Differenza tra Tac e risonanza magnetica

La differenza principale tra Tac e risonanza magnetica risiede nelle tecnologie utilizzate: la Tac sfrutta i raggi X, mentre la risonanza magnetica usa campi magnetici e onde radio

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Carlotta Dell'Anna Misurale

Laureanda in Medicina e Chirurgia

Studentessa di Medicina appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

La tomografia computerizzata (TC o TAC) e la risonanza magnetica (RM) sono due tecniche di imaging diagnostiche ampiamente impiegate in campo medico, entrambe capaci di identificare lesioni, infiammazioni, neoformazioni benigne e tumori. Questi strumenti diagnostici includono un lettino su cui il paziente si posiziona prima di essere fatto scorrere orizzontalmente all’interno di un dispositivo ad anello.

Tuttavia, nonostante queste somiglianze iniziali, le due tecniche presentano notevoli differenze in termini di meccanismi operativi, indicazioni cliniche, controindicazioni e potenziali rischi. Ad esempio, la TAC utilizza raggi X per creare immagini del corpo, mentre la risonanza magnetica impiega campi magnetici e onde radio. Queste differenze implicano che ciascuna metodica può essere più adatta a specifiche situazioni cliniche e a particolari aree del corpo.

Per questa ragione, la scelta su quale delle due tecniche utilizzare in ogni circostanza clinica spetta esclusivamente al medico curante, che decide basandosi su una valutazione complessiva delle condizioni del paziente, della patologia sospetta e degli obiettivi diagnostici.

Differenza tra Tac e risonanza: l’energia che usano

Entrambi gli esami impiegano strumentazioni mediche costose e complesse, di grandi dimensioni e costituite da varie parti. Ciascuna di queste parti è essenziale per effettuare un’indagine precisa e approfondita. Una prima differenza tra Tac e risonanza è il tipo di fonte energetica che utilizzano.

La Tac o più correttamente Tc (acronimo per Tomografia computerizzata) utilizza le radiazioni ionizzanti ossia i raggi X, che attraversano la struttura esaminata. Un rilevatore le registra e le trasforma prima in dati numerici, quindi in immagini in tre dimensioni molto dettagliate.

La risonanza magnetica permette anch’essa di ottenere dettagliate immagini in 3D della struttura o organo analizzato. Non impiega i raggi X, bensì i campi magnetici che sono prodotti da un magnete, all’interno del quale si trova il paziente. Questi campi magnetici provocano spostamenti negli atomi di idrogeno presenti nella zona analizzata e un sofisticato sistema di rilevazioni trasforma l’energia prodotta in immagini.

Differenza nel funzionamento tra Tac e risonanza

Un’altra essenziale differenza tra Tac e risonanza è il funzionamento dei due dispositivi. Nella Tac, mentre il paziente è disteso sul lettino, l’apparecchiatura produce un fascio di radiazioni che colpiscono e attraversano la zona del corpo da esaminare.

I raggi X, attraversando la struttura, subiscono modificazioni a seconda che questa sia un tessuto molto denso come un osso, oppure poco denso come un vaso sanguigno o un tessuto. A questo punto i raggi X escono modificati dalla struttura che hanno attraversato e arriva sui detettori, appositi rilevatori che registrano il tipo di modificazione e la inviano a un sistema software. Questo raccoglie le informazioni e le traduce prima in dati numerici quindi in immagini in 3D.

Nella risonanza magnetica, la persona sdraiata su un lettino attraversa una sorta di grande magnete. Questo produce alcune modifiche di orientamento degli atomi di idrogeno che si trovano nei tessuti sottoposti a esame. Una volta che il magnete viene disattivato, gli atomi di idrogeno riprendono il loro orientamento originario. Durante questo passaggio gli atomi rilasciano una grande quantità di energia, che l’apparecchiatura rileva, rielabora e utilizza per creare le immagini.

Quali malattie individua la Tac rispetto alla risonanza

Esiste una certa differenza tra Tac e risonanza magnetica per quello che riguarda l’indicazione. Il medico curante prescrive la Tac per i malati oncologici, quando è necessario confermare o escludere questo tipo di malattia. La tomografia è utile anche per individuare o escludere la presenza di metastasi da una malattia tumorale primaria e la si utilizza anche per monitorare l’andamento di una cura dopo un tumore.

Serve infatti per vedere se una lesione si è ridotta in seguito a chemioterapia, radioterapia e altri trattamenti. Inoltre la Tac è di supporto per studiare gli esiti di un trauma di ossa, vasi sanguigni e organi, oltre a emorragie interne. Può individuare aneurismiictus, problemi delle coronarie. Ancora, la Tac individua e valuta gli stati infiammatori, come appendicite, pancreatite, epatite.

Quali malattie individua la risonanza

La risonanza magnetica è indicata per i problemi di muscoli e soprattutto articolazioni. Infatti individua con precisione lo stato di tendini, legamenti, cartilagini, permettendo lo studio di ernie del disco, tendiniti, esiti di infortuni articolari. Anche la risonanza è utile per individuare tumori, stati infiammatori e malattie dei vasi sanguigni, però solitamente viene utilizzata dopo la tac, per confermare e caratterizzare la lesione.

Differenza nella durata dell’esame

La durata dell’esame è un’altra differenza tra Tac e risonanza magnetica. Se per un esame Tac solitamente sono necessari pochi minuti, la risonanza ha una durata variabile. Può durare solo 15-20 minuti oppure richiedere anche un’ora e mezza, con un maggiore impatto psicologico sul paziente.

Infatti la risonanza è un esame molto sensibile e può risentire di varianti, per esempio movimenti del paziente, un macchinario non perfettamente gestito e così via. Per questa ragione può durare di più. La differenza tra Tac e risonanza magnetica passa anche attraverso l’impiego del mezzo di contrasto.

È un liquido che viene iniettato attraverso una cannula in una vena del braccio, per rendere più nitide le immagini di parenchimi, linfonodi e vasi sanguigni. Nella Tac si utilizza solitamente mezzo di contrasto organoiodato, mentre la risonanza impiega liquidi a base di gadolinio.

I possibili rischi della Tac

La Tac espone a una certa dose di radiazioni ionizzanti. Per questa ragione l’esame deve essere eseguito solo se è strettamente necessario. Le apparecchiature di ultima generazione sono più sicure perché emettono una quantità minore di radiazioni.

La Tac va comunque evitata nelle donne in gravidanza. Anche nei bambini si preferisce ricorrere ad altri metodi diagnostici, come per esempio l’ecografia, a meno che non vi sia un provato beneficio.

La risonanza magnetica impiega i campi magnetici, che non sono dannosi e non risultano in alcun effetto collaterale.

Controindicazioni

La Tac, oltre a non poter essere effettuata sulle gestanti, comporta un’altra controindicazione: si può verificare allergia al mezzo di contrasto. Se si tratta di un’allergia importante, questo esame va evitato e si sceglie un altro tipo di controllo. Se l’allergia è lieve, si può effettuare prima un trattamento profilattico per ridurre i rischi. Lo stesso vale per la risonanza, nel caso una persona abbia problemi di allergia al mezzo di contrasto con gadolinio.

Una differenza tra Tac e risonanza sta nel fatto che per questo secondo esame un paziente deve restare immobile a lungo, all’interno di un’apparecchiatura chiusa. Chi è soggetto a claustrofobia può talvolta avere difficoltà ad eseguire l’esame.

Contro questo problema, in alcuni centri sono disponibili apparecchiature “aperte” per la risonanza magnetica, che alleviano il senso di ansia. Le persone con insufficienza renale non possono effettuare questi due esami se si usa il mezzo di contrasto.

Gli oggetti in metallo

Un aspetto che accomuna i due esami è il fatto di dover togliere, prima di sottoporsi alla Tac o alla risonanza, tutti gli oggetti in metallo come piercing, anelli, collane e altri bijoux. Le persone che hanno dispositivi metallici interni come pacemaker, protesi ortopediche incompatibili, apparecchi acustici e così via non possono fare la risonanza magnetica. Questi oggetti verrebbero infatti attratti dal magnete, spostandosi con serie conseguenze per la salute. Oggi vengono messi a punto dispositivi di un metallo compatibile con la risonanza.

Fonti bibliografiche: