I 70 anni di Eleonora Giorgi: il mito ieri e oggi

Dai successi al cinema ai grandi amori, l'interprete di 'Borotalco' spegne 70 candeline

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Un passato da diva della settima arte, un presente da mamma e nonna amorevole e nel mezzo una vita segnata da grandi amori, ma anche capitoli estremamente dolorosi: Eleonora Giorgi, icona del cinema italiano degli anni ’80, spegne 70 candeline con la grazia che da sempre la contraddistingue, e che l’ha resa tra le interpreti più amate della sua generazione.

Gli inizi e il successo al cinema

Capelli biondi, grandi occhi cerulei e fascino semplice da ragazza della porta accanto: Eleonora Giorgi è nata a Roma il 21 Ottobre il 21 ottobre 1953. Affascinata sin da giovanissima dal mondo dello spettacolo, debutta come modella, e dopo una comparsa in ‘Roma’ di Federico Fellini, viene scelta nel 1973 per affiancare Catherine Spaak in ‘Storia di una monaca di clausura’: sono gli anni post-contestazione, e le scene delicatamente erotiche non impensieriscono Eleonora, che guadagna il nomignolo di ‘Lolita d’Italia’. E’l’inizio di una carriera sfolgorante, che vede la Giorgi lavorare con grandi registi come Damiano Damiani (“Un uomo in ginocchio”), Dario Argento (“Inferno”), Franco Brusati (“Dimenticare Venezia”), e Liliana Cavani (“Oltre la porta”).

Oltre all’innegabile avvenenza, l’attrice dimostra ben presto una verve comica e brillante che la rende partner ideale per Celentano (“Mani di velluto”) e Renato Pozzetto (“Mia moglie è una strega”). Il suo nome, tuttavia, rimane indissolubilmente legato a quello di un altro grande regista, Carlo Verdone, di cui diventa musa indiscussa: dopo “Borotalco” (1982) recita per lui anche in “Compagni di scuola” (1988), diventando interprete simbolo di un’epoca. Decisa ad affrontare nuove sfide, dalla seconda metà degli anni ’80 si avvicina al piccolo schermo, ritrovando nuova popolarità grazie alle miniserie “Festa di Capodanno” (1988) e “Lo zio d’America” (2006). Si è cimentata anche come regista in ben due occasioni: nel 2003 con ‘Uomini & donne, amori & bugie’ e nel 2009 con ‘L’ultima estate‘.

 

I grandi amori di Eleonora Giorgi

Non solo successi, ma anche momenti difficili per la bella Eleonora. Nei primi anni ’70, infatti, il fidanzato Alessandro Momo muore a 18 anni in un tragico incidente stradale: un lutto inaccettabile per la Giorgi che – come lei stessa ha dichiarato – cade nel vortice dell’eroina. A salvarla dalla dipendenza, è l’incontro con Angelo Rizzoli, sposato nel 1979 e padre del suo primo figlio Andrea. I due divorziano nel 1984.

Tra i grandi amori dell’attrice, impossibile non citare quello con Massimo Ciavarro, suo collega di set in ‘Sapore di mare 2’: una passion travolgente, che spinge Eleonora ad allontanarsi dalle scene per un breve periodo, e che la vede diventare mamma per la seconda volta di Paolo, nel 1991. Infine, il legame con lo scrittore Andrea De Carlo, terminato nel 2007. In mezzo, un gran numero di flirt con personaggi anche noti, come Massimo Troisi e Warren Beatty, che lei ha sempre ricordato con piacere.

La nuova vita della diva

Negli ultimi anni, Eleonora Giorgi ha limitato le sue partecipazioni a programmi tv come ‘Ballando con le stelle’ e il ‘Cantante mascherato’, dimostrando di non aver perso l’ironia e la leggerezza che da sempre la contraddistinguono. Ma nella sua vita c’è un altro ruolo che sembra calzarle a pennello: quello di nonna. Nel 2022, infatti, è nato Gabriele, figlio di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia: “Non mi potevo immaginare una cosa così. Il nipotino mi ha cambiato prospettiva, è la vita che si rinnova e mi ha fatto tornare ad essere madre” ha spiegato l’attrice in una recente intervista.

Una grande gioia che l’ha in parte risarcita dei dolori vissuti, per ultimo la morte dell’adorata mamma, ma che non impedisce ai suoi fan di sognare un ritorno sul grande schermo. Magari proprio al fianco del suo pigmalione Carlo Verdone.