Silvio Berlusconi è morto il 12 giugno 2023, al San Raffaele di Milano, dopo aver combattuto contro la leucemia, con tutte le sue forze. La camera ardente è stata allestita presso la sua residenza del cuore, Villa San Martino ad Arcore, dove aveva già detto di voler riposare per l’eternità con parenti e amici all’interno del controverso e affascinante mausoleo che sorge proprio nel parco della sua tenuta. È difficile che questo suo ultimo desiderio venga esaudito, mentre sono certi i funerali di Stato in Duomo, il 14 giugno alle 15. Ma perché è stata scelta questa formula?
Perché si celebrano funerali di Stato per Silvio Berlusconi
Milano, la città che amava e nella quale ha costruito tutto quello che sognava. È qui che si svolgono i funerali di Stato, in Duomo, alle ore 15, previsti per i Presidenti degli organi istituzionali anche dopo il loro mandato e per i Ministri scomparsi mentre erano in carica. L’ex Cavaliere è stato quattro volte Presidente del Consiglio, l’unico ad aver guidato l’Italia della seconda Repubblica per un tempo così prolungato, ed era Senatore della Repubblica.
Il Consiglio dei Ministri, con apposita delibera, può decidere di svolgere le esequie di Stato anche nel caso di cittadini e personalità che abbiano offerto un servizio particolare al Paese, ai cittadini caduti nell’adempimento del loro dovere, alle vittime di terrorismo o di mafia e ai cittadini italiani – o stranieri – che abbiano reso onore alla Nazione nell’ambito delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali. Ricordiamo il caso dell’ex Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e del conduttore televisivo Mike Bongiorno, i cui funerali si sono svolti proprio presso il Duomo di Milano.
Cosa prevedono i funerali di Stato
La celebrazione prevede un cerimoniale preciso. Il feretro, ad esempio, è circondato da sei Carabinieri in alta uniforme, oltre agli onori militari all’entrata e all’uscita del luogo della cerimonia. Prevista anche un’orazione commemorativa ufficiale. A scegliere il luogo delle esequie è la famiglia della persona scomparsa, che consulta l’Ufficio del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per alcune figure, in particolare per il Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e della Camera, Presidente del consiglio e della Corte Costituzionale, le spese sono a carico dello Stato. Questo comprendono quelle dei funerali, quelle del trasporto e della sepoltura della salma.
Per il 14 giugno, è stato proclamato lutto nazionale con tutte le bandiere degli uffici pubblici, delle ambasciate e dei consolati italiani all’estero a mezz’asta dal 12 giugno 2023.
L’annuncio della morte
Il comunicato ufficiale della scomparsa di Silvio Berlusconi è arrivato a un’ora dalla sua dipartita, avvenuta alle 9,30 del 12 giugno 2023 al San Raffaele di Milano. La nota sarebbe uscita in ritardo rispetto ai tempi previsti perché non c’era nulla di pronto. Sembra infatti che le condizioni dell’ex Premier siano precipitate nelle poche ore precedenti alla morte, sebbene sapesse da tempo che il suo tempo era finito. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’ex Cavaliere avrebbe fatto un ultimo giro a Milano Due, da dove tutto è partito, prima dell’ultimo ricovero in ospedale.