James Van Der Beek, com’è cambiata la sua vita dopo la diagnosi: “Il mio cancro è tra i più mortali”

James Van Der Beek ha raccontato della vita con il tumore al colon: com'è cambiata la sua quotidianità

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

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Sono trascorsi mesi dallo scorso novembre, quando il celebre attore James Van Der Beek, nel cuore dei Millennial per Dawson’s Creek, ha svelato d’aver ricevuto una diagnosi di cancro al colon retto. Ha deciso di parlarne per aumentare l’attenzione sulla necessità della prevenzione, non per ottenere visibilità.

Spiegando d’essere pronto a sottoporsi a tutte le cure disponibili, aveva sottolineato l’intenzione di continuare a lavorare. Cosa che ha fatto. Ha infatti preso parte alle riprese del prequel de La Rivincita delle Bionde, offrendo aggiornamenti sul suo stato di salute.

Il ritorno sul set

Quella di proseguire nel proprio lavoro è stata una scelta dettata da più fattori. Da una parte c’è da considerare, ovviamente, il benessere economico della sua famiglia. Dall’altro, di certo, c’è la sua condizione mentale. La sua vita è stata di colpo stravolta e il set gli ha offerto un ritorno alla normalità.

“È stato bello entrare a far parte del cast. Mi sto divertendo molto e sono tutti fantastici. La cosa belle è che tra un ciak e l’altro il cancro non esiste. Tu devi solo pensare alle tue battute”.

Come sta James Van Der Beek

Al Today Show James Van Der Beek ha spiegato d’aver volute parlare del suo tumore per sensibilizzare l’opinione pubblica. Non si parla mai abbastanza di prevenzione, nonostante poche visite possano salvare vite umane.

Tutto ciò lo ha portato a sperimentare delle situazioni del tutto inattese: “Quando qualcuno si avvicina e mi ringrazia, mi fa sentire d’aver fatto bene. Lo apprezzo ogni volta. Vorrei solo risparmiare a qualcuno il viaggio che sto facendo io ora”.

Non c’è in lui la volontà di proporre una narrativa artefatta. Non nasconde infatti d’aver avuto dei momenti di sconforto. È fisicamente cambiato molto e il rapporto con lo specchio è stato a lungo complesso: “Pensi ‘sono stanco, debole, dimagrito, chi sono diventato?’”.

La risposta per lui è giunta attraverso la meditazione. Ha così ripreso ad amare sé stesso. Ma non solo. La sua vita è cambiata nettamente. Un passaggio cruciale, considerando come il suo è il secondo tumore più mortale (anche se il più curabile, se diagnosticato in fase iniziale).

“Ho scoperto la bellezza di prendere le cose un po’ più lentamente, dando priorità al riposo. Per quanto riguarda il cancro, posso dire che sono in viaggio. È un processo e probabilmente lo sarà per il resto della mia vita”.

Ha raccontato di come la diagnosi sia giunta come un treno. Era in forma e mangiava bene, vantando un’ottima salute cardiovascolare, ha sottolineato. Ora fa molto yoga e ha provato la dieta chetogenica: “Ho scoperto quanto è salutare anche il riposo. Convivere con la malattia è un lavoro a tempo pieno”.