Una serata davanti alla televisione e il silenzio interrotto due parole: “Ti desidero”. Così, nell’intervista resa a Storie di Donne al Bivio con Monica Setta, Francesca Pascale racconta il primo passo verso una relazione che avrebbe segnato non solo la sua vita privata, ma anche la percezione pubblica di una delle figure femminili più discusse degli ultimi anni.
Era stata lei a fare la prima mossa. Una giovane donna coraggiosa che, senza lasciarsi intimorire dal peso del potere né dalla differenza d’età, decide di affermare il proprio desiderio con coraggio. “Lui mi guardò perplesso”, ricorda oggi, “mi disse ‘potrei essere tuo padre, forse tuo nonno’. Ma io non mi lasciai incantare”. E fu così che nacque la loro prima notte d’amore, consumata ad Arcore, non di certo sotto i riflettori ma nella semplicità di una sera qualsiasi trascorsa a Villa San Martino.
Francesca Pascale e Silvio Berlusconi, l’inizio di un amore
La mattina seguente non aveva però portato solo luce e un silenzio decisamente imbarazzante. Nella stanza, accanto al letto, c’era pure un brillante. Ma, come sottolinea Francesca Pascale, non era stato il gioiello a colpirla davvero. “C’era un uomo che voleva conoscermi, capirmi, prendersi cura perfino delle mie ferite più antiche, quelle lasciate da mio padre”, ha spiegato, svelando qualcosa in più rispetto a quanto non sapessimo già della loro storia d’amore.
L’ex compagna di Silvio Berlusconi, che oggi ha cambiato vita dopo la separazione da Paola Turci alla quale si era unita civilmente nel 2022, mostra una maturità completamente nuova. E dimostra di non aver mai dimenticato quegli anni, in cui in tanti la guardavano di sbieco per aver intrapreso una storia d’amore certamente complicata ma nella quale lei ha creduto fino alla fine. Anche quando tutto era davvero contro di loro. Ha sofferto per la sua scomparsa, soprattutto perché – nei suoi ultimi mesi di vita – pare che non le sia stato concesso di stargli accanto.
Il legame con l’ex Cavaliere
Non è stato però tutto rose e fiori. “Ero molto gelosa”, ammette con una nota di amarezza. “Lui buttava fuoco sulla mia furia disseminando casa di biglietti dove scriveva ‘Cara Sofia stanotte Francesca non ci sarà e starò con te’”. Era un rapporto fatto anche di provocazioni, come se i ruoli classici si confondessero e ribaltassero continuamente. “Rideva e mi diceva: ma non capisci che Sofia non esiste? Ti prendo in giro”, ha raccontato ancora dei suoi anni trascorsi al fianco di Silvio Berlusconi.
Francesca Pascale, in quelle stanze di Arcore, è stata un’alleata, una confidente, una presenza costante in un universo spesso assediato da apparenze e sospetti. Ed è in questa dimensione domestica, affettiva e quotidiana che si rivela un volto inedito dell’ex Cavaliere, al di là della politica, dell’imprenditoria, del mito mediatico.
Il tempo passa, le stagioni cambiano e con esse anche Francesca Pascale. Oggi è una donna che rivendica il proprio spazio anche nel confronto politico, lanciando frecciate taglienti a personaggi come Mario Adinolfi e Roberto Vannacci: “Li porterei su un’isola deserta e tornerei con due donne, Michela Murgia e Samantha Cristoforetti“. Il riferimento alla forza delle donne è tutt’altro che casuale. È la stessa forza che l’ha spinta a chiudere una storia importante, a ispirarsi a Marina Berlusconi, e a ritrovare se stessa.