Giorgio Faletti è stato un artista che ha fatto tutto: comico, cantautore, attore e scrittore di thriller di successo. Meno noto è un particolare della sua formazione: Faletti si è laureato in Giurisprudenza, come lui stesso ricordava: “Non mi piaceva studiare… la laurea in Giurisprudenza l’ho presa solo per non deludere mio padre”.
Nel luglio 2025 il pubblico potrà riscoprirlo grazie a “Signor Faletti”, un documentario televisivo che Rai3 dedica alle sue mille sfaccettature. Il film, diretto da Michele Truglio e Alessandro Galluzzi, celebra la vita e la carriera di Faletti partendo dal cabaret fino ai bestseller letterari.
Giorgio Faletti era laureato in Giurisprudenza: la scelta per non deludere il padre
Giorgio Faletti crebbe ad Asti da una famiglia umile, ma riuscì comunque a completare gli studi universitari: conseguì infatti la laurea in Giurisprudenza prima di dedicarsi totalmente allo spettacolo. Nonostante fosse un ottimo studente, abbandonò la professione legale per muovere i primi passi nel cabaret.
Negli anni ’70 cominciò a farsi notare al Derby Club di Milano, uno dei templi del cabaret italiano. Su quel palco si alternavano giovani comici che sarebbero poi diventati volti noti, come Diego Abatantuono, Teo Teocoli e Massimo Boldi. Per Faletti fu un vero battesimo artistico: da lì in poi la sua strada si allargò alla musica, alla tv e infine alla scrittura, con una naturalezza che forse nasceva proprio da quella sua formazione seria ma mai ingessata.
Dal cabaret alla narrativa: la carriera poliedrica di Giorgio Faletti
Faletti non è stato solo un comico. Ha scritto canzoni, romanzi, fatto tv, cinema. A Sanremo nel ’94 portò Signor Tenente, arrivò secondo e vinse il Premio della Critica. Poi pubblicò Io uccido, un giallo che fece il giro del mondo. In tv lo ricordiamo a Drive In, al cinema fu il prof. Martinelli in Notte prima degli esami. Serio, duro, diverso da lui. La sua carriera è un patchwork di talenti che ancora oggi funziona per chi lo ha amato e per chi lo scopre adesso.
Il documentario Rai 2025 “Signor Faletti”: il ritratto intimo di un artista multitasking
Signor Faletti andrà in onda su Rai 3 oggi. Diretto da Michele Truglio e Alessandro Galluzzi, è un documentario che racconta Faletti con uno sguardo privato e affettuoso.
Ci sono filmati inediti, immagini d’archivio e interviste a chi l’ha conosciuto bene: amici del Derby come Nino Frassica e Antonio Ricci, musicisti come Paolo Conte e Angelo Branduardi, e lo scrittore Giancarlo De Cataldo, che firma anche la sceneggiatura. Anche la moglie, Roberta, ha collaborato al progetto, portando materiali personali mai visti prima.
Aneddoti, testimonianze e ricordi: cosa racconta davvero “Signor Faletti”
I media parlano di un omaggio sincero. Giancarlo De Cataldo lo ricorda come uno che ha vissuto almeno tre vite: cabaret, musica, libri. Racconta anche le sue cadute e risalite, e quel rilancio da scrittore arrivato senza mai vantarsi. Massimo Cotto, giornalista e amico, dice che dietro le battute c’era una vena malinconica.
Il documentario mostra anche lati inediti, come l’idea originale di una canzone su un alieno che poi diventò Minchia Signor Tenente. È un ritratto che va oltre la figura pubblica: ci restituisce l’uomo, con le sue sfumature. La critica l’ha accolto con calore. Faletti appare per quello che era: generoso, imprevedibile, capace di far ridere e tenere col fiato sospeso con la stessa forza.