A due settimane dalla vittoria all’Eurovision Song Contest del 2021, i Måneskin hanno deciso di lasciare la loro manager storica, Marta Donà, che li accompagnava dall’inizio del loro percorso. A renderlo noto è stata proprio la Donà sui suoi profili social, annunciando la risoluzione dei rapporti con la band romana.
Pare, infatti, che i quattro giovani artisti abbiano deciso di muoversi in una direzione diversa dalla sua, e per questa ragione abbiano scelto di affidarsi a un’altra figura professionale. Poche parole ma che fanno intendere una scelta non condivisa, come si evince dall’amarezza del messaggio lasciato sui suoi account:
Abbiamo trascorso 4 anni indimenticabili pieni di sogni da esaudire e di progetti realizzati. Io vi ho portato fino a qui. Da adesso in poi avete deciso di proseguire senza di me. Ho il cuore spezzato ma vi auguro il meglio dalla vita ragazzi.
Sul suo profilo Instagram le ultime foto insieme mostravano abbracci, sorrisi e lacrime di gioia dopo il trionfo all’Eurovision: una notizia che sarà arrivata come un fulmine a ciel sereno alla manager, che li ha accompagnati per gli ultimi quattro anni della loro carriera professionale.
Nel loro percorso insieme, dalla partecipazione a X Factor, ne è passata di acqua sotto i ponti: la realizzazione dei tre dischi di grande successo, così come le esperienze, ricche di soddisfazioni, al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest del 2021, dove hanno conquistato con il brano Zitti e buoni, dopo trentuno anni, il primo posto per il nostro paese.
Sui canali social dei Maneskin, almeno per il momento, non sono comparsi riferimenti alla vicenda e non è chiaro il motivo di questa decisione, che sembrerebbe essere unilaterale.
Marta Donà guida Latarma Management, un team tutto al femminile che segue anche artisti del calibro di Francesca Michielin, Marco Mengoni e Alessandro Cattelan. Solo una settimana fa aveva scritto dei Måneskin su Instagram: “La dedizione al lavoro di questi ragazzi. La professionalità, la costanza, la perseveranza. La padronanza del palco, l’attitudine, l’anima pura e il coraggio di credere nei proprio sogni. Quattro ragazzi di vent’anni hanno riportato nel nostro Paese, dopo 31 anni, la competizione musicale più importante al mondo. Ci sta che qualcuno sia invidioso, soprattutto se aveva dato per scontata la vittoria. Ma con i Måneskin tutto puo’ succedere, je suis désolé”.