Frecciatine a distanza fra Beppe Fiorello e Luca Argentero, protagonisti di due fiction di successo targate Rai, rispettivamente Gli orologi del diavolo e Doc – Nelle tue mani. Dopo l’enorme successo della serie di Argentero, anche Fiorello ha ottenuto ottimi ascolti, confermandosi fra i re delle fiction. Al termine delle prime puntate dello show, l’attore ha condiviso su Twitter un articolo apparso su Repubblica.
Beppe ha sottolineato alcune frasi della rubrica di Stefano Balassone. “L’accoglienza del pubblico di Rai1 – si legge -, nonostante l’assenza di ospedali, medici, infermieri e storie di corsia, è buona alla partenza. Potrà diventare più cospicua se gli spettatori riusciranno ad acciuffare il bandolo dell’emozione per un prodotto che mischia i moventi dell’avventura e del sentimento familiare”. Parole che non sono piaciute ad Argentero che ha scritto: “Che strano tweet”. Poco dopo Fiorello ha fatto sapere di non avercela con nessuno in particolare e di aver espresso un pensiero generale. “Ma come? – ha replicato Luca -. Ci sono altre serie in onda con medici e infermieri? O è sottolineato in rosso per puro caso?”.
Gli orologi del diavolo racconta la storia di Gianfranco Franciosi, detto Gianni, meccanico navale di Bocca di Magra, in Liguria. Un giorno nella sua officina riceve una strana visita: alcuni clienti gli offrono un anticipo di cinquantamila euro in contanti per creare un gommone velocissimo, con un doppio fondo, radar e Gps. Gianni denuncia tutto alla polizia e accetta di collaborare con loro per capire cosa stia accadendo. Da quel momento la sua vita cambierà e si troverà a lavorare come agente infiltrato. Un vero e proprio incubo in cui sarà costretto a trasportare enormi quantitativi di droga, trattare coi narcos e riferire tutto alla polizia. Il titolo fa riferimento ai Rolex che Gianni riceveva dal boss al termine di ogni missione.
Anche la fiction di Luca Argentero, Doc – Nelle tue mani, racconta una storia vera. Quella di Pierdante Piccioni (nella fiction Andrea Fanti), primario dell’ospedale di Lodi che tempo fa perse la memoria dopo un incidente. Quando si risvegliò dal coma, i ricordi del medico erano fermi a 12 anni prima, da quel momento per lui iniziò un processo di rinascita e ricostruzione del presente.