La Milano Fashion Week è da sempre la vetrina per eccellenza dove il glamour incontra la personalità, e le star non si tirano indietro nel mostrare il proprio carattere attraverso scelte audaci. Elisabetta Gregoraci non fa eccezione, presentandosi alla sfilata di Ermanno Scervino con un ensemble che promette un gioco di bon ton e audacia. La soubrette, icona di femminilità e classe, sembra questa volta aver scelto un look che non rispecchia completamente la sua essenza.
Elisabetta Gregoraci, bon ton azzardato alla Milano Fashion Week
Il completo, un blazer lungo e aderente abbinato a bermuda over con fantasia pitone in tonalità azzurre, è una dichiarazione di stile che si pone al di fuori dei canoni tradizionali che abbiamo imparato a conoscere e amare in lei. Ma quindi cosa c’è di sbagliato in questo outfit? Il blazer, elemento centrale dell’outfit, con la sua struttura aderente, risulta in contrasto con le proporzioni solitamente valorizzate da Elisabetta. Il bermuda over, seppur trendy, appare poco in armonia con la silhouette della showgirl, suggerendo che anche il corpo più invidiato può talvolta non essere esaltato dalla moda.
Il dettaglio che stona maggiormente, tuttavia, è la scelta delle calzature: un décolleté nero che crea uno stacco netto e poco armonioso con l’orlo del bermuda, interrompendo la fluidità del look. Il dibattito si accende quindi quando arriviamo alla scelta delle calzature, un elemento che può definire o confondere uno stile. Per un look che flirta con l’androgino, come suggerito dall’uso del bermuda maschile, un mocassino con calzino avrebbe potuto essere una scelta audace ma coerente, sottolineando un’intenzionale fusione di generi. Invece, la decisione di optare per un décolleté nero sembra un tentativo di ricondurre il tutto a una femminilità classica, ma con un risultato che lascia un senso di incoerenza: la distanza tra la fine del bermuda e l’inizio del tacco crea un effetto visivo poco armonioso, interrompendo la fluidità che un stivale alto e di impatto avrebbe garantito. Inoltre, l’occhio fumé e la coda di cavallo alta, pur essendo tra le tendenze del momento, non sembrano aggiungere quel tocco di eleganza che ci si aspetterebbe da un evento di tale portata.
Elisabetta Gregoraci, che ci ha abituati a look impeccabili fatti di mini dress e long dress con spacchi audaci, in questa occasione ha lasciato i suoi ammiratori un po’ perplessi. E sebbene questo outfit non abbia fatto centro come al solito, Elisabetta rimane una figura di spicco nel panorama della moda italiana, capace di lasciare il segno anche quando esce dagli schemi.
Dee dello styling: le italiane che incantano la Fashion Week
Nonostante l’azzardo di Elisabetta Gregoraci, altre donne italiane brillano come icone di stile durante la settimana della moda milanese. Sono molte le personalità che hanno calcato i marciapiedi della città come veri e propri palcoscenici, dimostrando che lo styling può essere una forma d’arte. Queste donne, hanno affascinato pubblico e fotografi con abiti che celebrano la figura femminile, accessori scelti con cura e abbinamenti che parlano di un’eleganza innata e di una profonda consapevolezza di sé.
Nel pantheon delle icone di stile che hanno illuminato la Milano Fashion Week, Candela Pelizza brilla di luce propria, confermandosi come una delle “dee dello styling” contemporanee. L’ultimo look sfoggiato per la sfilata di Missoni rappresenta un capolavoro di equilibrio e audacia cromatica. L’abito, nella sua apparente semplicità, pone sfide non indifferenti: il colore giallo canarino, vibrante e audace, e un design che scolpisce la silhouette in una clessidra morbida, grazie a un ingegnoso nodo in vita che cattura lo sguardo. Non è una scelta per tutti, ma Candela la indossa con una disinvoltura che parla della sua innata comprensione delle dinamiche della moda.
Il dettaglio delle maniche che si prolungano fino a diventare guanti è una chicca di tendenza che aggiunge un ulteriore strato di raffinatezza all’ensemble, dimostrando come il vero stile risieda nell’attenzione ai particolari. Questo elemento, unito agli occhiali da sole scelti da Candela, conferisce al look un carattere distintivo, sottolineando la sua capacità di interpretare gli accessori non solo come complementi, ma come veri e propri protagonisti della narrazione visiva. La mini borsa oro intrecciata e le scarpe nude completano l’outfit, giocando sul contrasto tra il vivace giallo dell’abito e l’eleganza discreta degli accessori. Le scarpe, in particolare, estendono visivamente la figura, creando un effetto di continuità che esalta ulteriormente le linee dell’abito lungo.
Patricia Manfield: eleganza futuristica alla sfilata di Sport Max
Nel variegato universo delle icone di stile che hanno lasciato il segno durante l’ultima Milano Fashion Week, Patricia Manfield emerge come una visione di eleganza futuristica. A soli 25 anni, con radici che affondano tra la Russia e Napoli, Patricia si è affermata come una delle influencer e fashion icon più magnetiche del panorama attuale. Il suo viaggio, dalla vita nelle campagne russe fino alla ribalta di Napoli, è tanto unico quanto il suo stile, che unisce le sue umili origini alla grandezza dei suoi sogni, tra cui quello luminoso di diventare cantante.
L’outfit scelto dalla troppo sottovalutata Patricia per la sfilata di Sport Max è un tributo alla potenza dello styling maschile reinterpretato con una sensibilità moderna e audace. Indossa un tailleur nero che gioca con le proporzioni: un pantalone elegante si abbina a una giacca doppio petto over lunga, silhouette che avrebbe potuto apparire convenzionale se non fosse stato per gli accenti di stile distintivi che Patricia sa magistralmente integrare. Il primo colpo d’occhio va al suo taglio di capelli, audacemente corto, che incornicia il viso con un’estetica decisamente contemporanea, riflettendo la tendenza attuale verso uno stile minimalista ma impattante. Gli occhiali cyber, con la loro montatura innovativa metà bianca e metà trasparente, aggiungono un tocco di modernità avveniristica, come se Patricia avesse appena fatto un salto dal futuro per visitare le passerelle di oggi. La borsa scelta dalla Manfield è un capolavoro di design: minima nel materiale ma ben strutturata, conferma che l’eleganza risiede nella semplicità e nella funzionalità, senza bisogno di eccessi.