Che Emma Marrone non abbia peli sulla lingua ce lo ha dimostrato la stessa cantante in più occasioni e, proprio in questi giorni, il talento di Amici lo ha confermato. L’artista si era già lasciata andare a un lungo sfogo sulla difficile condizione delle donne single in Italia a cui viene negata la maternità. E adesso è tornata a parlarne, esponendosi anche sulla gestazione per altri.
Emma e la maternità surrogata: “Perché devo avere un partner per essere madre?”
Un’intervista ricca di spunti di riflessione quella rilasciata da Emma a Michela Murgia per Vanity Fair: la cantante è tornata a parlare di un argomento che le sta particolarmente a cuore, quello della maternità negata ai single, in un paese, l’Italia, che pone tantissimi ostacoli a chi desidera avere un figlio senza un compagno al proprio fianco.
“Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner. Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola, ho tante famiglie”, ha confessato.
E oggi per Emma trovare un compagno all’altezza di una donna forte è sempre più complicato: “È come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima. A volte mi ritrovo con le amiche e diciamo tutte la stessa cosa: trovare un uomo che non abbia paura di noi, di quello che siamo state capaci di diventare, è molto difficile”.
Al momento per la cantante la priorità non è fare un figlio, ma la musica. Eppure non vuole escludere a priori questa possibilità: “Non ho resistenze ideologiche, ma la scelta ce l’ho: se volessi potrei ancora farlo da me con la fecondazione. In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale. Perché devo avere un partner per essere madre? Prima ti dicono: non fate abbastanza figli, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli”.
Emma Marrone: “Ho conservato il mio tessuto ovarico”
“Non siamo libere di gestire il nostro corpo” ha affermato Emma Marrone nell’intervista senza filtri rilasciata a Vanity Fair “e questa è una violenza”. La cantante, e anche attrice che di recente è stata ospite di una masterclass alla Festa del Cinema di Roma dove ha presentato il film Il ritorno, ha attaccato duramente il mancato appoggio alle donne single che vogliono diventare madri.
“Viviamo in un Paese in cui una donna per avere un figlio da sola deve andare all’estero perché la fecondazione assistita non è prevista” ha sottolineato Emma “non puoi andare dal tuo ginecologo a chiedere il seme di un donatore perché vuoi un figlio. Nemmeno quando hai quarant’anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto”.
“Quante donne perdono la fertilità a 40 anni per la leucemia e non c’è un medico che spiega loro la conservazione degli ovuli?” ha proseguito la Marrone “E cosa ti rispondono? Se Dio non lo vuole, allora non va bene. Ma perché io devo andarmene in Spagna a fare questa cosa e non posso farla nel mio Paese?”.
Nel suo duro sfogo Emma, che ha avuto un tumore a utero e ovaie operato più volte (nel 2009, nel 2013 e nel 2019 quando grazie all’ultimo intervento è uscita finalmente dalla malattia) ha anche fatto una confessione estremamente personale: “Io ho conservato il tessuto ovarico”.
Il motivo per cui Emma è molto dura su questo argomento e sulle mancate leggi che aiutino anche chi non ha un compagno forse è legata proprio al personale vissuto della star. “Mi infervoro su questi argomenti” ha ammesso l’atto-cantante “perché conosco tante donne che si sono dovute trasferire all’estero per concepire un figlio da sole. Perché qui bisogna essere costrette a fare un figlio solo con un uomo?”
Inoltre, la Marrone si è scagliata anche contro il così detto gender gap del nostro paese che premia gli uomini lavoratori e non premia affatto le donne in carriera: “In Italia un uomo studia e può raggiungere una posizione di potere, una donna fatica il doppio e viene messa in dubbio alla prima maternità. Questa, ripeto, è violenza”.