Anche senza trucco e in pigiama, Alena Seredova è stupenda. La modella ed ex moglie di Buffon ancora una volta ha conquistato tutti su Instagram, mostrandosi con un look acqua e sapone. Bellissima e sorridente, Alena ha postato una foto in cui culla fra le braccia la piccola Vivienne Charlotte, nata dal suo amore per Alessandro Nasi.
“In pigiama”, ha scritto la showgirl commentando lo scatto in cui è davvero stupenda. “Sei spettacolare, la bimba è identica al papà”, ha notato un follower, mentre un altro ha aggiunto: “Bellissima come sempre”. Messaggi che dimostrano quanto Alena sia amata sui social dove ha raccontato, con coraggio e con il sorriso, la sua rinascita dopo la fine del matrimonio con Buffon. Oggi il calciatore è legato a Ilaria D’Amico e ha ricostruito un buon rapporto con l’ex moglie per il bene dei figli David Lee e Louis Thomas.
La Seredova dopo il dolore è riuscita a ritrovare l’amore grazie al manager Alessandro Nasi da cui ha avuto la figlia Vivienne Charlotte che ha portato una grande gioia in famiglia. Nella sua prima estate da mamma tris, Alena appare raggiante e bella come non mai. Ad accorgersene sono soprattutto i follower che si complimentano spesso con lei. I problemi del passato sono alle spalle e la modella guarda al futuro con grande fiducia.
“Penso di essere stata la sua conquista più difficile – aveva raccontato qualche tempo fa Alena parlando del compagno -, avevo creato un muro. E un bel giorno, ho capito che lui è il mio uomo, l’unico sulla terra che mi poteva salvare. Non sono una donna da avventure, in lui ho visto un porto sicuro”. Nonostante la nascita di Vivienne per ora la coppia non pensa alle nozze: “Non ne abbiamo ancora parlato. Il bebè è più importante per una coppia. Un figlio è per sempre […] Per fare un passo così importante devi avere delle certezze – aveva confessato -. La cosa strana è che è arrivato adesso, quando forse non me lo aspettavo nemmeno più. Quando lo abbiamo cercato non è arrivato subito, io poi ho sempre detto che non capisco chi fa i figli tardi”.
