Chiara Ferragni sta vivendo la crisi professionale più difficile della sua carriera. Tanti i brand che si sono svincolati dagli accordi presi e tra questi potrebbe esserci anche Tod’s, che l’ha voluta nel suo consiglio d’amministrazione dal 2021. Diego Della Valle, amministratore delegato della società, si è cautamente esposto sul caso del pandoro griffato e ha parlato anche delle possibilità future dell’imprenditrice digitale all’interno del cda.
Le parole di Diego Della Valle su Chiara Ferragni in Tod’s
Chiara Ferragni fa parte del consiglio d’amministrazione di Tod’s dal 2021. La notizia, che all’epoca non solo fece scalpore ma comportò un rialzo del titolo in borsa, era stata smorzata dall’annuncio di un ridimensionamento della figura dell’imprenditrice digitale all’interno della società, che però non aveva lasciato. Ora, alla luce dello scandalo che l’ha travolta in pieno, è lecito chiedersi quale sia il futuro della sua collaborazione con il brand. A spiegarlo è proprio il suo amministratore delegato e Presidente Diego Della Valle, che ha risposto ad alcune domande di MF Fashion.
“Bisogna vedere cosa succederà, facciamo lavorare tranquillamente la magistratura. Diamo il tempo alle persone di dimostrare quello che hanno fatto, adesso se ne occupa la magistratura“, ha specificato, aggiungendo: “Io ho solo letto che Chiara è tranquilla come deve essere perché la magistratura in Italia è cosa seria. Quindi quando avremo delle risposte vedremo cosa fare”. Per il momento, quindi, nessun divorzio all’orizzonte mentre altri brand hanno già deciso di interrompere il contratto stipulato con le sue società. Tra questi anche Safilo, nota marca di occhiali, e Coca-Cola.
La sua storia all’interno di Tod’s
L’imprenditrice digitale, oggi indagata per truffa aggravata per il caso del pandoro griffato, è entrata nel consiglio d’amministrazione di Tod’s nel 2021. Una scelta coraggiosa da parte del Presidente Diego Della Valle che era stata motivata con la necessità, da parte dell’azienda, di occuparsi di temi legati all’impegno sociale, alla solidarietà verso il prossimo e alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. La figura di Chiara Ferragni poteva quindi aiutare ad avvicinare le nuove generazioni, target appetibile e di riferimento per moltissime aziende.
Subito dopo la notizia, le azioni del gruppo sono scattate al rialzo a Piazza Affari. In un solo giorno, è passata da una capitalizzazione di 945 milioni di euro a 1040 milioni. Un effetto Ferragni, com’era stato ribattezzato successivamente, che è stato quantificato in quasi 100 milioni. Le azioni avevano chiuso le contrattazioni dopo l’annuncio in progresso del 14% a 32,74 euro.
Il caso del pandoro “Pink Christmas” è esploso a seguito della multa da 1 milione di euro comminata dall’Antitrust alle società legate al nome di Chiara Ferragni. Lei ha comunque risposto con un gesto concreto, donando proprio un milione di euro al Regina Margherita di Torino che si occupa, tra le tante altre cose, di prestare cure ai bambini affetti da tumori rari. Si è presa inoltre una pausa dai social, che ha interrotto cambiando completamente la linea di pubblicazione, e sta cercando inoltre di tenere a bada suo marito Fedez, che si è scagliato contro i giornalisti assiepati nei pressi della loro abitazione.