Aurora Leone, Pecchini smentisce The Jackal: “Nessun insulto sessista”

L'ex direttore generale della Nazionale Cantanti spiega le ragioni delle sue dimissioni ma nega ogni accusa mossa dai The Jackal

Pubblicato: 26 Maggio 2021 22:50

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Martina Dessì

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Il clamore sul caso Aurora Leone non si è ancora spento. Mentre c’è chi continua a prendere posizione per sostenere l’artista dei The Jackal, a intervenire per dire la sua è proprio Gianluca Pecchini, direttore generale dimissionario della Nazionale Cantanti.

Il dirigente, che ha deciso di lasciare il suo posto a seguito delle polemiche esplose dopo le dichiarazioni di Aurora Leone, è tornato a parlare ai microfoni di Adnkronos per raccontare la sua verità e fare un appello ai diretti interessati, chiedendo loro di dire la verità sull’accaduto.

Aurora Leone ha raccontato di essere stata invitata a lasciare il tavolo in cui cenavano gli artisti della Nazionale Cantanti, poiché donna e non degna di sedere con loro. Successivamente, sarebbe anche stata allontanata dall’hotel dove alloggiava con il collega Ciro Priello. Le sue parole hanno suscitato una profonda indignazione tra i cantanti convocati, tanto che in molti si sono rifiutati di scendere in campo per disputare la partita di beneficenza.

La decisione di Gianluca Pecchini è arrivata subito dopo le dure polemiche che si sono scatenate contro l’organizzazione. L’ex dirigente non rinnega la sua scelta ma torna sull’argomento per spiegare le ragioni di questo suo gesto:

“Mi sono dimesso per il bene della rete e della raccolta fondi, quello che chiedo ai The Jackal è di essere sinceri e di dire la verità su quanto è accaduto. Se non dovessero farlo dovrò tutelare la mia immagine da questa macchina mediatica del fango che mi hanno scatenato contro, sia a titolo personale che dell’Associazione a cui ho dedicato 40 anni di vita e che ha raccolto 100 milioni di euro compresi i 300mila euro di ieri sera”.

Nel suo sfogo, Pecchini parla anche di danno d’immagine, aggiungendo anche come sia stata minata la sua reputazione di genitore: “Visto che ho anche tre figlie. Ieri mattina per senso di responsabilità mi sono beccato tutti gli insulti e ho dato le dimissioni perché sennò rischiava di saltare la manifestazione. Ma ora è il momento di fare chiarezza”.

Infine, Pecchini ha raccontato come – a suo dire – sarebbero andate le cose e sottolineando come non ci siano stati degli insulti sessisti. I The Jackal sarebbero stati i primi ad arrivare, addirittura il giorno prima per riposarsi dopo il lungo viaggio compiuto da Napoli. L’ex direttore ha, quindi, dichiarato: “Io sono andato lì e ho semplicemente detto loro ‘Ragazzi questo è il tavolo della Nazionale Cantanti’ e gli ho chiesto se gentilmente si potevano sedere in altri tavoli e così hanno fatto visto che hanno mangiato nel tavolo a fianco. Non so perché Aurora abbia raccontato questa storia, l’ho vista un po’ stizzita quando le ho detto che quello era il tavolo della Nazionale Cantanti ma non mi sarei mai immaginato un caos del genere. Loro continuano a dire che io ho detto frasi sessiste e a infangare il mio nome nonostante io li abbia visti forse per 46 secondi”.

Smentiti gli insulti sessisti dei quali ha invece parlato Aurora Leone, Pecchini ha invece confermato di aver allontanato i The Jackal perché gli artisti della Nazionale Cantanti dovevano parlare delle “loro cose”.