“Prima ero Carlos. Mi sono chiesta se avrei lavorato ancora”, aveva detto in un’intervista. E sì che ha continuato a lavorare Karla Sofía Gascón, protagonista del film Emilia Pérez e prima donna transgender candidata agli Oscar proprio per questo ruolo da protagonista. Dagli esordi nelle telenovelas al grande successo e ai premi internazionali, tutto sull’attrice madrilena.
Gli esordi nella recitazione
Classe 1972, Karla Sofía Gascón è nata come Juan Carlos a Madrid. L’amore per la recitazione era già in lei quando, da adolescente, ha cominciato a muovere i primi passi in questo mondo, ottenendo però solo ruoli marginali. Su tutti quelli in diversi spot pubblicitari diffusi nella televisione spagnola.
Gascón voleva di più, voleva riuscire a trasformare la propria passione in un lavoro. È stato grazie al consiglio di un amico regista che ha preso una decisione importante: si è trasferita in Messico e lì qualcosa è cambiato. A regalarle i primi veri successi sono stati i ruoli in alcune note telenovelas come Corazón salvajedel, ma la prima scrittura di un certo peso è arrivata nel 2013 con il film Nosotros los Nobles diretto da Gary Alazraki, scritto dagli sceneggiatori Adrián Zurita e Patricio Saiz e la cui trama si ispirava a Il grande teschio di Luis Buñuel. Lì recitava la parte di Peter Pintado.
Il difficile periodo della transizione
Gli anni dei primi successi e dell’avvio effettivo della sua carriera hanno coinciso con un periodo molto complesso: Juan Carlos, non si identificava nel proprio sesso biologico. Dal 2016 in poi c’è stato un progressivo allontanamento dalle scene, di cui ha dettagliatamente parlato nella autobiografia Karsia: Una historia extraordinaria, uscita nel 2018, poco prima di completare il processo di transizione.
“Sono stata conosciuta come attore di telenovelas. Qualche anno fa, a 46 anni, sono diventata una donna trans. Prima ero Carlos. Mi sono chiesta se avrei lavorato ancora. Ho aspettato tanto per fare coming out, avevo paura di fare una brutta fine“, ha raccontato in una recente intervista al Corriere della Sera. Parole che fanno eco a quanto detto a Rolling Stones: “Sono rimasta sola. È stata un’esperienza così buia che mi ha portato sull’orlo del suicidio. L’odio verso noi trans è però la benzina che mi fa andare avanti”.
“Ho sempre saputo cosa ero e cosa volevo fare, ma non c’era l’opportunità di farlo perché mi ero sviluppata in un modo diverso e mi sono anche divertita molto dall’altra parte, ho fatto cose meravigliose nella mia vita e non mi pento di nulla – ha aggiunto in un’altra intervista, concessa in occasione dei Golden Globes -. Ho deciso che era l’unico momento che avevo, o quello o mai più, ho deciso di fare una svolta nella mia vita e l’ho fatto di più perché è stato il momento in cui c’era un’unità di identità di genere in Spagna che mi ha supportato meravigliosamente, perché altrimenti non l’avrei fatto”.
Il successo mondiale con Emilia Pérez
Il 2024 è stato l’anno della svolta. L’anno in cui è tornata sul set, finalmente come Karla Sofía Gascón e in un ruolo che l’ha consegnata al grande pubblico internazionale. Il musical Emilia Pérez diretto dal regista Jacques Audiard è la sorprendente storia di un criminale, un narcotrafficante messicano, che cambia sesso e non solo scopre la propria femminilità, ma trova la sua redenzione. Nel cast anche Zoe Saldana e Selena Gomez.
“Si tratta della lotta tra l’oscurità e la luce e di come le persone, non importa quanto siano cattive, possano andare avanti e soprattutto grazie al potere femminile, al potere delle donne”, ha detto l’attrice.
Karla Sofía Gascón è stata insignita del Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes per questo ruolo ed è stata candidata al Critics’ Choice Movie Awards, agli Screen Actors Guild Awards, ai Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale e, infine, ai BAFTA in programma il 16 febbraio 2025.
La prima donna transgender candidata agli Oscar
Con Emilia Pérez l’attrice è già entrata nella storia: Karla Sofía Gascón è la prima donna transgender ad aver ricevuto una nomination agli Oscar come Miglior attrice protagonista.
“Una cosa di cui vorrei essere un esempio è che gli attori, le attrici che hanno lavorato duramente per tutta la vita… per lavorare, lasciate che diano il meglio di sé con amore. Io faccio parte di quelle attrici. Voglio essere un esempio per coloro che vedono che sì, puoi farcela – ha detto in una recente intervista -. Voglio essere un esempio per chiunque, se è possibile, questa è la cosa principale. E d’altra parte, ciò che mi corrisponde come persona della comunità LGBT, ovviamente, è che voglio essere un esempio di normalizzazione nei confronti delle persone transgender perché alla fine della giornata, dopotutto, siamo persone che hanno la capacità di fare ciò che vogliono”.