Fedez fa pace col Codacons: la foto con Carlo Rienzi che nessuno si aspettava

Fedez e Carlo Rienzi del Codacons si sono ritrovati insieme per sostenere un progetto a sostegno dei lavoratori dell'Ilva di Taranto

Foto di Martina Dessì

Martina Dessì

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Si sono scontrati, in Tribunale e fuori, moltissime volte. La diatriba tra Fedez e il Codacons è nota da tempo, ma quando si tratta di proteggere il bene dei lavoratori non ci sono antipatie che tengano. E così, il rapper di Rozzano si è ritrovato a Taranto insieme al Presidente Carlo Rienzi – che per l’occasione ha indossato una maglietta con una stampa dedicata al suo (ex) nemico numero uno – e con lui compare in una foto su Instagram davvero inaspettata. E chi l’avrebbe mai detto? Solo qualche settimana fa, l’artista di Sexy Shop usciva con fare trionfante dalle Aule di Piazzale Clodio con una richiesta di non luogo a procedere relativa a una delle querele presentate dall’Associazione. Oggi, a distanza di poco tempo, quegli attriti sembrano appartenere al passato.

Fedez, la foto della pace con Carlo Rienzi

“È sconcertante che nel 2024, in un Paese come l’Italia, ci siano degli scenari in cui si debba scegliere tra il diritto al lavoro e la propria salute. Sarebbe interessante generare una discussione, anche comprendere se una parte dei fondi del Pnrr possa essere destinata a una riqualificazione degna di tale nome dell’ex Ilva perché a oggi secondo me non sono stati fatti gli investimenti necessari. Mi parlavano anche di cumuli di amianto ancora lì, è uno scenario distopico”, ha detto Fedez a Taranto, dove si è ritrovata per un’iniziativa congiunta con il Presidente del Codacons Carlo Rienzi a sostegno dei lavoratori dell’Ilva.

Pace fatta e per una giusta causa, potremmo aggiungere: a siglarla c’è una foto che nessuno si sarebbe immaginato, almeno fino a qualche settimana fa, in cui Federico Lucia indossa la maglia del Codacons e Carlo Rienzi quella col suo nome indicato a caratteri cubitali. Un passo certamente importante e che racconta molto delle intenzioni future dell’artista, deciso a lasciarsi il passato alla spalle e ricominciare da presupposti completamente diversi da quelli che l’hanno guidato fino a questo momento.

Gli obiettivi dell’iniziativa

“Io e il Codacons, banalmente, ci siamo seduti a un tavolo, decisi a finire questo contenzioso che avrebbe portato fondamentalmente a nulla e abbiamo deciso di suggellare questa pace cercando di accendere un riflettore rispetto a questa problematica che ha bisogno di essere diramata e di avere eco. La nostra idea è di cercare di utilizzare come veicolo l’onda mediatica del nostro incontro facendo una battaglia comune. A latere c’è anche una mia donazione al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Taranto, ma non fa parte della progettualità. Vita natural durante cercheremo di portare il tema più in alto possibile per far sì che ne parli”, ha specificato l’artista, che ha anche chiarito la sua posizione in merito alle donazioni benefiche effettuate in passato.

“Nessun tribunale o ente regolatore ha mai contestato l’attività, e i soldi sono stati effettivamente donati. Mi sembra abbastanza lampante quello che si sta cercando di fare, ovvero rovistare in tutte le mie attività di beneficenza cercando di trovare il pelo nell’uovo”, ha ribattuto, rispondendo a chi lo accusa di essere stato poco trasparente. Sul caso pandoro, ha però risposto senza entrare troppo nel merito delle vicende che sono ancora in mano alla Procura.