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È stata al suo fianco fino alla fine. Marta Fascina ha accompagnato Silvio Berlusconi nel suo ultimo viaggio, standogli vicino nei momenti più difficili. Non era sua moglie per la legge ma il loro matrimonio simbolico, celebrato il 19 marzo 2022 e festeggiato a Villa Gernetto, ha significato molto per entrambi. Ora, a distanza di poche settimane dalla sua scomparsa, la Deputata di Forza Italia avrebbe deciso di raccogliere le sue cose e lasciare Villa San Martino, la residenza preferita dall’ex Cavaliere.
Marta Fascina, la decisione dopo la morte di Silvio Berlusconi
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Il testamento dell'ex Premier e leader di Forza Italia si apre il 26 giugno. Sulle sue ultime volontà si sa pochissimo, per non dire nulla, ma i suoi eredi legittimi pare che non temano sorprese. Sembra infatti certa la recente modifica delle sue ultime volontà in favore della sua compagna, alla quale spetterebbe una cospicua somma di denaro e una villa, non ancora identificata tra le tante proprietà dell'ex Cavaliere. Si esclude comunque la possibilità che possa trattarsi di Villa San Martino, la preferita di Silvio Berlusconi, che Marta Fascina starebbe addirittura per lasciare.
Secondo quanto riporta Dagospia, infatti, è assai probabile che la Deputata di Forza Italia lasci la residenza di Arcore già dal 27 giugno, giorno successivo all'apertura delle carte, senza che si conosca la sua meta di destinazione. I rapporti coi figli di Silvio Berlusconi, morto al San Raffaele di Milano il 12 giugno 2023, non sono idilliaci. Se si esclude il legame con Marina, presente alle nozze simboliche del 2022, il resto del clan Berlusconi non vedrebbe di buon occhio l'ex compagna del compianto padre, pronta a lasciare la tenuta e accontentarsi del suo seggio in Parlamento.
In questo scenario di profonda incertezza s'inserisce anche l'equilibrio fragilissimo difficilmente raggiunto all'interno del Partito, in cui non godrebbe della benevolenza dei fedelissimi di Silvio Berlusconi. In particolare, a mettere un freno alle sue ambizioni politiche sarebbe stato proprio il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che non ha atteso tempo per mettere in chiaro la situazione: "Farà quello che vorrà, è una nostra parlamentare. Non ha bisogno di nessun ruolo formale".
La rivoluzione di Pier Silvio Berlusconi
Intanto, sul fronte strettamente televisivo, Pier Silvio Berlusconi si starebbe preparando per un netto cambio di passo che riguarderebbe l'offerta dei contenuti. L'azienda, per il momento, non sarà venduta a Vivendi né a nessun altro. Almeno fino al 2024 e alle elezioni europee, che definiranno inevitabilmente il futuro e la tenuta di questo Governo. I cambiamenti sarebbero già in atto e si baserebbero su una strategia completamente diversa rispetto a quella adottata dall'ex Cav, che era solito anteporre le simpatie personali per gli artisti ai reali meriti professionali.
Come già specificato, l'azienda sta puntando alla valorizzazione dei contenuti maggiormente seguiti (in termini di share) e ad apportare una netta modifica ai palinsesti. Si è già parlato dell'addio di Belen Rodriguez, non riconfermata alla guida di Le Iene, e della sostituzione di Teo Mammucari, fuori da Tu Sì Que Vales in favore di Luciana Littizzetto, in uscita dalla Rai con Fabio Fazio. Stessa sorte è toccata alla showgirl argentina, che avrebbe personalmente rifiutato la conduzione del talent di Canale 5 prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi.