Niccolò Bettarini parla per la prima volta dopo l’aggressione

Niccolò Bettarini ha postato un foto che lo ritrae mentre esce dall’ospedale e commenta per la prima volta la sua aggressione

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Redazione

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Niccolò Bettarini è uscito dall’ospedale. Il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, aggredito e accoltellato domenica 1 luglio all’alba a Milano, e reduce da un intervento alla mano, è finalmente tornato a casa.

La sua vicenda ha tenuto banco sui media tutta la settimana, tra articoli, post di amici, genitori  e colleghi della Ventura. Si sono scomodati un po’ tutti a commentare una vicenda surreale (uno dei ragazzi incriminati era già stato fermato per rissa e aveva aggredito un altro ragazzo pochi giorni prima), che la dice lunga sullo “sballo” del sabato sera e sulla pericolosità di certa movida notturna.

Adesso, finalmente, è il diretto interessato a prendere la parola. Anzi, la penna. Niccolò ha postato una sua immagine sorridente mentre, col braccio fasciato, esce dall’ospedale e ha commentato la vicenda con queste parole:

Non sono mai stato bravo a raccontarmi. Ma, ora che sto migliorando, sento che sia giusto e doveroso dire diverse cose. Innanzitutto voglio in questo momento ringraziare la mia famiglia che mi è sempre stata vicino, nei momenti felici come in quelli brutti. Nessuno come lei ha saputo trasmettermi quella forza che mi ha permesso di non mollare mai. Sono un ragazzo fortunato e, mai come ora, sento veramente di esserlo, non solo per il fatto di essere qui a scrivervi questo post, ma anche perché so di avere degli amici che mi hanno salvato la vita. Sono cresciuto credendo nell’amicizia, è un valore fondamentale nella mia vita e farei qualunque cosa se degli amici fossero in difficoltà.
Sarò sempre grato al pronto intervento dell’ambulanza e del trauma team dell’Ospedale Niguarda di Milano. Da questa esperienza esco più forte di prima, con la consapevolezza di aver rischiato tanto. Ringrazio, inoltre, la questura e le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo. Grazie a tutti per l’affetto che ci avete dimostrato. Ricordate sempre di essere voi stessi ma soprattutto, ricordate chi siete”. Niccolò Bettarini