Mara Venier trionfa a Domenica In dopo le polemiche e il direttore di Rai Uno la difende. Reduce da giorni difficili, segnati da pesanti accuse, la conduttrice è tornata al timone del contenitore domenicale. Come è ormai noto, Mara è stata accusata in una lettera firmata dagli organizzatori-ispettori di Produzione CPTV ROMA, di insulti e minacce nei confronti delle maestranze Rai.
“La misura è colma – si legge in un post Facebook pubblicato da Nando Clemenzi -. L’aggressione verbale – offese personali, insulti irriferibili e minacce – immotivata e demenziale perpetrata nei confronti di un nostro collega nello svolgimento delle sue normali funzioni professionali, durante la trasmissione Domenica In, posta in atto dalla conduttrice del programma, è solo l’ultimo episodio increscioso di una lunga sequenza che impatta negativamente sull’intera categoria degli Ispettori di Produzione”.
Come risposta la Venier ha pubblicato su Instagram un video in cui Pino, suo ispettore di produzione per molti anni, gli dimostra grande affetto e stima. La conduttrice ha poi disattivato i commenti sui social e a parlare per lei è stato i marito Nicola Carraro, che l’ha difesa dalle critiche e ha lanciato l’hashtag #iostoconmara.
La puntata di Domenica In, come annunciato dal produttore, è andata in onda regolarmente. Mara ha scelto di non accennare alla questione e sembra che non l’abbia fatto nemmeno dietro le quinte. A difenderla, come svela TvBlog, ci avrebbe pensato Stefano Coletta, direttore di Rai Uno, accorso negli studi della trasmissione televisiva per applaudire la Venier.
Una puntata difficile quella affrontata dalla presentatrice, che però è riuscita a portare a casa ottimi risultati. Lo show domenicale infatti ha registrato uno share del 21% con picchi di telespettatori che sono arrivati anche a 4 milioni. Dati impressionanti che dimostrano ancora una volta l’affetto del pubblico per Mara e la sua grande professionalità. Terminata la puntata la conduttrice ha condiviso nelle Stories i dati d’ascolto, celebrando il record, ma soprattutto l’addio alle polemiche.