Luca Argentero racconta le prime settimane da papà di Nina Speranza

Papà da poche settimane, Luca Argentero racconta la gioia di stringere fra le braccia la figlia Nina Speranza, frutto dell'amore per Cristina Marino

Pubblicato: 17 Giugno 2020 11:39

Foto di Valentina Vanzini

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Luca Argentero racconta le prime settimane da papà di Nina Speranza, la piccola nata dall’amore per Cristina Marino. L’attore sta vivendo un’esperienza bellissima, come ha svelato ad Alessandro Cattelan, ospite dello show EPCC. “Sono in carenza di sonno, è festival della colica, giocoleria pura – ha annunciato -, ma non hai nessun potere sulla colica sono arrivato a questa conclusione”.

42 anni e una lunga carriera alle spalle, costellata di successi, Argentero ha realizzato il sogno di diventare papà. “Non pensavo si potessero raggiungere apici di felicità così grandi – ha confessato -. Lo so sembra retorico quando senti gli altri che te lo raccontano, ma è veramente così“. Luca ha poi ammesso che la piccola Nina assomiglia molto più all’attore che a Cristina Marino. “A quanto pare assomiglia un po’ di più a me“, ha rivelato con un sorriso.

Un amore, quello di Luca e Cristina, nato sul set di Vacanze ai Caraibi. All’epoca l’ex gieffino aveva da poco divorziato da Myriam Catania, attrice a cui è stato legato per oltre dieci anni. La differenza d’età non ha mai ostacolato la love story fra la Marino e Argentero, che oggi sono più felici che mai insieme alla piccola Nina Speranza. Se la vita privata procede a gonfie vele, anche la carriera è sempre più stellare per Luca. Il 42enne tornerà presto in tv per il finale di Doc – Nelle tue mani, in cui interpreta un medico che ha perso la memoria, dimenticando gli ultimi 12 anni della sua vita. La fiction ha totalizzato 9 milioni di telespettatori ed è tratta da una storia vera, quella di Pierdante Piccioni, ex primario degli ospedali di Codogno e Lodi, alle prese con una perdita di memoria dovuta a un incidente.

“Un successo inaspettato tra l’altro in quarantena – ha commentato -, non sapevamo come avrebbe reagito il pubblico”. Le ultime puntate dello sceneggiato saranno presto in onda e promettono nuovi colpi di scena. “Su 6 mesi di lavoro mancavano 7-8 giorni di lavorazione, pochissime scene – ha assicurato -, siamo stati bloccati dalla quarantena. Le puntate mancanti ci sono ma mancano degli inserti, delle scene che dobbiamo ancora girare“.