Tante volte il nome di Lapo Elkann è stato associato a notizie di cronaca non sempre positive o favorevoli alla sua immagine. Eppure Lapo, negli anni, gossip pruriginoso a parte, ha saputo dedicarsi con anima e passione all’immagine della sua azienda e a portare avanti importanti progetti benefici. Come la sua Fondazione LAPS, che promuove progetti volti a supportare le famiglie, nel mondo, in difficoltà economica, soprattutto dopo la crisi legata al COVID-19. E ai bambini vittime di abusi.
Oggi la notizia, meritevole di essere raccontata, è che Lapo e sua moglie Joana Lemos, ex campionessa di rally che ha sposato il 7 ottobre scorso, hanno usato i soldi raccolti con il loro matrimonio, per affittare un Boeing e portare in salvo 150 profughi ucraini fino a a Cascais in Portogallo, insieme a 10 cani e 5 gatti.
“Per il nostro matrimonio Joana e io abbiamo chiesto ai nostri ospiti di fare una donazione a Fondazione LAPS. Con la somma raccolta abbiamo deciso di supportare il Popolo ucraino con diverse azioni. Oggi abbiamo affittato un Boeing”, ha raccontato Lapo sui social.
D’altronde Lapo Elkann aveva già condannato la guerra schierandosi apertamente contro l’aggressione di Mosca. Poche settimane fa aveva deciso di sospendere la distribuzione in Russia degli occhiali Italia Independent, in segno totale solidarietà con il popolo ucraino. Spiegando che la scelta derivava dal fatto di volere dare concretezza alla sua vicinanza, inclusa quella del popolo italiano, al popolo ucraino.