Sanremo 2021, vince il rock: Maneskin primi, Meta solo terzo

A Sanremo 2021 trionfa il rock dei Maneskin, che con il brano "Zitti e buoni" si aggiudicano la 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Pubblicato: 6 Marzo 2021 21:37

Il Festival di Sanremo 2021 è giunto al termine. Cinque serate a tutta musica con le immancabili (talvolta discusse) performance dei Big e dei Giovani, tanti ospiti, le splendide co-conduttrici di Amadeus e, in ultimo, il tanto atteso vincitore. Anzi i vincitori: a trionfare in finale sono i Maneskin.

Un’ultima puntata ricca di emozioni, ma soprattutto all’insegna della musica, come sempre protagonista della kermesse che premia la canzone italiana. E infatti i protagonisti sono stati proprio i 26 Big selezionati da Amadeus, al suo secondo “mandato” da direttore artistico che ha scelto di dare spazio a un’ampia varietà di generi e stili, portando sullo storico palcoscenico dell’Ariston molti nomi amatissimi dai giovani.

Ma facciamo un passo a ritroso in questa serata ricca di musica ed emozioni. Mano sul cuore per l’Inno di Mameli, ad aprire la scaletta della quinta serata del Festival è la Banda della Marina Militare Italiana diretta dal Maestro Capitano di Vascello Antonio Barbagallo, uno dei più antichi complessi bandistici militari e grande orgoglio del nostro Paese. Un grande omaggio all’Italia e alla musica, nel pieno spirito del Festival della Canzone Italiana. Uscendo sulle note dell’Inno del Reggimento San Marco, i Maestri della Banda riempiono la platea tristemente rimasta vuota quest’anno all’Ariston per via delle restrizioni anti-Covid. Un suggestivo regalo per tutto il pubblico della 71esima edizione del Festival.

Via al televoto, ma soprattutto via alla gara che entra subito nel vivo della musica. Dopo l’esibizione dei primi quattro Big in gara Amadeus annuncia finalmente Fiorello, la sua immancabile spalla sanremese. Lo showman siciliano, come preannunciato, dedica un meraviglioso omaggio a Little Tony, pietra miliare della musica italiana che ha calcato le scene dell’Ariston moltissime volte. Giacca rossa con le immancabili frange, Fiorello delizia il pubblico con La spada nel cuore, Mare profumo di mare, Cuore Matto, Riderà e altri grandi successi del cantante.

Fiorello poi “bacchetta” Amadeus per la dichiarazione in conferenza stampa sulla non-conduzione della prossima edizione del Festival. Da qui, però, l’augurio dello showman: “Questa platea l’anno prossimo deve essere piena di gente. Pure in mezzo all’Orchestra ci devono essere persone che mangiano e fanno cose. Anche fuori pieno di gente fuori dall’Ariston. Però deve andare male”. Una chiosa, come sempre, tutta da ridere.

Splendida come sempre, Serena Rossi scende la scalinata del Festival con una classe innata. Reduce dal grandissimo successo di Mina Settembre, la Rossi si prepara a tornare in tv con il programma La Canzone Segreta e a tal proposito coinvolge Amadeus in una romantica dedica musicale. L’attrice incanta il pubblico (e il conduttore, visibilmente emozionato) intonando A te di Jovanotti. Un gesto dolce e un bel regalo per il pubblico del Festival.

“Una grande signora della musica che con la sua voce unica continua ancora a regalarci emozioni”, così Amadeus presenta la grandissima Ornella Vanoni. Regina indiscussa dell’Ariston, Ornella scende le scale con classe ed eleganza, accompagnata da Fiorello e avvolta in un abito total black. Divertente e ironica, come sempre, la personalità prorompente della Vanoni lascia spazio alla musica e alla sua grande voce: Una ragione di più, La musica è finita, Mi sono innamorato di te, Domani è un altro giorno. Da brividi. Ma dopo il passato, lo sguardo si rivolge al presente: Francesco Gabbani al pianoforte accompagna la Vanoni in Un sorriso dentro al pianto, primo estratto dal nuovo album Unica. Gabbani, autore del testo insieme a Pacifico, torna sul palco dell’Ariston dopo la vittoria al Festival nel 2017 con Occidentali’s Karma e la partecipazione nel 2020 con il brano Viceversa.

“Caro amico ti scrivo, così mi rilasso un po’”, Giovanna Botteri esordisce sul palco dell’Ariston citando i celebri versi di Lucio Dalla. Amadeus ricorda l’attività da inviata della giornalista, che ha vissuto il dramma della guerra da vicino, raccontando con grazia qualcosa che sembra sempre troppo lontano. Tailleur nero con un tocco brillante, la Botteri è splendida nella sua semplicità. “Il calore che senti, quel cuore che batte ti dà la forza, il coraggio di non sentirti più solo”, le parole della giornalista sono un inno al futuro. Quello di cui ci sentiamo privati, ma che torneremo a conquistare giorno dopo giorno.

Dopo un repentino cambio di registro con Achille Lauro, in scena con l’ultimo dei suoi cinque quadri artistici sulle note della sua C’est la vie, tocca a due super ospiti calcare le scene dell’Ariston: Federica Pellegrini e Alberto Tomba. La Pellegrini splendida in blu, come le acque che conquista e domina con grazia, forza ed eleganza. L’abito è abbinato a un raffinato raccolto ed è impreziosito da scintillanti orecchini pendant. Il mito indiscusso dello sci Alberto Tomba è elegantissimo e dimostra di non aver perso il suo proverbiale fascino.

Assegnati i primi premi, prima di conoscere l’esito della gara. Willie Peyote si aggiudica il Premio della Critica “Mia Martini”, con il brano Mai dire mai (La locura). In queste serate il rapper torinese si è guadagnato un posto tra i 10 Big più votati, grazie alla sua grande carica di energia e a un testo acuto e irriverente. La Sala Stampa “Lucio Dalla”, invece, premia il duo siciliano Colapesce e Dimartino. Il loro brano Musica leggerissima ormai è un tormentone per il pubblico e sui social è un must. Premio “Sergio Bardotti” per il Miglior Testo va a Madame con la splendida canzone d’amore Voce, invece il Premio “Giancarlo Bigazzi” assegnato dall’Orchestra del Festival tocca ad Ermal Meta.

Premiato ufficialmente anche Gaudiano, già annunciato vincitore delle Nuove Proposte del Festival con il brano Polvere da sparo, dedicato al papà scomparso. Ma anche il mattatore Fiorello riceve un riconoscimento davvero speciale: si tratta del Premio Città di Sanremo, assegnato dal direttore artistico Amadeus.

Il rock domina il Festival di Sanremo 2021: a vincere questa 71esima edizione della kermesse musicale sono i Maneskin, gruppo amatissimo dai giovani ma che si è fatto strada anche nel cuore del resto del pubblico. I Maneskin trionfano a Sanremo 2021 con il brano Zitti e buoni, canzone dal groove potente esaltato sul palco dell’Ariston da performance che difficilmente dimenticheremo. Secondo posto per Fedez e Francesca Michielin mentre Ermal Meta conquista il terzo posto sul podio, sebbene fosse il grande favorito.

Energia allo stato puro per questi giovanissimi artisti, che ad ogni apparizione hanno letteralmente bucato lo schermo conquistando tutti anche grazie al loro look glam e sensuale. La band romana è stata scoperta da Manuel Agnelli, coach dell’undicesima edizione di X Factor alla fine della quale si sono piazzati al secondo posto. Iconica l’esibizione che hanno portato sul palco di Sanremo 2021 proprio al fianco del loro mentore.