Giulia De Lellis è uno strano, stranissimo, fenomeno. Semplice ragazza della borgata romana, mentre lavorava come commessa partecipò, appena ventenne, al casting di Uomini e Donne. È bella e spigliata: naturalmente viene scelta e diventa ufficialmente la corteggiatrice di Andrea Damante. Tronista che riuscirà a portarsi a casa a fine programma, guadagnando anche un paio di possenti corna, accessorio che darà poi il titolo al suo libero bestseller.
Col fedifrago Damante finisce e lei, senza sorprese, passa a frequentare un altro bel tamarro: lo stesso Andrea Iannone che ha conquistato Belen e adesso vive assieme a Elodie. Nel frattempo, una partecipazione al Grande Fratello e una sfavillante carriera di influencer appassionata di make-up. Poi la svolta. Il fidanzamento con un rampollo che ben poco ha da spartire con il mondo di social e reality la trasforma in un’aspirante First Lady che dalle vacanze al lido di Ostia passa a quelle in compagnia di Capi di Stato.
Le vacanze con il presidente di Israele
Giulia De Lellis, con un piccolo top a fiori e make-up alla moda, sorride accanto a Isaac Herzog, massima carica dello stato di Israele. Incontro che arriva a seguito di un workout sulla spiaggia in compagnia delle forze speciali dello stato ebraico. Sembra l’invenzione di un sarcastico e decisamente fantasioso sceneggiatore, la trama di un film distopico, ma è la realtà, dettagliatamente rendicontata sul seguitissimo profilo Instagram dell’influencer. Com’è possibile?
La causa è l’attuale fidanzato di Giulia, l’armatore Carlo Gussalli Beretta. Così come suggerito dal suo cognome, l’ereditiero di mestiere vende armi e tra i suoi clienti di certo non si trovano pacifisti. Quello in Medio Oriente è un viaggio di lavoro, finalizzato alla compravendita di pistole, fucili e armamenti (o qualsiasi cosa commerci una fabbrica di armi). E così come spesso accade, alle eleganti cene di lavoro portarsi la bella fidanzata è un’ottima mossa di marketing.
È ingenua Giulia De Lellis, da giovane sul braccio si tatuò la scritta Pollyanna e, nonostante gli anni, continua ad assomigliare alla sciocchina letteraria. Ha condiviso gli allenamenti con i militari così come avrebbe postato i balli di gruppo in compagnia dell’animatore del villaggio; il ritratto col dittatore trattato come la foto assieme al padrone del ristorante in Riviera. Ma i suoi follower non sono tutti così naif e i commenti sotto i suoi post diventano così duri e politici che non ci sentiamo neppure di replicarli.
La risposta alle critiche di Giulia De Lellis
Sommersa dalle critiche piovutele addosso per il suo viaggio in Israele, Giulia De Lellis ha voluto rispondere con l’ironia che la contraddistingue a tutti i suoi detrattori. L’ha fatto, neanche a dirlo, con una stories su Instagram in cui prende le distanze da qualsiasi accusa di voler fare propaganda politica: “Nel racconto del mio viaggio c’era solo il piacere della scoperta e nessuna volontà di veicolare alcun messaggio politico, anche perché sono consapevole di non avere la preparazione per poter prendere posizione su un messaggio così complesso e delicato” spiega l’influencer. Che lancia anche una stoccata: “Chi ha sostenuto il contrario mi ha sopravvalutata, o semplicemente ha scelto di usarmi, lui sì, per fare propaganda”.
Infine, il ‘mea culpa’ per aver posato con troppa leggerezza in un Paese in cui si consumavano brutalità e barbarie: “Vedere così tanta aggressività e odio da parte di chi dichiara di essere animato da sentimenti di pace mi sconvolge, ma consapevole del mio ruolo, saprò essere più attenta, sia in ciò che racconto che nel mondo in cui lo faccio”. Come si suol dire, sbagliando si impara.
Da vippona ad ambasciatrice culturale
Durante la stessa vacanza, tra una foto in bikini e l’altra, Giulia De Lellis ha anche mostrato le celebrazioni di un tradizionale matrimonio ebraico: “Amo celebrare l’amore in ogni sua forma” ha scritto l’influencer che qualche hanno fa era finita nel mirino delle polemiche in seguito a discorsi giudicati omofobi. E poi inizia a spiegare nel dettaglio il significato del rito nuziale ebraico. Attenta come una scolaretta alle prime armi – con qualche perdonabile strafalcione – così come in passato ha spiegato alle sue follower cosa sono le piramidi di Giza e come è stata costruita la torre Eiffel.
E la gente si arrabbia. Perché come fai a scoprire per la prima volta a quasi 30 anni cosa sia una piramide. Come è possibile non sapere proprio nulla della questione palestinese, come si può non aver studiato mai niente su una delle città più ricche di storia al mondo. E invece si può: si può non saper nulla e avere la possibilità di parlarne a tutti, guadagnandoci anche. È il paradosso dell’influencer, il meccanismo che muove il web. Non è di certo colpa di Giulia De Lellis che, fra tutti quelli che non sanno ma insegnano, per lo meno è la più simpatica. Godiamocela come ci si godrebbe una puntata di Black Mirror.