“Damato non ha percepito 4 milioni dalle aziende Ferragni”, e si sfila dal caso Pandoro

Fabio Maria Damato ha chiarito la sua posizione in merito alle aziende di Chiara Ferragni (e al caso Pandoro) tramite una lettera firmata dai suoi avvocati

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Pubblicato: 28 Giugno 2024 17:52

Per anni è stato il manager di punta delle aziende Ferragni. Oggi Fabio Maria Damato è ufficialmente lontano da questo mondo e ha perso il ruolo di “braccio destro e sinistro” dell’influencer e imprenditrice digitale. Per sua volontà, come ha ribadito in una lettera di diffida firmata dai suoi avvocati e letta in diretta a Password su RTL 102.5 dal giornalista Gabriele Parpiglia, tornato spesso sul caso Pandoro e in generale sul crollo dell’impero Ferragnez.

La lettera degli avvocati di Damato

Come spiegato da Parpiglia, quella giunta nelle sue mani e firmata dagli avvocati di Fabio Maria Damato è una lettera di diffida – “Non una querela, ci mancherebbe” -, con la quale l’ex manager delle aziende di Chiara Ferragni ha tenuto a chiarire la sua posizione.

Fenice e TBS Crew, le aziende in questione, avevano già comunicato con una nota: “A partire dal 16 giugno 2024, Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di direttore generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali. Il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale”.

“Fabio Maria Damato era consigliere di amministrazione senza deleghe e poteri di firma TBS Crew e Fenice – si legge nella lettera -. Non ha chiesto né percepito 4 milioni di euro a nessun titolo da Fenice a oggi – “Avevamo detto 2 milioni noi comunque”, ha precisato Parpiglia -. Fabio Maria Damato ha rassegnato dimissioni volontarie da TBS Crew S.R.L. a febbraio 2024. Le email contenute nel provvedimento AGCOM che è rivolto a TBS Crew, Fenice e Balocco S.p.A. non sono inviate né ricevute da Fabio Damato”.

I rapporti tra Chiara Ferragni e Fabio Maria Damato

La lettera di Damato è stata diretta sì al giornalista, ma ha inteso essere un modo per chiarire quanto ci si chiedeva da tempo: quali fossero le ragioni di questa decisione da parte di entrambe le parti e, non da meno, quali siano gli attuali rapporti tra l’ex manager e Chiara Ferragni. Che, proprio qualche giorno fa, sono stati visti insieme per la prima volta dopo tanto tempo al matrimonio di Diletta Leotta, molto amica dell’influencer e imprenditrice digitale.

In sostanza i due si sarebbero allontanati professionalmente parlando, mantenendo comunque un rapporto civile. Tra l’altro Damato aveva speso parole più che positive sia nei confronti delle aziende di cui sopra, che sul proprio percorso lavorativo al loro interno quando, il 14 giugno, aveva annunciato le dimissioni: “Dopo attente e inevitabili riflessioni, ho deciso di dare le dimissioni (quindi no, non sono stato licenziato) dalle aziende con cui ho condiviso un percorso professionale incredibile, e per le quali negli anni ho dato tutto me stesso in termini di assoluta dedizione, idee, cuore e testa, sempre onorando i valori di onestà e correttezza che mi contraddistinguono”.

“A dimostrazione di questo, ho accolto fino alla fine le necessità delle società che mi hanno chiesto di restare fino a giugno, nonostante le operazioni di comunicazione poste in essere dal 17 dicembre 2023 in avanti non hanno visto il mio coinvolgimento, aveva aggiunto, precisando un altro punto importante: “Rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria, e non, come diffuso dall’azienda, che ‘Il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale'”.