,
  • la giunzione pancreaticobiliare anomala,
  • la coledocolitiasi,
  • le stenosi biliari,
  • la pancreatite cronica,
  • lesioni cistiche pancreatiche,
  • traumi biliari o pancreatici.

Possiamo inoltre aggiungere che la colangio RMN si può effettuare per:

  • pianificare un intervento chirurgico
  • approfondire risultati della CPRE o qualora non fosse praticabile
  • osservare i risultati di interventi di anastomosi digiuno-epatiche

Come prepararsi alla colangio RM

A differenza di altre risonanze magnetiche, la colangiografia RM non necessita di mezzo di contrasto, ma il paziente deve comunque presentarsi a digiuno da almeno sei ore. Un’ora circa prima dell’esame, inoltre, dovrà ingerire uno o due bicchieri di succo di ananas, di mora o di mirtilli, perché questi permettono di rendere opache le zone da esaminare e in particolare il coledoco, che risultano così più visibili nelle immagini tridimensionali.

In altri casi si può bere un liquido contenente ossido di ferro, ugualmente utile per ottimizzare il contrasto durante l’acquisizione delle immagini.

Come per le altre risonanze, che sfruttano un campo magnetico per acquisire immagini, è necessario che chi si sottopone alla colangio RM si spogli di ogni oggetto metallico, compresi i piercing. Si dovrà inoltre comunicare al medico radiologo l’eventuale presenza di clip metalliche o pacemaker che potrebbero interferire col campo magnetico.

Come si svolge la colangio RM

Proprio come nel caso di una qualsiasi risonanza magnetica, la colangio RM può essere chiusa o aperta. Le prime sono più frequenti, quindi se avete timore di soffrire di claustrofobia informatevi prima di prenotare l’esame e chiedete chiarimenti sul macchinario. In alcuni casi, quando la RMN si svolge al chiuso, è possibile ricevere un leggero sedativo.

Una volta bevuto il succo/liquido, si attende circa un’ora e, spogliatisi degli oggetti metallici, ci si sistema nel macchinario. È importante, come sempre durante questo tipo di esame, restare immobili, pena la scorretta acquisizione delle immagini 3D. Inoltre, al paziente sarà richiesto di trattenere il fiato in alcuni momenti. In ogni caso, si tratta di un esame non invasivo e innocuo, che non procura dolore e che non è controindicato se non in gravidanza. È sempre meglio parlare col medico di fiducia se si si ha un ritardo o si sospetta una gravidanza.

La durata della colangio RMN è breve, in genere non supera la mezz’ora. Dopodiché il paziente può tornare alle sue attività senza nemmeno il bisogno di restare in osservazione.

La colangio RM è un esame non invasivo di diagnostica per immagini che ha come scopo di esaminare nel dettaglio sezioni anatomiche come le vie biliari o il dotto pancreatico. È molto utile per scovare patologie che non sono state evidenziate con altri test ed è molto accurata nel caso di calcoli, con una rilevazione che si avvicina al 100%. La colangiografia RMN non richiede nessuna preparazione né l’ingestione di un liquido di contrasto ma il paziente dovrà bere del succo di frutta per migliorare la qualità delle immagini.

Fonti bibliografiche: