La morte di Gigi Proietti, lo scorso novembre, ha segnato tutti nel profondo, non soltanto il pubblico che lo ha sempre seguito e amato ma anche i colleghi, soprattutto quelli che hanno avuto l’onore di lavorare al suo fianco. Uno di questi è Marco Giallini, l’attore romano che di recente abbiamo apprezzato in tv nello show Lui è peggio di me, con Giorgio Panariello. Nell’ultima intervista rilasciata a Il Messaggero il pensiero è tornato a lui, a quel “gigante” con cui ha recitato nel film Io sono Babbo Natale, sua ultima apparizione.
Marco Giallini, il toccante ricordo di Gigi Proietti
Schivo, riservato e mai sopra le righe. Il ritratto di Marco Giallini è quello di un artista “maledetto”, per usare un’immagine d’altri tempi. Eppure quando si confida è sempre un’occasione per scoprire quanto sia bella la sua anima. E vedere o ascoltare un uomo di gran cuore come lui è sempre una ventata d’aria fresca, in un mondo che dello straparlare ha fatto quasi una religione.
Lo ha fatto ancora una volta Giallini, cimentandosi in una breve ma intensa intervista a Il Messaggero, rilasciata in occasione della primissima proiezione del film Io sono Babbo Natale alla 16esima Festa del Cinema di Roma. Una commedia natalizia diretta da Edoardo Falcone pensata per le famiglie ma, cosa più importante, set dell’ultima apparizione del compianto Gigi Proietti. Perciò era inevitabile che pensiero di Marco Giallini andasse proprio a lui e a una pellicola che oggi rappresenta tanto:
Un regalo, perché mi ha permesso di lavorare con Proietti. Sul set è stato come un padre. Sono cresciuto guardandolo recitare e cercando di assorbire la sua arte, come del resto quella degli altri giganti della sua generazione. Durante le riprese non stava benissimo, si vedeva chiaramente, anche se nel momento in cui il regista gridava azione! scattava come un ragazzino. Chi poteva immaginare che se ne sarebbe andato nel giorno dell’80esimo compleanno. Gravissima perdita.
Una gravissima perdita, sì. E non solo artisticamente parlando, perché Gigi Proietti era uno di quegli uomini che lasciano il segno nella vita delle persone con la sua verve, la sua ironia e una personalità dalla quale c’era soltanto da imparare. Dalle parole di Giallini traspare il senso di vuoto dovuto alla perdita di Proietti, ma anche la pienezza di un rapporto di stima e amicizia che ha segnato profondamente la sua vita.
Io sono Babbo Natale, l’ultimo film di Gigi Proietti
Se le parole di Marco Giallini danno l’esatta idea del grande vuoto lasciato da Gigi Proietti in amici e colleghi, la proiezione del film Io sono Babbo Natale alla Festa del Cinema di Roma ne è stata l’ulteriore conferma. Quel sorriso e quello sguardo sempre ironico e mai superficiale mancano anche al pubblico che, guardando per la prima volta dopo mesi l’attore nel suo ultimo ruolo per il cinema, non è riuscito a trattenere una sincera commozione.
Garbata e divertente, senza mai sfociare nella volgarità, così potremmo riassumere in poche parole la commedia diretta da Edoardo Falcone. Come del resto potremmo definire la performance di Gigi Proietti che nella pellicola interpreta Nicola, il “presunto” Santa Klaus che dà rifugio allo scapestrato Ettore (Giallini), un rapinatore appena uscito di galera. Il film uscirà nelle sale il prossimo 3 novembre e sappiamo già che sarà una grande emozione rivedere Proietti all’opera. Un ultimo grande regalo per tutti noi.