Pupo, quanto è alto e perché ha patito per la sua statura

Pupo non ha mai sopportato le battute sulla sua altezza: ecco le dimensioni reali di Enzo Ghinazzi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 4 Ottobre 2024 16:05

Quello dell’altezza è stato in passato un tema molto delicato per Enzo Ghinazzi, in arte Pupo. Tutti i personaggi pubblici devono fare i conti con il giudizio estetico, oltre che artistico. Nel caso alcuni commenti non sono stati esattamente gentili, ha raccontato in passato. Ecco quanto è alto e cosa questo ha significato per lui.

Pupo, altezza

Enzo Ghinazzi è nato nel 1955 e questo aspetto è intrinsecamente connesso alla sua altezza. Nel corso degli anni, infatti, la media della statura degli italiani è mutata. Oggi le nuove generazioni vantano una media di 177,8 cm per gli uomini e 164,6 cm per le donne. Lo riporta uno studio su 179 Paesi della Ncd Risk Factor Collaboration.

Per quanto appaia un po’ eccessivo rispetto all’esperienza comune che abbiamo in strada, il dato è tremendamente sorprendente se lo si paragona allo stato delle cose in Italia meno di un secolo fa. Sfruttiamo i dati dell’esercito, che riportano come nel 1950 l’altezza media degli uomini (al tempo i soli a potersi arruolare e i soldi chiamati a sottoporsi alla leva obbligatoria) chiamati alle armi era di poco inferiore a 1,70 metri. Di norma l’uomo comune era alto poco più della maggior parte delle giovani donne di oggi.

In questo scenario storico, l’altezza di Pupo non era tale da far girare la testa in strada, essendo di 1,67 metri. Il cantante era perfettamente in media. Oggi lo si potrebbe definire basso, secondo un altro standard, ma non al tempo. Proprio per questo motivo Ghinazzi era tremendamente amareggiato da alcuni commenti, che hanno lasciato il segno, almeno per un po’.

L’altezza di Pupo e le donne

La sua altezza ha sempre rappresentato un tasto dolente, da quando è finito sotto i riflettori. Al Corriere ha spiegato infatti di non aver mai compreso realmente il motivo di certe battute, che lo ferivano. Erano frasi stupide, ha spiegato, rivolte a chi negli anni Settante rientrava perfettamente nella media: “Non ero poi così piccolo, ma non piacevo tanto (anche per l’altezza, ndr). Per me che ho una passione smisurata per le donne, era un ostacolo. Poi però mi sono tolto le mie soddisfazioni”.

La fama ha cambiato tutto, mostrandolo ben differente agli occhi di molte donne: “Puntavo tutto sulla simpatia, ma dopo che sono diventato famoso, mi vedevano alto e bello”. Ma quando ha capito d’avercela fatta? Era il 1992 e Pippo Baudo annunciò la sua presenza sul palco del Festival di Sanremo: “Ecco a voi Enzo Ghinazzi”. In prima fila però qualcuno si lamentò, chiedendo chi fosse. Una volta visto, ecco la rivelazione: “Ma quello è Pupo!”.

Quel nomignolo, dato forse anche in relazione alla sua statura, era ormai impresso sulla sua persona. Aveva provato a liberarsene ma sarebbe stato un errore. Anche Mogol, ha raccontato, lo chiamò per criticarlo: “Chi è che ti ha consigliato di cambiare nome?”.

Da allora tutt’altra storia, anche se forse la fama ha accentuato una delle sue dipendenze, quella dal sesso. Ha vissuto anni complessi e vi ha trascinato anche sua moglie Anna. Oggi sembra tutta acqua passata e, dopo tante difficoltà, ha trovato con lei e la sua amante Patricia Abati un equilibrio in una relazione poliamorosa.