Morto Emilio Fede, le ultime parole della figlia Sveva sempre al suo fianco

Addio al volto storico del Tg4: Emilio Fede è morto a 94 anni dopo il rapido aggravarsi delle sue condizioni

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Martina Dessì

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Emilio Fede è morto. Lo storico direttore del Tg4 si è spento a 94 dopo le ultime disperate cure prestate in RSA e le parole preoccupate della figlia Sveva, che non l’ha mai lasciato solo in questi ultimi giorni difficili. Da tempo lontano dai teleschermi per via dell’avanzare dell’età e per le condizioni di salute precarie, l’ex giornalista si trovava ospite della Residenza San Felice di Segrate, nelle vicinanze di Milano. Al suo fianco, fino alla fine, le amate figlie che avevano dato i primi aggiornamenti sulle condizioni del padre giudicate da subito disperate.

Ha lottato molto fino in fondo. Se n’è andato tranquillo perché sapeva di raggiungere la mamma. Quest’ultimo periodo è stato bello, ha fatto un bell’ultimo percorso di vita. Da figlia, sono felice che abbia incontrato mia madre, che si siano voluti bene, che il loro rapporto li abbia sostenuti nei momenti belli e in quelli difficili che hanno dovuto affrontare. Lui ci ha insegnato a non mollare mai, a tirare su la testa come ha fatto lui. In tutte le difficoltà professionali che hanno rattristato la sua vita, non si è mai lasciato andare”, ha detto sua figlia Sveva subito dopo la notizia della scomparsa.

Addio a Emilio Fede, l’ex giornalista è morto a 94 anni

Da parecchio tempo non si avevano sue notizie o, perlomeno, erano sporadiche. Emilio Fede ha dedicato la sua intera vita al giornalismo e in particolare al Tg4, che ha guidato fino a quando ha potuto e fino a che la salute glielo ha permesso. Non aveva però mai ceduto al tempo che scorreva velocemente e, anzi, aveva rinunciato al suo lavoro quasi malvolentieri. Da sempre sostenitore di Silvio Berlusconi, ha servito la sua azienda con abnegazione fino al giorno in cui si è ritirato dalla tv.

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, Emilio Fede ha attraversato oltre mezzo secolo di televisione italiana. Muove i suoi primi passi negli anni Cinquanta con il programma Rai Il Circolo dei castori; negli anni Sessanta diviene inviato e poi conduttore del TG1, dove ha presentato la sua prima edizione a colori. Tra il 1981 e il 1982 riveste il ruolo di direttore del TG1, seguito da un passaggio a Fininvest, dove dirige VideoNews e Studio Aperto. Dal 1992 al 2012 guida per vent’anni il TG4, diventando il direttore più longevo della testata.

Il ritiro turbolento nel 2012

Nel 2012, dopo esser stato licenziato per “giusta causa”, la sua carriera vive una battuta d’arresto dalla quale non si più ripresa davvero, segnata anche dal coinvolgimento nel noto caso Ruby. Ma il suo stile non è mai stato dimenticato: “Sono il direttore più criticato, ma anche il più guardato”, gli piaceva ricordare, consapevole che il suo percorso non poteva che essere fatto di alti e bassi, tipici di questo mestiere.

Dopo il 2012, riduce drasticamente le apparizioni in tv. A partire dal 2022 è tornato come ospite fisso nel talk show Punti di Vista su Cusano Italia TV e ha curato la rubrica Parole di Fede sul settimanale Visto.

La vita privata

La sua vita privata è stata segnata da un grande dolore: la morte della moglie, la giornalista e senatrice Diana De Feo, avvenuta nel giugno 2021 dopo una lunga malattia. Un lutto così profondo da lui definito come il dolore più grande. Al momento della sua scomparsa era accanto a lui la figlia Sveva – insieme alla sorella Simona e al nipote Guelfo, che stava rientrando dall’estero – testimoniando un’unione familiare che l’ha sempre reso orgoglioso di quello che aveva costruito fuori dagli studi televisivi.

Proprio Sveva aveva affidato al Corriere un messaggio carico di speranza: “Continua a lottare come un leone. È un guerriero”, aveva dichiarato, descrivendo il padre in un’ultima lotta, quella più dura, con forza e dignità. Le sue condizioni erano però già state indicate come gravissime e tali da condurlo all’epilogo finale.