Chi è Maria Antonietta Sisini, la compagna di Giuni Russo

Storica amica e collaboratrice di Giuni Russo, Maria Antonietta Sisini era anche la sua compagna

Pubblicato: 14 Settembre 2024 10:43

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Martina Dessì

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Un legame che andava ben oltre la musica. Maria Antonietta Sisini è stata la compagna di una vita di Giuni Russo, nonché sua amica e storica collaboratrice. È stata al suo fianco fino alla fine, anche negli anni fragili della malattia, e oggi ne conserva il ricordo e ne preserva la memoria. Il 14 settembre 2004, infatti, ci lasciava per sempre una delle voci più grandi che la nostra musica abbia mai conosciuto, capace di andare ben oltre il brano cult Un’estate al mare con il quale comunque la identifichiamo ancora oggi.

Chi è Maria Antonietta Sisini

Musicista e produttrice, Maria Antonietta Sisini è stata la compagna dell’intera vita di Giuni Russo. Si sono conosciute quando l’artista palermitana aveva appena 17 anni e da quel momento non si sono più lasciate. Sono rimaste insieme, fianco a fianco, per 36 anni, condividendo la quotidianità ma anche i progetti artistici che hanno disegnato il futuro della voce preferita di Franco Battiato. A lui deve parte del suo successo e il suo primo contratto discografico, arrivato tardivamente nonostante il suo talento fosse veramente evidente.

Maria Antonietta Sisini è oggi la memoria storica di Giuni Russo, la persona che porta avanti la sua figura, il suo messaggio e cura i suoi lavori postumi per l’Associazione GiuniRussoArte. È stata al suo fianco durante la malattia e in quell’ultimo Sanremo del 2003 al quale partecipò malata ma con una luce negli occhi che tutti ricordiamo ancora oggi. Da parte dell’artista non c’è mai stato un coming out vero e proprio ma per il suo aspetto androgino era diventata presto un’icona gay. Il motivo di questa riservatezza era stato spiegato proprio dalla sua compagna: “Ci sono delle anime che si incontrano e ci sono dei rapporti speciali nella vita, qualsiasi parola sarebbe solo un di più, per me”.

Il primo incontro con Giuni Russo

Da quel colpo di fulmine sono passati moltissimi anni, ma Maria Antonietta Sisini ricorda bene il momento in cui è rimasta folgorata da un talento che avrebbe dovuto avere molto di più: “Nel 1968 suonavo la domenica pomeriggio al dancing Diomede. Ed è lì che ho incontrato Giuni Russo. Lei era venuta con amici a ballare. Aveva già una certa notorietà (Castrocaro, Sanremo). A un certo punto chiesero a Giuni di cantare. Lei salì sul palco, le passai la chitarra e intonò Chain of fools di Aretha Franklin”.

“Professionista. Ma libera. Molto attenta anche ai particolari ma soprattutto — l’ho capito col senno del poi — era libera. Nell’ambiente dicevano che lei aveva un caratteraccio, che non era obbediente, che non faceva quello che le veniva indicato da produttori o discografici. Lei voleva fare quello che si era prefissata fin da bambina, aveva un suo piano ed è riuscita a fare quello che lei amava. Era stanca della infinita gavetta, dei tanti pellegrinaggi che terminavano con un nulla di fatto”, ha raccontato della sua Giuni Russo, che in Franco Battiato aveva trovato un amico e un supporto per la sua carriera. Lui amava moltissimo la sua voce e si era speso perché arrivasse a un pubblico più ampio: “Cominciammo a collaborare. Noi non avevamo rapporti con nessuna casa discografica. Giuni e io eravamo incapaci di creare testi, solo musica. Così dalla nostra collaborazione nacque l’album Energie nel 1981. Battiato iniziò a girare le case discografiche raccogliendo dei no. Poi finalmente arrivò il contratto con la Cgd”, aveva aggiunto.