Tananai, quell’ultimo posto a Sanremo: “Mi sono maledetto”. E parla del prossimo disco

Tananai racconta il suo debutto a Sanremo con “Sesso Occasionale”: come un 25esimo posto è diventato il trampolino per la sua carriera

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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C’è chi insegue il successo seguendo ogni regola, e chi ci arriva un po’ per caso, un po’ per urgenza. Tananai appartiene alla seconda categoria: artista che non ama le formule, che sbaglia in pubblico senza vergognarsene, e che ha fatto della sua autenticità un manifesto. Lo ha dimostrato anche nel suo primo Sanremo, quello di Sesso Occasionale, dove si è fatto notare per motivi che, inizialmente, non riguardavano solo la buona musica.

In un panorama musicale che spesso punta al perfetto, lui ha scelto di non esserlo. E forse è proprio questo il suo superpotere. Oggi è uno degli artisti italiani più ascoltati, ma il suo percorso è stato tutto fuorché lineare. Eppure, passo dopo passo, Tananai è diventato qualcosa di più di una semplice rivelazione.

Tananai ricorda l’ultimo posto al suo primo Sanremo

Non sempre il successo si ottiene percorrendo la via più canonica: a volte, se si ha qualcosa da dire, anche un evento che all’apparenza può essere considerato un fallimento diventa la miccia per qualcosa di grande.

È il caso di Tananai: un cantante che ha spiccato il volo da una stonatura presa con la giusta ironia. Era Sanremo 2022 quando un giovane Alberto Cotta Ramusino calcava uno dei palchi più ambiti della musica italiana con Sesso Occasionale.

Cerotto sul naso, timido sorriso e performance che sono presto diventate dei meme. Un 25esimo posto ma comunque tanta voglia di farsi conoscere.

E quell’ultimo posto, come è accaduto a tanti altri, gli ha portato bene. Ma lui, come raccontato a La Repubblica, non ci ha creduto subito: “Lì per lì mi sono maledetto per aver sprecato una grandissima occasione. Oggi ho capito che non è così: la mia musica, alla fine, sarebbe arrivata comunque, evidentemente perché urgente”.

Poi, il ritorno all’Ariston con Tango: una ballad importante, che ha mostrato un suo lato nuovo e che gli ha regalato un bellissimo quinto posto.

Il suo segreto? Non omologarsi, raccontare tutte le sue sfaccettature, l’urgenza di raccontarsi attraverso la musica: “È la mia idea di pop: dire cose di pancia, cantabili, ma senza essere banali. Però evito – come avevo fatto anche allora – di seguire la formuletta, tanto non funziona. Più il successo lo si cerca e più, semplicemente, non lo si trova”.

Tananai verso un nuovo disco

Ed è proprio perché Tananai ha scelto di non seguire un percorso già tracciato, imposto dalle mode, che il cantante sente di non dover inseguire uno standard.

In un mondo musicale che corre veloce, dove la quantità appare più importante della qualità, lui decide di fare le cose coi suoi tempi.

Nessuno stadio per lui, almeno per il momento: “Mi bastano i palasport, una grande conquista. Non capisco il dover ambire oltremodo a qualcosa di più grande. Non so correre: tra tour dello scorso autunno, primaverile e ora, è la terza volta che canto i pezzi di CalmoCobra, il mio ultimo disco, uscito a novembre. Ebbene, solo ora li sto digerendo. E poi sto imparando tanto, a livello di mestiere, sul palco. Mi diverto. No, non ce la farei proprio a lanciarmi in uno stadio adesso. Poi chissà”.

Nel frattempo si gode il suo pubblico e continua a lavorare sulla sua musica. E tra non molto, Tananai regalerà al suo pubblico un nuovo progetto: “Un grande terzo disco, che resti. Ci sto lavorando, dall’autunno sparirò per un po’ per mettermici per davvero. Serve tempo”.