Una foto di quando era piccolo in compagnia del suo papà: Giuseppe Povia, con un lungo post pieno d’amore, ha annunciato la scomparsa del genitore.
Il cantautore, classe 1972, ha condiviso tramite i suoi social l’ultimo saluto a suo padre pubblicando una vecchia foto e parole che ne raccontano il legame il legame profondo. E in tanti hanno voluto far sentire al cantate la propria vicinanza scrivendogli commenti di cordoglio e affetto.
“Ciao papà… Sei stato grande – ha scritto Giuseppe Povia, per poi proseguire -. Mi hai insegnato ironia, schiettezza e voglia di fare. Quando ho vinto Sanremo mi hanno chiesto: ‘chi è il tuo mito?’ ho detto: ‘mio padre’. Non ti dico ‘riposa in pace’ perché dicevi che nella vita eterna non ci si riposa, si vive nella gioia e nella luce, eri troppo avanti. Sono sempre il tuo bimbo con le dita in bocca che tenevi stretto. Eri un uomo tanto buono… buon paradiso Papà”. Una dedica piena d’amore e gratitudine che Giuseppe Povia ha voluto scrivere per il suo papà.
Il cantante ha vinto il Festival di Sanremo nel 2006, nell’edizione condotta da Giorgio Panariello insieme a Ilary Blasi e Victoria Cabello, con il brano Vorrei avere il becco. Nel suo lungo curriculum musicale molti brani di successo come I bambini fanno ooh e Luca era gay con cui si è classificato al secondo posto nell’edizione 2009 della kermesse canora e con cui ha vinto il Premio Sala Stampa RadioTV, solo per ricordare qualche brano di Povia.
Al momento, ha raccontato sempre tramite i social mostrando in una foto la sua ultima intervista rilasciata a La Verità, che ha lavorato a un nuovo album. Tra le altre cose ha scritto in un post: “Lavorare a questo disco in cantina mi ha dato la forza per andare avanti in un anno triste, imperfetto e che fa ancora tanta paura per l’incertezza del lavoro, della musica e della salute mentale. Volevo pubblicarlo il 29 gennaio ma ho rimandato per rispetto di Papà. Sono solo in tutto e potrei rimandare ancora la pubblicazione del disco ma voglio andare avanti da subito così mi faccio forza, ne ho bisogno. A breve vi do novità e perdonatemi ancora per la ‘discontinuità’”.