Katia Ricciarelli senza peli sulla lingua. Nonostante il grande dolore per la morte di Pippo Baudo, suo marito dagli anni Ottanta fino al 2004, la cantante non ha potuto fare a meno di attaccare lo staff del conduttore. Reo, a suo dire, di averlo allontanato da lei dopo il divorzio, mettendo i bastoni tra le ruote.
Katia Ricciarelli contro l’assistente di Pippo Baudo
“La sua scomparsa l’ho appresa dalla televisione: nessuna delle persone che stavano attorno a lui ha avuto l’accortezza di telefonarmi per avvisarmi, da loro ho ricevuto solo silenzio – ha raccontato Katia Ricciarelli al settimanale Gente -. Io l’ho chiamato molte volte e, tranne in un’occasione in questi ultimi sei anni, non ho potuto parlare con lui; non sapevo nemmeno del suo stato di salute e la sua morte è stata per me improvvisa e inaspettata”.
“Ho un grande e immenso dolore nel cuore – ha continuato a proposito della scomparsa di Pippo Baudo – Il nostro è stato un matrimonio che ha fatto sognare l’Italia; l’ho amato moltissimo e non l’ho mai dimenticato. A ogni mio compleanno, il 18 gennaio, ho sempre aspettato una telefonata, anche due semplici parole, ma nulla”.
Katia Ricciarelli, assente ai funerali di Baudo a causa di un problema fisico, ha poi attaccato apertamente lo staff di Super Pippo e in particolare la sua assistente, Dina Minna.
“Per sentirlo dovevo passare attraverso la sua assistente Dina. Credo che Pippo non avesse attorno a lui le persone giuste”, ha ammesso.
Poi la stoccata: “Pensi che una volta mi dissero che doveva essere operato: arrivai in ospedale e l’intervento era già avvenuto. Sono sempre stata messa all’oscuro di tutto e questo per me rimane un grande dolore. Se Baudo comprendesse tutto questo? Una volta mi disse di avere intestato due appartamenti di Roma alla sua assistente Dina. Io rimasi colpita e gli chiesi come mai. Mi rispose: ‘È buona e mi sta vicino’. Questo le fa capire tutto”.
Nonostante tutto la Ricciarelli ha voluto chiudere con un dolce messaggio: “Con la morte di Baudo si chiude un’ampia parentesi della mia vita. E quando sarà il mio momento, spero di trovarmi con lui per farci quattro risate”.
Per ora nessuna replica da parte di Dina Minna, che ha lavorato per Pippo Baudo per ben trentasei anni ed è stata al suo fianco fino alla fine dei suoi giorni.

Chi è Dina Minna, l’assistente di Pippo Baudo
Quella di Dina Minna è sempre stata una presenza silenziosa: il suo nome al grande pubblico è forse poco noto, ma ben conosciuto agli addetti ai lavori. Con lei, infatti, le redazioni dovevano interloquire per fissare interviste e appuntamenti con il maestro. Ha iniziato a lavorare per Baudo poco più che diciottenne, quando era da poco entrata in Rai. Un incontro che ha cambiato per sempre le vite di entrambi.
Per Baudo è stata una presenza costante, una guida silenziosa nelle decisioni quotidiane, una persona di cui fidarsi sempre. Ogni mattina arrivava presto nella casa di via della Vite a Roma, organizzandogli la giornata in ogni dettaglio, dalle riunioni agli appuntamenti medici. Lo ha seguito passo passo per quasi quattro decenni, fino agli ultimi giorni trascorsi al Campus Bio-Medico di Roma, dove Pippo Baudo si è spento il 16 agosto.

Nel 2020, ospite del talk L’Ora Solare condotto da Paola Saluzzi, Pippo Baudo aveva parlato di Dina Minna con profonda gratitudine e visibile commozione: “La ringrazio con tutto il cuore, perché per me è davvero indispensabile: mi cura, mi consiglia, mi rassicura. Mi sento protetto da lei. È molto più giovane di me, eppure, davanti a lei, mi sento come un bambino”.
Parole che descrivono un sodalizio autentico, basato su affetto, fiducia e riconoscenza reciproca, che andava ben oltre il tradizionale rapporto professionale.