Ultimo si racconta, i rifiuti di Maria De Filippi e l’ipocondria: “Tra due anni muoio”

Una lunga intervista che affronta numerosi temi. Ultimo si mette a nudo e racconta la vita al parchetto, i rifiuti ricevuti e com'è nato l'amore con Jacqueline

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 28 Maggio 2023 11:56

All’anagrafe Niccolò Moriconi, ma per tutti è Ultimo. Artista tanto amato quanto detestato, come dimostrano le tante polemiche legate alle sue partecipazioni al Festival di Sanremo. C’è chi rivede un po’ del fenomeno Taylor Swift in lui, considerando l’estrema passione dei suoi fan e l’altrettanto radicale “odio” dei suoi critici.

Intervistato dal Corriere della Sera, ha aperto le porte sul suo passato, dal primo ricordo da bambino al parchetto di Roma che lo ha visto crescere. Un modo per farsi conoscere meglio dagli appassionati ma anche da chi di lui non sa altro che il ritornello di alcune hit sentite alla radio.

Ultimo: l’infanzia romana e il parchetto

Crescere a Roma è stato per Ultimo un precorso formativo unico. Non tenta di mitizzare le sue origini, raccontando di una povertà mai vissuta per alimentare il mito di chi ce l’ha fatta nonostante non avesse i mezzi.

È nato in un quartiere molto popolare della capitale, San Basilio, che in realtà, spiega, non dista poi molto dalla sua casa attuale. Ha vissuto quel mondo e visto tanti faticare per mettere il piatto a tavola. Questa però non era la condizione della sua famiglia. Suo padre aveva una società di costruzioni e il clima in casa era sereno.

Proprio a questa figura è legato il suo primo ricordo da bambino: “La Roma aveva vinto lo scudetto e io avevo solo 5 anni. Mio padre non poteva portarmi con lui allo stadio ma mi portò a casa una zolla del prato dell’Olimpico in una sciarpa giallorossa”.

Ultimo è estremamente legato a Roma e al quartiere in cui è cresciuto. La fama non lo ha cambiato ed è qualcosa che ci tiene a sottolineare. Ancora oggi frequenta lo stesso bar e gli amici di cui si circonda sono gli stessi del parchetto.

I suoi fan sanno esattamente di che posto si tratti e infatti su Google il suo nome è stato modificato. Non è più parco Paolo Panelli ma “parchetto di Ultimo”. Un giorno vorrebbe organizzare un evento proprio lì, quasi a chiudere un cerchio, considerando i tanti ricordi legati a quel posto: “Sono sempre stato un’anima tormentata. Quando stavo male, passavo i pomeriggi al parchetto, con cuffie e sigaretta”.

Da Amici a Sanremo: tutti i rifiuti

Che lo si ami o lo si odi, una cosa è innegabile di Ultimo: ce l’ha fatta perché non ha mai smesso di crederci. Ha coltivato il proprio sogno e, testardo come pochi, ha scelto di non arrendersi mai. Non sono mancati affatto i fallimenti, come li ha descritti lui, con situazioni che oggi appaiono assurde, quasi.

Ha infatti spiegato d’essersi proposto per ben tre volte ad Amici di Maria De Filippi, che lo ha rifiutato. Nessuno gli ha però dato la chance che tanto desiderava. Qualcosa che non si spiega: “Eppure cantavo le canzoni che sono poi piaciute a migliaia di ragazzi”.

Non soltanto il famoso talent di Mediaset. Porte chiuse anche sul fronte X-Factor, dove si è candidato per due volte, così come Sanremo giovani, quando il direttore artistico era Carlo Conti. Nonostante tutto, però, non ha mai smesso. La musica lo accompagna da quando aveva otto anni. Al tempo ha iniziato a studiare pianoforte e ha proseguito fino ai 18.

Titubante il padre, mentre sua mamma credeva in questo sogno, immaginandolo su un palco come Renato Zero, del quale era una fan sfegatata. I due hanno poi avuto modo di conoscersi, con il celebre artista che ha impartito a Niccolò una lezione preziosa: “Una delle volte che ho provato ad andare a Sanremo Giovani, ho provato a far sentire la mia canzone a Renato. Mi ha detto che non poteva influire sulla commissione e, pur potendo, non lo avrebbe fatto. ‘È come quando vorresti un vestito bellissimo in vetrina. Con il tempo troverai le risposte’”.

Alla fine il grande Renato aveva ragione e Ultimo ce l’ha fatta, arrivando anche sul palco di Sanremo, che lo aveva rigettato. La prima volta però non è andata come sperava. La vittoria di Mahmood e la polemica in sala stampa che ha generato un rapporto molto particolare con i giornalisti. Ha spiegato di non avere nulla contro l’artista milanese. I due non si conoscono e quella polemica è stata creata da altri. Ciò che invece lo ha colpito enormemente è stata la reazione gioiosa di alcuni critici al suo quarto posto quest’anno: “Non sono una vittima. Puoi fare quello che vuoi, me te magno. Però vorrei capire perché. Cosa c’è nella tua testa che esulti se arrivo quarto?”.

Vita privata e amore

Un’intervista a tutto tondo, dalle origini alla vita privata, guardando alla quale si definisce un ipocondriaco. Vorrebbe poter controllare tutto ma sa che è impossibile. Generalmente si sottopone a 2-3 visite settimanali e vive una profonda ansia: “Tutto è iniziato quando per un esame di ammissione a un liceo mi sono fatto un’intera caffettiera. Mi venne la tachicardia”.

Prova a ricordarsi di bere di più e sta tentando di smettere di fumare ma sa già che sarà inutile, perché senza non riesce a stare. Un pensiero che spinge a parlare di droga e la sua risposta sfocia nel politico: “Ogni tanto mi faccio una canna, soprattutto la sera in California, dove è legale. Non ho il mito della marijuana ma credo andrebbe legalizzata. Non dico sia giusto e so che sarebbe meglio non farlo. Sarebbe però meglio anche non bere coca-cola”.

Restando in tema salute, poi, da tanto tempo ormai continua a ripetere a sua madre che a breve morirà: “Tra due anni muoio? È vero, glielo dico spesso. Sto per perdere una scommessa con un amico medico. Una cena in caso superi i 27 anni e a gennaio ne compirò 28. Mi sa che dovrà pagare”.

Come non parlare infine d’amore, quello che prova per la sua Jacqueline, la figlia di Heather Parisi. Tutto è nato da una foto, quella di una giacca disegnata dalla ragazza, con una pezza a forma di chitarra: “Le ho chiesto se volesse essere la chitarrista del mio tour. Appuntamento a Trastevere per una serata normale, che da tanto non vivevo. Il giorno dopo le è partita per l’America. Ci siamo innamorati senza darci neanche un bacio. Appena possibile, l’ho raggiunta lì”.