Myrta Merlino: “Da mia madre ho imparato la libertà”. Tardelli il principe azzurro

La giornalista si racconta in un'intervista a tutto tondo sulla forza delle donne, il rapporto con la madre e l'amore immenso per Marco Tardelli

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Myrta Merlino è una di quelle donne che mette d’accordo tutti, sia il pubblico maschile che quello femminile. E non solo per il suo aspetto e la sua eleganza, sia nei modi che nel vestire, ma per la sua intelligenza e lo spessore dei suoi contenuti, sia nei programmi che conduce sia quando si tratta di raccontarsi.

Nell’intervista rilasciata a Specchio, abbiamo avuto modo di conoscerla più a fondo e di comprendere – una volta di più – quanto sia d’esempio per tante donne. La giornalista ha parlato di tanti aspetti della sua vita, dal rapporto complicato con la madre alle difficili decisioni che ha preso nei confronti degli uomini che ha amato, senza tralasciare gli ultimi anni al fianco di Marco Tardelli, il suo “grande amore”, conosciuto a 46 anni, e una riflessione sulle donne e la ricerca della felicità.

Myrta Merlino, il rapporto con la madre

La giornalista ha da poco pubblicato il libro Donne che sfidano la tempesta, nato dalle oltre 150mila mail ricevute durante il lockdown. Tra queste quella di una figlia che non ha potuto più vedere la madre ricoverata in una Rsa. “Quando mi è arrivata quella lettera ho pianto e sono tornata alla mia elaborazione del lutto, a quando mi dissero che mamma non aveva più di 11 mesi di vita. Quel periodo è stato l’inferno in terra, però in qualche modo mi ha fatto fare pace con quel dolore”.

Myrta racconta di aver avuto un rapporto simbiotico con la madre, nonostante sia stata spesso una figura ingombrante per lei. “Ho imparato da lei la libertà, anche con qualche difficoltà (…). Quel suo essere sempre eccentrica, appariscente, da bambina mi creava dei problemi. Volevo la mamma borghese con il tailleur come tutte le altre compagne di scuola. È stata talmente ingombrante nella mia adolescenza quanto fondamentale nella mia vita adulta”, ricorda.

Myrta Merlino, la libertà di cercare la felicità

Un insegnamento, quello di sentirsi sempre libera e in diritto di rivendicare la propria felicità, che le è servito in un momento particolarmente difficile della sua vita. “Per esempio quando decisi contro tutto e tutti di lasciare il mio primo marito, il padre dei miei due gemelli, Giulio e Pietro. Mentre li aspettavo lui ebbe un incidente in moto gravissimo e quando rientrò a casa con due infermiere non era più lui, non sopportava il pianto dei bambini, non c’era serenità. Quella è stata una scelta di libertà. Sembravo molto egoista (…), ma io in cuor mio pensai che dovevo salvarmi. Ho scelto la vita mia e quella dei miei figli.

Quei figli sono stati poi adottati da Domenico Arcuri con il consenso del padre biologico, un’altra scelta contro corrente. “Li sentiva suoi e si è comportato di conseguenza e gliene sarò per sempre grata”.

La solidarietà femminile e la forza delle donne

Tra i racconti del suo libro ci sono anche quelli di donne vittime di violenza. E su questo Myrta Merlino ha le idee chiare. “La società deve cambiare, ma noi dobbiamo iniziare a capire i nostri errori, non solo a essere libere, ma a pensare che dietro una grande donna c’è una grande donna. È questa la grande rivoluzione culturale“, spiega facendo riferimento alla sorellanza, quella solidarietà femminile tanto predicata e poco praticata, specie in certi contesti.

Myrta Merlino, l’amore per Marco Tardelli

Impossibile non parlare anche del grande amore, “il mio lieto fine, il principe azzurro sempre sognato”. Così Myrta Merlino definisce Marco Tardelli, conosciuto a 46 anni e forse proprio per questo il suo amore più profondo.

“Ho scoperto con lui un amore generoso e altruista. Il mio lavoro è una gioia per lui. Forse se ci fossimo conosciuti 20 anni prima non sarebbe stato lo stesso. Siamo a un punto della vita in cui tutti e due abbiamo capito delle cose e le stiamo mettendo in pratica”.